Adenopatie laterocervicali e tumore dell'ampolla di vater

Salve, vi scrivo in merito alla situazione di mia madre, donna di 55 anni (ex fumatrice). Il due maggio fu operata d'urgenza in seguito a un episodio di ittero ostruttivo. L'esame istologico ci ha dato come diagnosi un carcinoma ampullare (T3N1) con intaccamento del linfonodo peripancreatico. L'intervento è stato difficile e dopo due mesi ancora non si è ripresa del tutto; le analisi del sangue sono buone, i valori stanno rientrando, ma non riesce ancora a mangiare moltissimo (ha subito oltre alla resezione pancreatica, splenica e del duodeno, anche resezione gastrica di 11 cm) e a gestire la sua nuova condizione di diabetica.
Ha eseguito vari esami di controllo, poichè a breve dovrà cominciare la chemioterapia.
Il primo, eseguito a fine giugno, è stata una TAC con mezzo di contrasto.
Ricopio qui ciò che ha destato preoccupazione:
"Aspetto ipertrofia della papilla linguale. Multiple pericentimetriche linfoadenopatie in sede latero-cervicale bilaterale."
In seguito è stata effettuata una PET, dalla quale è emerso:
"L'esame PET-TC ha evidenziato intenso incremento dell'attività metabolica in corrispondenza di multiple sovracentimetriche formazioni linfonodali in sede laterocervicale bilateralmente (SUV max 9.0). Assenza di aree di significativo incremento dell'attività metabolica nei restanti segmenti corporei esaminati.
In conclusione, in relazione al quesito clinico, il quadro tomoscintigrafico odierno, in paziente con pregressa neoplasia del pancreas, mostra adenopatie laterocervicali ad elevato rate metabolico meritevoli di approfondimento diagnostico"
L'oncologo che ha in cura mia madre le ha prescritto telefonicamente un agoaspirato, che abbiamo prontamente effettuato oggi, ma non avendo la possibilità di confrontarci con lui di persona per il momento (dobbiamo aspettare gli esiti dell'agoaspirato per cominciare la chemio) non ci ha spiegato se c'è qualche possibilità che possa trattarsi d'altro, o se siamo sicuri che siano metastasi, e visto che i risultati li avremo tra 15- 20 giorni, stiamo vivendo nell'angoscia.
Ieri siamo stati da un ematologo per un controllo, e seppure non sia il suo campo, ha cercato dapprima di tranquillizzarci, dicendo che è difficile che il carcinoma pancreatico dia metastasi in sede laterocervicale, perchè avrebbe intaccato prima di tutto polmoni e fegato...poi ha aggiunto che effettivamente una SUV pari a 9.0 è alta per essere una semplice infiammazione (sebbene mia madre tra ieri e oggi abbia cominciato ad avvertire un forte mal di gola, e abbia una situazione dentaria non perfetta)
Inoltre cosa significa "ipertrofia della tonsilla linguale"? Può essere la causa per la quale mia madre non sente bene i sapori del cibo? (sempre l'ematologo ci ha detto che potrebbe dipendere dal fegato e dal diabete)
Grazie per un'eventuale risposta
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina il tumore della mamma era abbastanza avanzato e coinvolgeva i linfonodi peripancreatici. L'intervento che ha subito è stato importante (duodeno cefalopancreasectomia totale con splenectomia e resezione gastrica). Adesso la mamma è diabetica totale e quindi senza adeguati succhi pancreatici digerisce sicuramente male e quindi ha un cattivo gusto a livello orale. La presenza di linfonodi laterocervicali che captano alla PET con un SUV di 9.0 fa pensare a metastasi, anche se è rarissimo che un tumore alla papilla possa dare come metastasi una localizzazione latero cervicale al collo. L'ipertrofia della tonsilla linguale dovrebbe trattarsi di una iperplasia linfatica tonsillare benigna, e quindi nulla di preoccupante. In ogni modo la biopsia ci darà un risultato sicuramente idoneo a capire. Mi tenga informato. cari saluti
Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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dopo
Utente
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Grazie mille dottor Gerunda,
posso farla un'altra domanda? A mia madre in seguito all'intervento sono stati prescritti degli enzimi pancreatici, CREON 10000, da prendere per almeno 30 giorni.
Il problema è che lei fin da piccola ha difficoltà ad ingoiare grosse pillole, e ha provato in tutti i modi a ingerirle, tanto che durante i tentativi, ingurgitando tanta acqua, spesso le venivano i conati di vomito. Cercai un altro formato per questi enzimi, ma non esiste. Dunque mi rivolsi al medico di famiglia, che mi disse (cito testuali parole): "Non importa se oggi non li prende, li prenderà domani o dopodomani". In seguito il dottore mi spiegò che gli enzimi "NON SERVONO A NULLA". Mi aiutai con il bugiardino, poichè pensavo che nonostante le parole del dottore, in realtà se in ospedale gliel'hanno prescritti, significa che servono. (Sbaglio?)
Abbiamo trovato come soluzione (sul bugiardino) di aprire queste capsule e mescolare le piccole sfere in una sostanza acida (tipo yogurt). E'sbagliato? Può causarle qualche problema?

Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore mi spiace che il suo medico dica che il Creon non serve a nulla. Invece serve e serve moltissimo. E' da prendere per sempre perchè si tratta di enzimi pancreatici che servono per digerire. Se non riesce a prenderli, può aprire la capsula e spargere il contenuto nel cibo. L'uso del farmaco dovrebbe rendere le feci meno grasse, più corpose e meno puzzolenti. Aumenti la dose fino ad ottenere questo effetto. ovviamente se mangia cibi grassi o proteici l'effetto è maggiore. Cordialmente
Gerunda
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Grazie mille ancora!
Lei reputa che dovrà prenderli a vita?
Ci consiglia di farla seguire da un gastroenterologo visto che il medico di base non ha forse le competenze necessarie?
Grazie
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
gentile signore deve prenderli a vita e sicuramente è opportuno che la segua un gastroesterologo (oltre che all'oncologo). Cordiali saluti
gerunda
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Utente
Egregio dottor Gerunda,
Ho qui i risultati dell'agoaspirato:
Sede del prelievo:
Laterocervicale sinistro
Sottomandibolare destro

Si sono aspirati due linfonodi. In entrambi i prelievi: negativo per cellule maligne.
Il quadro citologico mostra una popolazione linfoide, polimorfa, costituita da elementi in vario stadio di maturazione.
Lo studio citofluorimetrico, eseguito in altra struttura, ha mostrato nel prelievo siglato 2, policlonalità nella popolazione in esame. Reperto di linfoadenopatia reattiva da correlare ai dati clinici e strumentali.