Chemo rossa

gentile dottore sono stata operata di k mammario e ho subito una mastectomia e una contemporanea ricostruzione. a seguito dell'esame istologico l'oncologo mi ha prospettato tre cicli di chemio rossa e tre di gialla e ha contraddetto il senologo che parlava soltanto di una chemio molto blanda perchè si poteva ricorrere alla terapia ormonale . Martedi comincio i cicli e ho tanti dubbi.Le invio i dati dell'istologico e gradirei un suo parere.Ho 46 anni.Carcinoma duttale infiltrante, moderatamente differenziato,nas(G2) Da rilevare: modica reazione cito-stromaleperi/intra tumorale,indice cariocinetico 10X10HPF,componente in situ, circa il 40% di basso grado, microcalcificazioni, si osservano rare immagini di embolizzazione vascolare neoplastica peritumorale.
Determinazioni immunofeniche:ER80%,PgR30%, Ki-6712%;deboli e parziali immunoreattività sulla membrana citoplasmatica per c-erb-B2 in circa il 50% delle cellule neoplastiche(assimilabile a score 1 più, FDA)
Liberi da neoplasia la cute, il piano fasciale ed il restante parenchima(displasia fibrocistica)
Gruppo linfonodare ascellare(n.16): metastasi carcinomatosa in 2/16, n.1 ditipo parziale e n.1 di tipo submassivo.
Questo è tutto. io sono davvero spaventata.grazie se vorrà esprimere il suo parere
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Gentile Signora,
la terapia prescritta è valida (anche se non cita i farmaci si possono intuire, poichè la sequenza è una di quelle più classiche) e, ritengo, sarà seguita poi da terapia ormonale, vista la positività di ER e PgR.

Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta così tempestiva.I miei dubbi sono dovuti a due informazioni che mi sono state date e che sembrano in contraddizione con la terapia consigliata.Mi spiego:Mi era stato riferito che il carcinoma che interessava il mio seno era poco rispondente alle cure chemioterapiche e mostrava invece reazioni soddisfacenti a quelle ormonali.Mi era stato poi spiegato che i pochi linfonodi reattivi(2 su 16 asportati) facevano pensare ad un tipo di malattia poco estesa. Se è così perchè devo sottopormi ad un ciclo di chemio rossa che a quanto apprendo è la più devastante, quella che mi darà maggiori effetti collaterali? perchè non pensare invece a ciò che diceva il senologo ovvero una chemio leggera e poi l'ormonoterapia? Le sarei grata se volesse rendere più chiare le informazioni in mio possesso. Grazie
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Sappia che non è questa la combinazione di trattamento più aggressiva (lei la chiama devastante). La scelta per la chemio rossa (cioè contenente antracicline come la doxorubicina o l'epirubicina) non è obbligata ma è orientata a darle maggiori possibilità di "non ricaduta". Probabilmente chi l'ha scelta ha considerato fattore sfavorevole la presenza di "embolizzazione vascolare neoplastica peritumorale" anche se gli altri fattori sono favorevoli.
Sappia anche che quella chemioterapia che lei chiama "leggera" in alcune persone si può rivelare più tossica di quella "rossa".
Comunque dovrà comunque fare la terapia ormonale successivamente.
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Utente
Utente
dottore mi faccia capire...la scelta della terapia è soggettiva o scientificamente obbligata? nn le nascondo che sto cercando disperatamente qualcuno che mi ponga delle alternative alla chemio ma sono consapevole che non ce ne sono. vorrei solo intossicarmi il meno possibile!
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Fino ad un certo punto la scelta è scientificamente guidata non "obbligata". In molti casi sono possibili scelte diverse perchè gli studi, con tutte le variabili che intervengono, soprattutto nei tumori della mammella, non hanno dimostrato un unica opzione per ogni caso.
In altre parole si è visto che in certi stadi funziona bene più di una chemioterapia. In questi casi c'è ancora spazio per la scelta del medico sul singolo caso, motivata dall'insieme di fattori favorevoli e sfavorevoli presenti.
Infine ognuno è responsabile di se stesso e può anche rifiutare le cure standard, rinunciando però ad avere possibilità maggiori di guarire definitivamente.
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Utente
non penso assolutamente di poter rischiare una ricaduta,ho solo tanta paura di una cosa che non conosco
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Utente
Utente
aiuto!!! Ho cominciato il ciclo di Fec 2 settimane fa.Oggi ho fatto l'emocromo di controllo e ho questi risultati segnati negativamente:
globuli bianchi 2.20
rdw 11,2
pct 0,130
neutrofili in percentuale 12,6
neutrofili in K/ul 0.30
Il mio oncologo mi ha chiesto se avevo la febbre e poichè la mia temperatura è normale mi ha rinnovato l'appuntamento al prossimo lunedi.
io però non ho avuto il coraggio di chiedere se e cosa possono comportare valori così bassi e se devo modificare qualcosa nelle abitudini di vita o nell'alimentazione.Qualcuno può aiutarmi a capire? Grazie
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Non si spaventi!
A metà fra un ciclo e l'altro si può avere questo effetto sui globuli bianchi che regredirà in pochi giorni. Proprio per questo la chemioterapia è ciclica e non si fa tutti i giorni: bisogna lasciare alle cellule sane, in questo caso quelle del sangue, il tempo di recuperare dall'insulto.
Valori così bassi espongono ad un aumentato rischio di infezioni, tuttavia il suo medico, verificando l'assenza di febbre, ha attuato un approccio conservativo. Altri preferiscono prescrivere delle iniezioni sottocutanee di fattori di crescita per i globuli bianchi. Comunque il recupero avviene spontaneamente e tantomeno è il caso di prescrivere antibiotici.
Le raccomandazioni che le si possono dare consistono nell'evitare per qualche giorno, contatti con soggetti affetti da tosse, febbre e/o infezioni. Inoltre per questi giorni è preferibile non mangiare cibi crudi (per esempio l'insalata).
Saluti
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Utente
Utente
Grazie dottore per la sua cortese attenzione.Volevo chiederle se in queste condizioni corro il rischio di non poter affrontare il prossimo ciclo di chemio previsto per lunedì 4 maggio.Qualche conoscente oggi mi ha spaventato dicendomi che se un rispetto la cadenza prescritta(21gg tra un ciclo e l'altro )corro il rischio di una terapia adiuvante poco efficace.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
La cosa più probabile è che lei recuperi in pochi giorni e raggiunga valori adeguati per un nuovo ciclo al momento giusto.
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Utente
Utente
gentile dottore buona sera.
Lunedi' mi sottoporrò, spero, al secondo ciclo di chemio e volevo chiederle alcune informazioni.Ho fatto il primo ciclo letteralmente terrorizzata per la paura del dolore e degli effetti collaterali, eppure non le nascondo che al di là dei problemi di nausea e vomito che si sono protratti per qualche giorno e al di là della spaventosa, terrificante e angosciante caduta dei capelli io non ho avuto altri problemi.Avevo sentito parlare di conseguenze davvero dolorose che per grazia di Dio che io non ho subito. Mi chiedo allora: sono io che ho reagito in modo particolare magari perchè sto bene, non ho altre patologie, il mio fisico è forte o, invece, tutti gli effetti collaterali di cui mi avevano parlato non si sono ancora presentati perchè sono all'inizio della terapia? La prego mi risponda con sincerità perchè io preferisco sapere e farmi forte piuttosto che essere impreparata.Grazie
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57 1
Io penso che ci sia stato un eccesso di scrupolo nell'enfatizzare i possibili effetti collaterali oppure la sua preoccupazione che le ha fatto amplificare i dettagli che le hanno descritto.
Le cose sono andate relativamente e bene. Inoltre, le posso dire che se decrive bene ai medici che la seguono gli episodi di nausea e vomito e la loro cronologia, potrebbe essere possibile adeguare la terapia antiemetica affichè i prossimi cicli vadano meglio, riguardo questo effetto.
Buona Fortuna

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