Aflibercept in monoterapia per k retto con metastasi?

Buon pomeriggio.
Mia madre sta affrontando una chemioterapia di seconda linea FOLFIRI+Aflibercept per un carcinoma del retto con metastasi multiple a distanza, non operato. Aveva già ricevuto 12 cicli di FOLFOX6 con una regressione importante della malattia (specialmente in sede rettale, dove era inizialmente sintomatica), che però ha poi avuto una ripresa.
L'ultima TC con M.D.C ha dato un esito positivo, con malattia in ulteriore significativa regressione.
All'inizio dell'attuale protocollo era stata accennata dall'oncologa che segue mia madre la possibilità di continuare con il solo Aflibercept al termine della terapia di combinazione... in occasione del sesto ciclo (stamattina, io non ero presente ma me l'hanno riferito sia mia madre che mio padre) l'oncologa ha ripetuto che esiste questa possibilità e che si potrebbe iniziare con la monoterpia dopo l'ottavo ciclo, ovviamente previa ulteriore TC e rivalutazione generale dello stato di mia madre.
Cercando su internet, però, non ho trovato, nemmeno in inglese, riferimenti a un utilizzo clinico o sperimentale di Aflibercept in monoterapia o in altre combinazioni se non quella con FOLFIRI.
Quindi vi chiedo, visto che avete senza dubbio il conforto di una letteratura più ampia di quella che posso reperire io... può essere una pratica clinica appropriata una monoterapia con Aflibercept? E' mai stata sperimentata? Ci sono sperimentazioni in corso che sappiate? Perché altrimenti non potrei che concludere che l'oncologa non si sia spiegata bene o noi non abbiamo capito bene... la struttura dov'è in cura mia madre è un importante ospedale cittadino convenzionato col SSN, e non penso che si "inventino" nulla in un ambito così preciso nelle proprie linee guida, come la terapia oncologica.
Saluti.
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
qualche dato lo trova:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3712300/

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio... in effetti il mio dubbio sul caso di mia madre resta confermato, anche alla luce di quanto riportato nello studio.