Tumore gamba

Sono reduce da un intervento chirurgico per un tumore borderline nella coscia destra, dovrò fare della radioterapia. Rispetto alla diagnosi iniziale supportata da esami clinici e l'esito dell'esame istologico inercorrono delle differenze che alimentano grossi dubbi, potrei sottoporvi il caso?
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Lo descriva nei dettagli !

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Le raccomando, nel proporci il caso di essere più dettagliato possibile(borderline sta per margini quasi intaccati dalla malattia?)
Cordialità

Dr.Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
15 settembre-ecografia e TAC senza mdc diagnosticano grosso lipoma coscia destra che disloca senza infiltrare i musoli circostanti.
1 ottobre-mi viene diagnosticata una neoplasia dei tessuti molli della loggia posteriore della coscia destra dx18x10cm e mi vengono consigliati biopsia su guida roll dell'area più atipica e successive decisioni (enucleazione o perfusione), tac torace e rmn rmc con mdc della coscia .
27-ottobre biopsia incisionale radioguidata, esame istologico: tessuto fibroadiposo con focali atipie citocariologiche suggestive ma non diagnostiche, di tumore lipomatoso atipico. Il medico mi dice che è un tumore bordeline??? e sarò sottoposta ad intervento con resezione di ampio margine di tessuti.
13-nov. TaC torace negativa- 19 nov. la rmc .....il reperto orienta per un grosso lipoma, la formazione di 20x10 cm a margini netti ma bozzoluti con setti intralesionali si insinua tra i fasci muscolari in asseza di chiari segnali da riferire ad infiltrazione e/o edema dei tessuti molli perilesionali.
6-12 intervento chirurgico ( mi avevano prospettato la possibilià di fare la brachiterapia ma poi mi è stata negata).
Radicalità: ampia su tutti i margini.
Istologia: tumore lipomatoso atipico nei tessuti molli, è presente una neoformazione a margini netti di 14 cm di asse maggiore, bianco- giallastra molle, elastica. Il sottocute è sede di un focolaio bioptico da pregressa biopsia, il frammento muscolare è macroscopicamente indenne , il muscolo scheletrico esente da neoplasia.
23 dic- mi viene consigliata radioterapia 25- 30 sedute a fasci e per la grossezza e per l'istologia del tumore, mi viene riconfermato che è un tumore borderline??? e alla mia obiezione che tumore lipomatoso atipico significa sarcoma, non me lo avevano fatto capire dopo la biopsia) mi hanno detto che si tratta di un g1 , mi hanno detto di stare tranquilla ma non lo sono affatto e nutro molti dubbi sulla questione anche perchè so che i tumori a bassa malignità sono più refrrattari alle cure. Ho chiesto del rapporto tra reperto biopsia e neoplasia e mi hanno risposto che la massa era tutta uguale, ma nella biopsia non si diceva "non diagnostica di..."? Scusate se mi sono dilungata,
grazie di cuore per una eventuale e molto aspettata risposta.

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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La caratteristica del tumore lipomatoso atipico, noto anche come liposarcoma ben differenziato(prognosi migliore tra i sarcomi), è quello di avere un rischio maggiore di infiltratività locale, piuttosto che di metastatizzazione a distanza. Pertanto è necessario garantire chirugicamente una resezione compartimentale RADICALE, in ordine alla possibilità di avere ampi margini chirurgici esenti da infiltrazione di malattia. Ben differenziato corrisponde al termine del grading noto come G1. Questo non significa letteralmente che sia interpretabile come fattore predittivo negativo alla terapia. Anzi indica una tendenza ad una aggressività limitata o piuttosto meno tumultuosa di tumori ad alto GRADING(G3-G4). Rimane comunque utile, a mio parere, una RT allo scopo di "sterilizzare" il letto operatorio(con almeno 5cm di margine libero a monte e a valle della sede della lesione) per minimizzare il rischio presente di ricaduta locale di malattia. Per questo profilo di ridotto rischio di compromissione a distanza dalla sede primitiva, la chemioterapia appare, fino a studi che dimostrino il contrario, non essenziale.

Cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
In considerazione delle caratteristiche biologiche del tumore , concordo con chi Le ha detto di stare tranquilla e con il collega Alongi che prioritaria è da considerare la terapia " di pulizia" loco-regionale.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
E sul rapporto biopsia, istologia finale? Che mi dite?

Perchè non mi hanno fatto fare la perfusione come mi avevano detto nella prima visita, forse non hanno individuato la parte più atipica nella biopsia? E la brachiterapia? ( mi hanno detto che era troppo vicino all'osso).
Perchè non hanno capito che era un G1?
Dai dati della istologia e dal tipo di intervento, associato alla terapia che farò sicuramente in un centro specializzato , che speranze ho di cavarmela?
Mi hanno detto che la chemioterapia non funziona con questi tipi di tumore ma che ogni 4 mesi dovrò fare una tac al torace e una rmc nella coscia.
Grazie
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Chiede " che possibilità ho di cavarmela ?"

Il collega Alongi ha ribadito chiaramente che il rischio maggiore
è quello di una recidiva locale e NON di una metastasi a distanza.

Pertanto stia tranquilla, perchè le indagini del follow-up sono precauzionali e non perchè ci sia una attesa di ripresa evolutiva a distanza.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentilissimi dottori, vi ringrazio moltissimo per avermi regalato un bel capodanno. Rispetto la vostra etica professionane dal momento che non commentate l'operato dei vostri colleghi, vorrei precisare che mi fido molto dei medici ai quali mi sono rivolta e tiro un sospiro di sollievo . Il loro torto e di non aver saputo, visto che alla data attuale ci separa una grande distanza geografica, comunicarmi per bene tutto, se hanno sbagliato in qualche cosa ormai non ha importanza.
L'unica cosa che vorrei capire è che differenza c'è tra un tumore bordeline che mi hanno riconfermato essere il mio e il tumore lipomatoso atipico che è anche il mio.
Mi potrete rispondere col tempo, quando vorrete, solo così potrò dipanare questo dubbio che purtroppo mi riguarda.
( Il medico mi ha detto che voglio capire cose che lui studia da 10 anni, io non voglio studiare, voglio vivere!
Grazie, grazie e ancora grazie, non vi sottoporrò più alcun quesito e non vi disturberò più.
Saluti riconoscenti
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Vediamo di chiarire questo aspetto che ha già ben spiegato il collega Alongi.
A differenza della maggior parte delle patologie tumorali, nel Suo caso le dimensioni del tumore sono meno importanti dell’aspetto che le cellule neoplastiche assumono al microscopio: quanto più queste si differenziano dalle cellule normali, tanto più avanzato sarà lo stadio.

Nel Suo caso si parla di stadio I: le cellule tumorali appaiono molto simili a quelle normali o ne differiscono in misura minima (ben differenziate o moderatamente ben differenziate).

Il tumore non si è diffuso ai linfonodi né ad altri organi.

Quindi pur non potendosi escludere una relativa ( ridotta se viene fatta una pulizia adeguata locale) probabilità alla recidiva locale per il resto è possibile coltivare un cauto OTTIMISMO.


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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
A luce di quanto ha scritto, borderline si riferisce alle caratteristiche dell'istologico che sono al limite tra un liposarcoma ben differenziato e una forma non sarcomatosa e quindi sostanzialmente ancora meno maligna. Gli aspetti istologici rari o atipici spesso non riescono a raggiungere una valenza assoluta e sono oggetto di dibattito tra gli specialisti del ramo. La invito, se vuole, a fare rivedere i vetrini in una altra sede, se la attanaglia ancora il tarlo di un istologico poco chiaro. Questo comunque cambierebbe poco, in questa fase post-operatoria inoltrata, le indicazioni terapeutiche.
Relativamente alla brachiterapia è una metodica di RT invasiva(cateteri con sorgenti radioattive sigillate)introdotti sul tessuto del letto tumorale. Tale metodica però non è sempre applicabile e dipende dalla sede, dalla conformazione e dall'estensione dell'area. Per scegliere una RT a fasci esterni significa che non c'erano le condizioni per potere ottenere una copertura di dose adeguata con la brachi nella sede da irradiare.
La RT esterna non rappresenta una scelta di ripiego, in quanto altrettanto valida alle dosi necessarie.
Quindi la invito ad avere più fiducia e di coltivare speranze di una fausta prognosi proprio in base a quello che è stato scritto in precedenza anche dal mio collega Catania.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Mi fa un certo effetto verificare che nel mese di dicembre su questo sito abbiano replicato sugli argomenti di oncologia tre specialisti di oncologia chirurgica, oncologia medica e radioterapia laureati in Sicilia, anche se io e Alongi siamo stati adottati da Milano (il sottoscritto dal 1974 !!)
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Beh Caro Salvo ...
W la terronia (scherzo ovvio)!!
io ho lavorato al Nord per 10 anni circa e poi sono tornato nella terra di Sicilia, ben volentieri direi.
A me invece fà molto piacere la capacità d'integrazione reciproca che stante le varie discussioni in corso, deve essere modello d'esempio di lavoro d'equipe (poi il fatto che siamo Siciliani.... è una casualità).

Un augurio di buon anno a tutti utente compreso (al quale non aggiungo nulla stante la professionale ed attenta disamina dei colleghi)

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentili dottori, io non sarei così fiera di essere siciliano ed essere costretto a lavorare fuori , in Sicilia , siamo in un altro mondo e per salvarci la vita siamo costretti ad andare fuori.Non che non ci siano i medici bravi , ma ci sono le raccomandazioni , i baroni, la mafia anche in un campo vitale come la salute, nonostante la regione spende milioni di euro, poi non esiste il lavoro di èquipe, la rete, che potenzia le capacità dei singoli, se non ci siete da 30 anni non potete sapere in quale tragica situazione siamo.
Scusate il mio sfogo, abbasso mille volte la terronia!

Riguardo al mio caso ,se sbaglio ci fosse nell'istologia, sarebbe peggiorativo e quindi i medici nell'intervenire sarebbero stati più radicali, questo mi sta bene, mi lascia un poco perplessa il fatto che sui tumori bordeline sono oggetto di dibattiti e sono rari, sono meno prevedibili degli altri?
A proposito della RT che devo intraprendere, sono orientata a farla presso l'IEO di Milano dal quale aspetto di essere contattata, vorrei provare a farla a Palermo o a Bagheria, mi sapreste indicare qualche bravo radiologo a cui rivolgermi, se ho ben capito dai vostri pareri è importantissimo farla e bene, secondo voi la saprebbereo fare qua da noi??
Grazie mille!
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Su questo aspetto il collega Alongi sicuramente saprà indicarLe la soluzione migliore.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Gentil.ma Utente
Se mi consente la risposta, ritengo che parte del Suo discorso possa essere vero, ma credo che in Sicilia vi sia gente che lotta per avere ciò che è di diritto.
Molti sono i medici siciliani che svolgono il loro compito nella Ns terra, con competenza, ma putroppo senza risorse e questo per chi non crede nel decollo della sanità siciliana; molti altri medici, invece portano la professionalità in altre terre, e ben venga.
Se mi consente un vecchio adagio (visto i miei 10 anni di lavoro fuori sicilia) "tutto il mondo è paese".

Sulla Radioterapia, anche in sicilia vi sono specialisti con una certa esperienza (non và dimenticato che il colega Alongi è suo concittadino), ma ritengo che il tipo di trattamento da eseguire con la radioterapia esterna, non sia tra i più complessi, con la sola cautela di tenersi più ampi del letto chirurgico e valutare bene il circolo linfatico del distretto onde evitare "l'arto grosso".
Credo che quanto spiegato dai miei colleghi, sia sufficiente per infonderLe un discreto ottimismo; di contro se il collega Alongi me lo consente, non credo che ad oggi vi siano dati che la brachiterapia in questi casi sia migliore di una RTerapia a fasci esterni.

Cordiali Saluti
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissimo utente e conterraneo,
capisco il suo sfogo, ma se continuiamo a fare gli inutili disfattisti la nostra terra sarà destinata ad essere sempre dominio di altri più potenti o peggio "prepotenti"..
Non è questa la sede per fare polemiche culturali sulla gestione politica e non del meridione e della terra di Sicilia.
Sulla RT le dico subito che per tale tecnica conformazionale a fasci esterni, nel suo caso specifico, non sono necessarie apparecchiature ultrasofisticate ma solo bravi radioterapisti oncologi, e questi sono sicuramente presenti nei centri a lei più vicini (Ospedale Civico-M.Ascoli, Clinica Maddalena, Clinica Macchiarella, Clinica Villa Santa Teresa Bagheria).
Se vuole, scirvendomi sulla mail privata, le posso consigliare qualche medico di alta professionalità che opera presso alcune delle suddette sedi.
Relativamente all'IEO, è una delle migliori strutture in Italia per la cura dei tumori, ma ve ne sono altre che vantano altissima esperienza soprattutto nei sarcomi(Isituto Nazionale dei Tumori di Milano). Dato che avrebbe deciso Milano, come eventuale sede di questo trattamento, sul reparto e sulla rinomata struttura in cui lavoro, non c'è bisogno di di farsi promozione per professionalità ed esperienza e per avenzamenti nell'ambito della ricerca (Istituto San Raffalele di Milano)
cordiali Saluti
Dr.Filippo Alongi
[#17]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Egregi medici conterranei, non è mia intenzione fare polemiche, vi voglio dire che se continuerete a ispirarvi a falsi campanilismi o a nutrire speranze affidandovi ad un manipolo di medici volenterosi o a scaricare tutto su una ineguatezza delle strutture non un usciremo mai dal tunnel, la verità è che una piccola massa critica che lotta per avere i suoi diritti non riesce a cambiare le cose.
Ma parliamo di fatti e non suggestioni patriottiche: il sarcoma è un tumore che deve essere trattato fin dalla sua prima fase in un centro specializzato e voi lo sapete meglio di me), ebbene i centri specializzati sono: Rizzoli a Bologna , ospedale di Brescia ,Istituto dei Tumori Milano ( che fra l'altro fanno parte di un è protocollo che si relaziona agli Stati Uniti) , il San Raffaele come ben mi conferma il dottore Alongi, e se un povero cristo ( neanche il centro di Napoli è specializzato) non ha il tempismo, il denaro la possibilità di venire al nord che sorte gli spetta??? Non avete la più pallida idea di come stanno le cose!!
Quando il medico specialista nordista , alla prima visita ha sentito che ancora non avevo fatto nulla , ha tradito il suo aplomb milanese e ha tirato un grosso sospiro di sollievo
Ringrazio il dott. Alongi per le sue indicadioni, dopo aver effettuato una serie di telefonate e preso visione delle lunge liste di attesa, nei centri segnalatimi( da Taormina, da Ragusa, Enna ecc.. dove effettuano i siciliani le terapie? a Palermo e nei suoi dintorni!)Ho deciso di fare la terapia all'IEO, non è escluso che possa venire al San Raffaele per un consulto con altri specialisti, vi ringrazio tutti per l'attenzione e i contributi medici che mi avete offerto
Cari saluti a tutti
[#18]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Che significa "medico nordista" ?

Se esistono queste figure dipende anche dalla mentalità "sudista" di molti pazienti purtroppo !
[#19]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Forse la tensione del paziente, relativa all'ansia per il trattamento da fare lo porta a delle "espressioni", a mio avviso, infelici e a considerazioni che io forse terrei come private. Ribadisco che è la sede inadatta per discutere della gestione della sanità e delle differenze tra nord e sud.
Ormai abbiamo espresso le nostre opinioni cliniche e pertanto, per quello che mi riguarda, ho terminato di esprimermi sul caso del signore, da cui mi tiro fuori facendo i migliori auguri di una definitiva e duratura guarigione, indipendentemente dalla sede in cui farà il trattamento.

Dr.Filippo Alongi
[#20]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
L'accezione nordista era chiaramente ironica e buffa, mi dispiace che il dott. Catania, omen nomen, non l'abbia capita, comunque sono una donna e non capisco perchè dovrei tenere per me situazioni per cui centinaia se non migliaia di persone sono ora al cimitero,tra i quali c'è pure un mio carissimo congiunto.
Non sono ansiosa ne' in tensione anche se preoccupata. Siete pittosto voi e il vostro modo di rispondere a lasciarmi perplessa.
Anche io ho concluso il mio rapporto con voi e vi ringrazio sentitamente per gli utili pareri fornitimi.
Vivi saluti
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
Gentile Utente,
mi scuso con Lei, anche se non credo che ci sia stata da parte Ns nessuna offesa nei suoi riguardi; cerchiamo solo di difendere la professionalità cercando di lavorare in un'epoca difficile per la sanità tutta, peggio dove già stava male.
Le lunghe liste d'attesa, nascono dal fatto che spesso mancano i tecnici ed i radioterapisti (loro malgrado) si trovano a sostituirli in mansioni non di loro competenza, ma lo fanno nell'interesse del paziente in trattamento (mi sono informato presso il mio centro del perchè del ritardo nel trattamento).
Essere disfattisti però non serve soprattutto al paziente.
Non posso che ribadire quanto sopra esposto, e credo che possa essere sufficiente per infonderLe un discreto ottimismo; di contro se il collega Alongi me lo consente, non credo che ad oggi vi siano dati che la brachiterapia in questi casi sia migliore di una RTerapia a fasci esterni.

Cordiali saluti
[#22]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Mi dispiace che neanche Lei abbia correttamente interpretato il MIO PENSIERO.

La mia era solo una battuta alla Sua e fatta da un siciliano per giunta.

Conosco bene le situazioni cui Lei fa riferimento, il Suo risentimento anche se giustificato non può però scaricarlo con chi fa un servizio volontario e gratuito come noi che nulla abbiamo a che vedere con gli accadimenti sottintesi.

Anche voi, che vi scegliete gli amministratori sanitari dovreste fare un mea culpa, se mi permette questa ultima battuta, che ovviamente è molto generica e vale per tutto il mondo e non solo per la Sicilia.


Cordiali saluti.






[#23]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Non era mia intenzione intervenire ancora, le ultime osservazioni mi costringono a farlo
1- non è mia intenzione scaricare alcunchè su alcuno
2- vi ho ringraziato profusamente per il vostro servizio "volontario e gratuito"
3- la mia non è una sterile e risentita denuncia
HA LA FUNZIONE DI METTERE IN ALLERTA I SICILIANI quando si tratta di salute affinchè cerchino il meglio, approfondiscano, si rivolgano a centri specializzati, e di far conoscere a voi medici trapiantati al nord di una situazione di cui non avete la più pallida idea. Rinnegate la vostra terra come ha fatto Dulbecco! Della massa critica poi vi ho già parlato, come se si potessero scegliere solo gli assistenti sanitari in un sistema, mi pare molto semplicistco! ( Faccio un lavoro per cui lotto ogni giorno per il rispetto delle regole e cambiare dalle radici le cose)


Saluti, scusate per l'involontaria querelle ma come si dice in sicilia "vengo proprio dal morto".
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