Gastroectomia totale

Buongiorno dottori,
vorrei rappresentare la situazione di mio padre (età 76 anni) a marzo è stato operato di gastroectomia totale (dello stomaco). L'operazione in sè per sè è andata bene anche se ci sono state delle complicazioni perchè qualche giorno dopo l'operazione ha iniziato ha vomitare bile che poi ha purtroppo inalato dando luogo ad una polmonite che lo ha tenuto 10 giorni in terapia intensiva perdendo molto peso.
Tornato a casa e soffrendo purtroppo con la sindrome di svuotamento rapido è stato sottoposto ad una terapia di supporto per decadimento delle condizioni generali la quale lo ha un pò risollevato fisicamente.
Ora il ns dubbio è riguardo alla chemio perchè un oncologo che fa parte dello staff medico ha detto che non è necessaria mentre il primario dopo aver esaminato l'esame istologico dello stomaco con l'intenzione di voler far cambiare lo stato del tumore da 1B in 2 (il che mi è sembrato alquanto strano non avendo neanche visto la TAC e la cartella clinica completa in quanto non ne siamo ancora in siamo in possesso) ha prospettato un trattamento antiblastico sec. lo schema Fluorouracile/ac. folico. Stiamo prenotando un'altra visita specialistica.
Di seguito riporto l'esame macroscopico dell'organo:
1)Stomaco + omento; 2)Linfonodi ilo splenico; 3)Linfonodo tripode; 4) Linfonodi peduncolo epatico; 5)Anello superiore; 6) Anello inferiore

1:Adenocarcinoma gastrico, di tipo intestinale secondo Lauren, moderatamente differenziato, infiltrante la parete a tutto spessore, fino alla tonaca sottosierosa: Lungo la piccola curva si rinvengono n. 4 linfonodi, esente da metastasi, con aspetti reattivi. Si rinvengono, peraltro, figure di linfangite neoplastica, sia a livello della tonaca sottomucosa che di quella sottosierosa. La mucosa adiacente alla neoplasia, di aspetto rilevato, è sede di gastrite cronica di grado moderato, con associata atrofia di grado severo e metaplasma pseudopilorica delle ghiandole, e metaplasma intestinale multifocale, di tipo completo, della porzione foveolare. Tali aspetti sono suggestivi di una gastrite atrofica, su base autoimmune, del corpo-fondo gastrico. Non alterazioni a carico della mucosa antro-pilorica. A livello del bulbo duodenale è presente piccola isola di mucosa gastrica eterotopica – omento indenne.
2-3-4:Quattro linfonodi esenti da metastasi, con aspetti di iperplasia della zona paracorticale.
5-6:Anello di parete esofagea e del piccolo intestino esenti da infiltrazione neoplastica
CLASSIFICAZIONE UICC 2002: pT2b, pN0, pMx: STADIO Ib
Augurandovi buona giornata vi ringrazio anticipatamente per i consigli che ci vorrete dare.
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
In assenza di compromissione metastatica linfonodale un pT2 rientra nello stadio I, secondo la classifcazione AJCC. Secondo il suddetto stadio(in particolare IB/IIA) è consigliata la gastrectomia radicale e chemioradioterapia adiuvante che risulta in grado di ridurre il rischio di recidva locale e (secondo alcuni studi randomizzati) di aumentare la sopravvivenza globale e libera da malattia. Lo schema AF/FU è quello più seguito, però in associazione a radioterapia (a dosi di almeno 45 Gy sul moncone di anastomosi chirurgica per il controllo strettamente locale, affidando alla chemio il ruolo di controllo regionale e sistemico). Poi ogni scelta può essere opinabile e ogni professionista può optare per schemi specifici(ma solo se incluso in studi sperimentali).
Cordiali saluti
Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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