La gravità del problema visto che ci è stata prospettata una chemioterapia

Gentilissimi Dottori,anzitutto una buona serata ed un sentito grazie per la Vostra attenzione.
Vorrei sottoporvi brevemente il caso di mia cugina
Età 36 anni alla quale è stato diagnosticato un carcinoma infiltrante duttale con scarsa differenziazione .A seguito di mammografia ed ecografia si sono evidenziati due formazioni seno sinistro di seguito descritte:
nel QSE-PEE area ipoecogena margini irregolari e struttura non omogenea di ca 4cm, inoltre in sede parareolare area ipoecogena disomogenea e irregolare di 1 cm.
L'esame istologico riporta quanto segue:
ER (6f11) score tot (0-8): 8
PR (16san27) score tot (0-8):6
Ki67/MIB 1: 50%
C erb B2 - (negativo)
Altri esami TAC esito negativo; Scinti esito negativo.
La paziente ha portato a termine una gravidanza (la prima) ad aprile 2008 con terapie ormonali.
Volevo grosso modo sapere la gravità del problema visto che ci è stata prospettata una chemioterapia e in seguito l'intervento chirurgico.
Vi ringrazio infinitamente per le Vs. risposte, magari scusandomi della sinteticità data anche dal senso di smarrimento che mi pervade...
Grazie,grazie!
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Gentile utente,
si tratta di uno stadio intermedio di una malattia potenzialmente aggressiva (dimensioni del T , Recettori ormonali negativi, Ki 67 elevato ) che tuttavia risponderà probabilmente bene ad una chemioterapia neoadiuvante per la riduzione del volume del tumore primitivo.

Poichè , si tratta di un tumore ad insorgenza in età giovanile, e lei è la cugina (di I°grado ?), Le allego
questo link con i criteri di eleggibilità per eventale test genetico

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/69-i-tumori-sono-ereditari.html

Cordiali saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

a quanto intuisco dalle informazioni riportare si tratta della proposta da parte dei colleghi di una chemioterapia neoadiuvante per diminuire le dimensioni della malattia ed in seguito operare. Nulla da eccepire. Solo dopo l'intervento chirurgico con la tipizzazione anche dei linfonodi che verranno asportati si capirà come è opportuno proseguire.

un caro saluto ed un grande in bocca al lupo

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per la celerità e la competenza delle risposte.Altro quesito che vi volevo sottoporre è il seguente:
pur avendo evidenziato il rigonfiamento del linfonodo ascellare durante la gravidanza (quindi circa un 9 mesi addietro) risoltasi poi naturalmente, il nostro oncologo non ha effetuato un istologico di tale linfonodo e nemmeno applicato il "metodo" del linfonodo sentinella (se così si può chiamare) per capire appunto se e quanti linfonodi (perdonate il gioco di parole) sono interessati.Questi accertamenti sono comunque da effettuare?In seguito?
Alla fine della terapia potrà risultare utile un "test" quale il Mammaprint(r) di cui tanto si sente parlare?
Grazie ancora e buona giornata.
[#4]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Sì sono procedure che saranno applicate successivamente
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,
torno sull'argomento per chiedere un Vostro parere.
E' iniziata lunedì a Torino la terapia con il classico Taxolo, per circa dieci-dodici cicli settimanali. Questa terapia verrà associata in seguito a 4 cicli di FEC
Dato l'elevato score ormonale (interpretato all'inizio basso difatti ER da 67 a 100% e PR da 11% a 33%) è la terapia più idonea?
Grazie infinitamente.
Auguro una buona serata.
[#6]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
L'utilizzo dei taxani in aggiunta alle antracicline (la E di FEC) in atto è la migliore terapia proponibile, anche in considerazione che stante la sua negatività recettoriale deve sfruttare la massimo al chemioterapia.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#7]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio di cuore della Vostra disponibilità che sta a dimostrare oltre che ad una grande professionalità, anche una grande umanità dedicandoci tempo prezioso.
Un'ultima cosa.
La domanda è quella che tutti Vi faranno e chiaramente la più difficile da rispondere:
data la diagnosi di carcinoma infiltrante duttale LOCALMENTE AVANZATO G3 con i parametri immunoistochimici sopra descritti, la giovane età,
come potrà essere la prognosi (data la Vostra esperienza,almeno da un punto di vista prettamente statistico?)data la terapia consigliata (Chemio, Mastectomia ed infine radio) .
Perdonate la schiettezza delle cose ma sono giorni di angoscia...
Vi ringrazio ancora di cuore.
[#8]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
La prognosi potrebbe essere discreta, anche se ho imparato in anni di questo lavoro a mettere le statistiche da parte e navigare a vista.

c'è chi direbbe "carpe diem"
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. D'angelo la ringrazio della risposta e sicuramente si affronterà giorno per giorno la malattia.
Parlando di fattori prognostici si fa riferimento alla negatività recettoriale ma stante a ciò che è indicato nell'immunoistochimico,parlando da profano naturalmente, non mi sembra che ci siano elevate range di negatività anzi:
ER score proporzionale da 67% a 100%;score intensità forte
PR score proporzionale da 11 a 33%; score intensità forte
Detto ciò a mio modesto avviso (però ripeto da "uomo della strada") si potrebbe avere una certà positività dei recettori ormonali ER PR.
Sto forse fraintendo i risultati?
La ringrazio infinitamente della risposta che Vorrà darmi.
Un caro saluto.
Luigi
[#10]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64 17
non sono iperespressi al massimo ma esiste una positività comunque che porterà al trattamento ormonale x 5 anni.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Ok incrociamo le dita...
Non finirò mai di ringraziarLa, per la Sua disponibilità!
Un grazie di cuore ad un gran Medico e a una gran Persona.
Un caro saluto.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,
una semplice domanda:
c'è la possibilità che il primo linfonodo della catena mammaria, venga per così dire "saltato" e la micrometastasi passare ai linfonodi successivi (che so il quart o quinto etc) vanificando perciò il risultato ottenuto con il metodo del linfonodo sentinella?
In parole povere:se i primi tre linfonodi sono negativi,abbiamo ragione di credere che lo siano anche i successivi?
Grazie e una buona serata
[#13]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Con 3 linfonodi sentinella negativi ed un tumore =< 1 cm
si può essere fiduciosi.

http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica.htm
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