biopsia calcificazioni mammella

Buongiorno, ho 46 anni, positiva al test per mutazione BRCA1 (mia madre ha avuto sia carcinoma duttale infiltrante che carcinoma ovarico); un mese fa ho effettuato l'intervento di annessiectomia a scopo profilattico e ora sono in attesa di effettuare mastectomia preventiva (decisione presa dopo lungo pensare...).
Nel frattempo sono rientrata nel protocollo di prevenzione previsto dalla mia regione in caso di mutazione BRCA1 e quindi ho effettuato negli ultimi mesi ecografia, mammografia e risonanza magnetica.
A gennaio l'esito dell'ecografia era il seguente: “Visita: non noduli palpabili sospetti né adenomegalie ascellari. Non secrezione dai capezzoli né altrerazioni cutanee. Ecografia: non evidenti immagini nodulari sospette. Linfonodi ascellari ad ecostruttura conservata e aspetto reattivo”.
In quel periodo peraltro avevo segnalato al medico che faceva l'ecografia che da circa una decina di giorni avevo cominciato ad avere dolore a tutto il seno sinistro, in particolare in zona capezzolo: un dolore a volte pungente, a volte con la sensazione che ricordavo di "montata lattea" (ho una figlia di 12 anni), altre volte di indolenzimento a tutto il seno fino all'ascella. Mi aveva detto che la mia età poteva dare questo tipo di disturbo.
Persistendo il dolore, a marzo sono tornata a fare un'ecografia: “Giunge per mastodinia al QSE di sinistra. Mutazione BRCA1 e profilo di rischio 3. Non si palpano lesioni nodulari sospette in mastopatia fibrocistica bilaterale. Al controllo ecografico complementare ecostruttura disomogenea microcistica con ectasie duttali. Non si rilevano alterazioni focali ecostrutturali di significato patologico. Linfonodi ascellari ad ecostruttura conservata. Conclusioni: BI-RADS 1”. In quel contesto, avendo rilevato un'"ombra" nella zona sopra al capezzolo sinistro (peraltro sede del mio "dolorino" persistente) il medico decideva di anticipare a quella giornata la mammografia in programma di lì a poco: “Quadro mammografico sostanzialmente sovrapponibile a precedente del 14.03.2015.Mammelle di media e disomogenea radiopacità, nelle quali non sono evidenziabili immagini o microcalcificazioni semeiologicamente sospette bilateralmente.Al complementare esame ecografico, millimetriche formazioni cistiche, non alterazioni focali ecostrutturali patologiche o significative linfoadenopatie ascellari Conclusioni: BI-RADS 2".
Tranquillizzato dalla mammografia il medico mi ha rinviato a futuri controlli, affermando che l'ombra vista nell'eco era una "falsa ombra".
Quindici giorni fa ho infine effettuato la prevista risonanza magnetica con liquido di contrasto, all'esito della quale mi è stata effettuata una nuova ecografia per verificare i punti segnalati dalla risonanza: di nuovo l'operatore si è concentrato sul punto poco sopra il capezzolo sinistro che già aveva "insospettito" il precedente operatore. Questa volta mi ha effettuato una biopsia, avendo misurato una zona di microcalcificazioni di 7 mm per 2: ha detto che nel caso della mia mutazione andava necessariamente indagata...
Ovviamente io ora, nell'attesa dell'esito, sto morendo dall'ansia, mi sto già prospettando i peggiori scenari, anche perchè qualche medico mi aveva detto che nel mio caso eventuali tumori alla mammella sarebbero più "aggressivi". E mi domando perchè i precedenti medici non si erano insospettiti all'ecografia mentre l'ultimo si, e soprattutto se il dolore che sento ormai da gennaio possa essere collegato a queste calcificazioni.

Grazie mille.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Da quanto scrive e quindi con i limiti del consulto a distanza (ed impossibilità ad esaminare la sua documentazione a distanza )credo che la sua ansia sia, pur se comprensibile, eccessiva.

1) Sin qui il quadro strumentale non ha mostrato segni dubbi o di sospetto e solo " ha detto che nel caso della mia mutazione andava necessariamente indagata..." che vuol dire che il raggruppamento di calcificazioni avevano caratteristiche non sospette.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula. ( e comunque con Lei l'esame è stato eseguito anche se non con Mammotome)

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm

2) E comunque nella peggiore delle ipotesi (in questi casi si tratta di piccoli focolai di carcinomi in situ) è stata programmata una mastectomia profilattica che diventerebbe terapeutica con guarigione "garantita".

3) Più fortunata, si fa per dire, di così !!!!! (^____^)

Tanti saluti
Salvo Catania

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La ringrazio tantissimo per la risposta e per la tempestività!
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Di nulla
[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gent.mo dott. Catania, nel frattempo ho avuto l'esito della biopsia: carcinoma duttale infiltrante grado 1 (sfumata area ipoecogena di mm 7).
Venerdì avrò la mastectomia profilattica che già avevo programmato ma ora con molta più ansia: ho il terrore che il linfonodo sentinella sia positivo...
Ho paura che ci possa essere un'estensione maggiore della malattia, anche perchè come già le avevo raccontato, da qualche mese, proprio in quel seno, ho forte dolore, a volte trafittivo, a volte quasi "muscolare"... Può essere collegato al carcinoma?
E soprattutto, ho motivo di temere brutte sorprese pur avendo effettuato in quest'ultimo mese mammografia, varie ecografie e la risonanza magnetica?
Grazie.
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
Da quanto allega, la sua ansia, ovviamente comprensibilissima, è esagerata.

Non mi scambi per il Padre Eterno (^___^), ma sempre da quanto descrive ( G1....) scommettiamo che il Linfonodo sentinella risulterà negativo ?

Tanti auguri
[#6]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie mille di nuovo.
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto