Pet positiva dopo prostatectomia

Buongiorno,
a febbraio a mio padre, 67 anni, è stato diagnosticato un adenocarcinoma prostatico. Di seguito Vi riporto l’esito della biopsia:

Diagnosi istologica:
Frammenti di prostata con infiltrazione di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato G7 (3+4) sec. Gleason.

PSA 11,60
PSA lib./totale 10,40
TNM clinico T1c
Gleason max 7(3+4)

Scintigrafia ossea e radiografie con esito negativo.
E’ stato operato di prostatectomia radicale lo scorso maggio;
verso i primi di luglio abbiamo ricevuto l’esito dell’esame istologico della prostata:

L’esame istologico ha dimostrato trattarsi di adenocarcinoma moderatamente-poco differenziato della prostata Gleason 7 con minima infiltrazione del margine chirurgico posteriore sinistro pT2c pNx pN0. Si consiglia controllo ambulatoriale fra tre mesi con es.urine, urinocultura, dosaggio del PSA.

Come prescritto, a distanza di 3 mesi, ha fatto gli esami richiesti. Vi riporto l’esito del dosaggio del PSA:

s-P.S.A. 3.47 ng/mL;
s-PSA libero 0.18 ng/mL;
Rapporto PSA free/totale 5.2 %

Dopo tale esito gli è stata prescritta una tac e successivamente la pet:

TC DELL’ADDOME COMPLETO CON MDC
Ridotte di dimensioni le nodulazioni tipo adenopatico note in sede retroperitoneale e lungo le catene iliache e femorali.
Esiti di prostatectomia radicale.
Reperto invariato per il resto.

PET:
Cod. Esame: PET GLOBALE CORPOREA ACETATO (1MP)
Radiofarmaco: 11C-ACETATO Dose:555 MBq

La tomografia per emissione di positroni del corpo, con tracciante di metabolismo degli acidi grassi (ciclo dei tricarbossilici) ed implementazione TC per correzione dell'attenuazione e localizzazione anatomica, fa rilevare aumentata concentrazione di tale indicatore con gradiente piuttosto elevato in corrispondenza di due linfonodi addominali in sede paracavale ed iliaca comune dx, il maggiore del diametro di circa 1,5 cm. Modesto accumulo del radiofarmaco, anche per le minori dimensioni, si visualizza per alcuni altri linfonodi sub-centimetrici in sede paraortica, interaortocavale ed inguino-crurale di ambo i lati. Modesta concentrazione dell'indicatore si visualizza, infine, per un'area del diametro di circa 2 cm all'ala sn del sacro in corrispondenza della quale, nelle immagini anatomiche di riferimento, si riconosce addensamento osseo (vedasi iconografia).
Fisiologica la distribuzione del tracciante nel rimanente ambito corporeo esplorato, dalla base cranica al tratto prossimale degli arti inferiori.
Conclusioni: i reperti segnalati sono compatibili con aumentato metabolismo degli acidi grassi che, almeno per i linfonodi di maggiori dimensioni, possono far sospettare localizzazione di malattia.

Da quel poco che ho capito la malattia è sicuramente ancora presente in alcuni linfonodi; ma quando si parla di addensamento osseo significa sono già state colpite anche le ossa? Come ci consigliate di procedere?
Vi ringrazio fin da ora per le risposte che sicuramente arriveranno.


[#1]
Dr. Fausto Monaco Urologo 9
Il rilievo del Psa a 3 mesi superiore a 0,7 nel suo caso (3,47 nanogrammi) è indice di attività biologica della malattia per la qual cosa il consiglio è duplice:

1) Radioterapia conformazionale sui linfonodi dubbi e
2) Trattamento medico con Casodex 150 cps (Bicalutamide)

Per quanto concerne l'addensamento osseo sull'ala del sacro opterei per in indagine radiologica diretta perchè mi sembra improbabile a questo stato di malattia la presenza di metastasi ossee.

Dr. Fausto Monaco

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Grazie infinite per la risposta.
Avrei però un altro dubbio: proprio oggi abbiamo ricevuto risposta dall'oncologo che dovrebbe seguire mio papà e lui avrebbe consigliato solo una pastiglia di Casodex una volta al giorno e un'iniezione (purtroppo non so di cosa) ogni 3 mesi. Niente radioterapia.
Può essere sufficiente la cura consigliata dal nostro oncologo? Mi lascia un pò perplessa il fatto che non abbia prescritto la radioterapia...
[#3]
Dr. Fausto Monaco Urologo 9
La terapia consigliata è senza dubbio corretta anche forse esagerata.
Resto della mia opinione. Se non vogliamo fare la radioterapia potrebbe al momento bastare solamente il Casodex riservando l'iniezione di LH-Rh agonista (la puntura di cui parli) a fasi successive di malattia.
[#4]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Concordo in pieno con il collega urologo.
La radioterapia, anche in concomitanza alla terapia ormonale, può essere indicata in questa fase di malattia linfonodale ancora limitata allo scopo di controllo locale e biochimico(PSA). Tecniche come la IMRT o la tomoterapia sulle sedi PET positive possono minimizzare gli effetti collaterali e ottenere delle remissioni biochimiche anche durature, secondo la nostra esperienza (San Raffaele di Milano).

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Dopo i vostri preziosi consigli mi sono subito attivata per prenotare un ulteriore consulto in un grosso e molto rinomato centro oncologico del Friuli con la speranza che, almeno loro, essendo specializzati nella cura dei tumori e nella radioterapia la prescrivessero a mio padre e invece, anche l’oncologo con il quale ha parlato mio padre, ha consigliato la stessa identica terapia che gli era già stata prescritta e cioè:

- casodex 50 mg una compressa al giorno
- decapeptyl 11.25 una iniezione ogni 3 mesi

A questo punto non so proprio cosa pensare…mi viene il dubbio che, potendo visionare le immagini della pet, abbiano visto un qualcosa che sul referto non era indicato…non so se ciò sia possibile ma veramente non so più cosa pensare e soprattutto non so più cosa fare…
[#6]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Si affidi a chi l'ha seguito.
Se vedendo gli esami hanno reputato che la terapia idonea sia quella ormonale è perchè lo standard è questo.
L'approccio con Radioterapia sulle singole metastasi alla PET infatti non viene fatto da tutti i centri.
Noi lo facciamo qui al San Raffaele, ma come protocollo di sperimentazione.
Cordiali Saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Mi scusi se la disturbo continuamente con le mie numerose domande ma si tratta della vita di mio padre e, se ci fosse anche una sola possibilità di farlo guarire o di migliorare la prognosi, sicuramente non la voglio lasciare intentata.
Lei mi sa indicare se nel Veneto c’è qualche centro che, come fate Voi al San Raffaele, pratica la radioterapia sulle singole metastasi PET anche se solo come sperimentazione?

[#8]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
In Veneto non penso.
In Friuli provi ad Aviano, dove hanno la tomoterapia.idem a meldola vicino Forlì
[#9]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Il centro del Friuli del quale Le avevo parlato era proprio Aviano e purtroppo anche loro non hanno ritenuto idonea la radioterapia.
Solitamente un ciclo di radioterapia quanto può durare? E’ possibile farlo anche per un paziente “fuori sede”?
Glielo chiedo perché stavo valutando l’idea di richiedere un consulto anche nel Suo centro.
Mi sa dire se al San Raffaele, per i pazienti che devono fare la radioterapia ma che provengono da altre regioni, prevedono il ricovero o se ci sono delle strutture convenzionate?
La ringrazio infinitamente per la disponibilità che continua a dimostrarmi.
[#10]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Sono aspetti da valutare con calma dopo una visita(da prenotare).
In ogni caso il trattamento è ambulatoriale e prevede almeno 25 sedute.
Intorno al San Raffaele ci sono alberghi e residenze private con posti riservati frequentemente per i pazienti e i parenti.

Buone feste
[#11]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Buongiorno,
da qualche mese mio padre ha iniziato la terapia ormonale (casodex 50 mg una compressa al giorno - decapeptyl 11.25 una iniezione ogni 3 mesi).
Ora il valore del psa da 3.47 è passato a 0.034. Va bene come valore o si doveva azzerare del tutto?

Visto che sono ormai quasi 4 mesi che ha iniziato con la cura ormonale mi chiedevo se è ancora possibile valutare l'idea di fare la radioterapia come ci era stato indicato nei consulti precedenti o se, avendo iniziato questo tipo di trattamento, ormai è troppo tardi.

Purtroppo abbiamo aspettato fino ad oggi perché l'equilibrio psicologico di mio padre in questi ultimi mesi era molto instabile e, d'accordo con il suo medico curante, abbiamo deciso di attendere l'esito degli esami dopo la cura ormonale per provare a proporgli la radioterapia; visto che il valore del psa si è abbassato e che lui si è un po’ rincuorato, ora vorrei sapere se per il caso di mio papà c'è ancora la possibilità che una eventuale radioterapia conformazionale possa avere successo in modo da cominciare a parlargliene. Grazie.
[#12]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
A questo punto si riserva la radioterapia dopo in eventuale ripresa del PSA che invece al momento vá bene con la terapia ormonale.
[#13]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Innanzitutto grazie per la velocissima risposta!
Perciò, se non ho capito male, il valore del psa a 0.034 è ok e, per quel che riguarda la radioterapia, IMRT o tomoterapia Lei ci consiglia di aspettare l'innalzamento del psa.
Ma a quel punto può avere la stessa efficacia che avrebbe avuto se fatta prima della terapia ormonale?
[#14]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Non ci sono risposte al suo quesito.
Ora ha cominciato la terapia ormonale e conviene aspettare per vedere se il PSA continua a mantenersi così, cioè praticamente indosabile.

Saluti e
Buona pasqua
[#15]
dopo
Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Grazie infinite per le risposte e per la disponibilità!
Ci è stato prorpio di grandissimo aiuto!
Tantissimi auguri di una Serena e Felice Pasqua anche a Lei.
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