Dolore pulsante localizzato alla gamba

Salve,
da circa quattro mesi soffro quotidianamente di fitte molto forti localizzate all'altezza del vasto laterale della gamba sinistra. Tali episodi hanno cominciato a presentarsi senza evidenti episodi traumatici.
Il dolore è di grande intensità (la sensazione è quella di una lama che trafigge), di tipo "pulsante" e lo percepisco in un punto localizzato (all'incirca 5-6 cm al di sopra dell'articolazione del ginocchio e 2-3 cm a sinistra di un ipotetico asse di simmetria della gamba).
Tali fitte durano generalmente una decina di secondi (ma talvolta piu di qualche minuto), non si presentano mai quando sono in movimento ma solo quando sono fermo in piedi, oppure seduto o sdraiato. Durante questi episodi dolorosi riesco a muovere la gamba senza problemi e non percepisco contrazioni del muscolo. A volte facendo stretching al quadricipite riesco ad alleviare o a far smettere questo dolore, ma non sempre è efficace.
Queste fitte, così come si presentano improvvisamente, in maniera altrettanto improvvisa scompaiono, e facendo pressione sulla zona dove si presentano queste fitte, non percepisco alcun dolore.
Visto il perdurare della situazione, 15 giorni fa ho effettuato una visita fisiatrica, la cui diagnosi è stata quella di algie miotensive a carico del muscolo.
Oltre alla prescrizione di un ciclo di terapie (laser), ho ricevuto indicazione di effettuare un'ecografia alla gamba. Quest ultima non ha evidenziato nessuna anomalia e/o patologia a carico del quadricipite.
Il radiologo, visto la presenza di sintomi quali intorpidimento alla gamba e fastidio alla zona lombare, ipotizzava la possibilità di una patologia di tipo neurologico a carico della colonna vertebrale (ernia discale, osteofita).
Ho contattato quindi telefonicamente il mio fisiatra aggiornandolo sull'esito dell'ecografia. Lui però esclude categoricamente questa possibilità, in quanto dice che durante la visita medica si sarebbe accorto di tale problema.
Avendo però notato un sostanziale peggioramento dei sintomi quando passo molto tempo in posizione seduta, oppure quando sollevo un certo peso, e al contrario un piccolo miglioramento se durante l'arco della giornata mi sforzo di tenere una posizione più eretta, ciò che volevo chiedere è se la possibilità di una patologia di tipo discale può avere fondamento oppure no.
Nel tal caso, quale può essere lo specialista piu indicato per la mia sintomatologia (Ortopedico, Neurologo, Neurochirurgo?)
Vi ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
L'ipotesi può essere in teoria fondata. Può consultare un ortopedico o un medico fisiatra o un neurochirurgo. Darei la preferenza ai primi due perché nel caso che il problema non fosse di origine radicolare, cioè a partenza dalla schiena, avrebbe un parere sulle altre possibili cause di origine muscolo - scheletrica.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve, a distanza di circa 2 mesi aggiorno la mia situazione, purtroppo non migliorata, nella speranza che qualcuno possa in qualche modo fornirmi un'indicazione utile alla mia vicenda.
A metà febbraio ho eseguito una visita ortopedica, il cui esito è stato il seguente:
"Paziente che viene a controllo per lombocruralgia a sinistra con deficit del ROT rotuleo a dx e sintomatologia disestetica intermittente alla coscia sinistra. Lasegue e Wasserman negativi. Delitala positivo a sinistra. Interessamento anche di S1 con deficit dell'EPA e parestesie al 1° e 2° dito dorsalmente al piede. Si evince dalla obiettività clinica un interessamento del femorale e sospetto interessamento del femoro cutaneo laterale (meralgia parestetica)."

A seguito di questa visita, ho effettuato una RMN lombosacrale, il cui esito è il seguente:
"Non evidenti alterazioni di segnale al midollo e ai corpi vertebrali. Dischi regolari. Regolari i diametri dello speco vertebrale".
Segnalo per completezza che ho eseguito l'esame in posizione prona in quanto avevo difficoltà a stazionare in posizione supina all'interno del "tubo" della risonanza magnetica.

Effettuo quindi un'ulteriore visita ortopedica da un altro medico, i cui risultati sono i seguenti:
"Sospetta neo formazione 3° distale coscia sx lato esterno (3cm x 3 cm). Vista tutta la documentazione (negativa) consiglio RMN e radiografia terzo distale"

Il risulato della RMN alla gamba fornisce come esito:
"Il corpo e il corno posteriore del menisco mediale sono assottigliati con minime alterazioni di segnale senza evidenti soluzioni di continuo. Regolare la cartilagine rotulea. Modesto assottigliamento delle cartilagini femoro tibiali. Aspetto regolare del menisco laterale, dei tendini quadricipitale e rotuleo, dei legamenti crociati e collaterali. Non versamento articolare nè alterazioni di segnale ossee."

Nel frattempo i sintomi non accennano a diminuire. Alterno periodi in cui le fitte alla gamba sono modeste e poco frequenti, ad altri in cui il dolore è insopportabile (avvertite come scosse elettriche molto forti) e si ripete numerose volte al giorno. Tutto ciò senza evidenziare una correlazione fra le attività quotidiane che svolgo e la severità della sintomatologia.
Devo segnalare che nell'ultimo mese ho cominciato ad avvertire anche delle scariche elettriche, di modestà entità e non definibili "dolorose", anche al vasto laterale della gamba destra.

Ritorno quindi dal primo ortopedico che avevo consultato:
"Paziente noto già valutato per sintomatologia radicolare arti inferiori più accentuata a sinistra. Attualmente permane sintomatologia accessuale alla coscia sinistra con dolore intenso non associato a particolari attività. Sospetta sindrome del piriforme. Visionate RMN rachide e RMN ginocchio sx. Consiglio valutazione fisiatrica per back school e detensione del piriforme."
Il medico inoltre mi consiglia come terapia Alasod 1cpx20 giorni (e in caso di beneficio per altri 20 giorni).

Ritenete che la mia sintomatologia può essere compatibile con una sindrome del piriforme?

Vi ringrazio per la disponibilità.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Forse la diagnosi può in teoria essere quella ma non è possibile dire se una sintomatologia "è compatibile" con una diagnosi senza averLa visitata, ma soprattutto non è di nessuna utilità :quello che serve è una diagnosi certa. Aggiungo che la RMN prescritta per la sospetta neoformazione sembra essere stata eseguita al ginocchio e npn al 3°distale della coscia, sede della lesione. Non ho capito perché abbia consultato due diversi ortopedici ma se non ne sono venuti a capo due ortopedici che L'hanno visitata è impossibile che possiamo risolvere il problema a distanza. A questo punto faccia la visita fisiatrica per le terapia necessarie poi torni a controllo dall'ortopedico che le ha prescritte per fare il punto della situazione.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la Sua celere risposta.
La risonanza magnetica l'ho eseguita specificando al tecnico il punto esatto dove sento dolore (poco sopra il ginocchio sinistro). L'ortopedico mi aveva detto di "disegnare" una croce nella zona di localizzazione del dolore. In quel punto, premendo a fondo, è possibile sentire "qualcosa" muoversi (qualcosa che "compie uno scatto") che effettivamente nell'altra gamba sembrerebbe non sentirsi. Quando sono tornato dal primo ortopedico per il controllo, mi sembra di aver capito che la "cosa" che si sente muoversi altro non è che l'inserzione del tendine nel muscolo.
In pratica ha escluso categoricamente qualsiasi tipo di neoformazione in corrispondenza della zona dolente. Inoltre ho potuto constatare che questa "cosa" è avvertibile al tatto su molte altre persone che conosco, in particolare sulla gamba sinistra (probabile che ciò possa essere per il fatto che c'è un maggiore sviluppo del muscolo in quanto la sinistra è la gamba utilizzata per premere il pedale della frizione?).

ll fatto di aver consultato un altro ortopedico è stato purtroppo dovuto al fatto che il primo medico esercita in una zona distante da dove abito. In quel periodo (2 settimane fa) il dolore era purtroppo talmente insopportabile da rendermi molto difficile compiere un lungo tragitto seduto.
E' infatti l'intensità di queste scosse elettriche a causarmi il maggior problema. Nel periodo acuto sono veramente molto violente. Ciò non mi permette più di condurre una vita quantomeno normale. Soprattutto stare seduto è diventato quasi impossibile, perchè dopo qualche minuto mi sopraggiungono queste fitte che mi costringono a dover cambiare posizione. Essendo io uno studente, sono quindi costretto a studiare o in ginocchio oppure in piedi; neanche l'utilizzo di una sedia di tipo ortopedico (quelle con l'appoggio per le ginocchia) ha migliorato la situazione.
Anche guidare la macchina è purtoppo per me diventato non più possibile.
Soffrendo anche di reflusso gastroesofageo, ho inoltre difficoltà ad utilizzare farmaci antidolorifici o cortisonici. Durante gli episodi acuti ho provato l'utilizzo di tachidol, ma tale farmaco non ha ridotto in alcun modo il dolore. A quest ultimo controllo ortopedico il medico mi ha prescritto Targin 10 mg e Bentelan (4 mg e 1.5 mg) da prendere nel caso mi capitino ancora episodi in cui il dolore non sia più gestibile, per un massimo di 3 giorni. Il mio medico di base però ha rifiutato di fornirni la ricetta medica di questi farmaci perchè secondo lui troppo "importanti" per la mia situazione.

Per quanto riguarda la compatibilità della sindrome del piriforme con la mia situazione, leggevo su internet che questa patologia causa problemi nel gluteo e nella parte posteriore della gamba. Io avverto invece il dolore nella parte anteriore esterna della coscia, un formicolio (leggero) al gluteo sinistro, e un formicolio (molto piu importante) al piede, soprattutto alle prime due dita e nella parte anteriore della pianta.
A questo punto non so se può essere plausibile anche la diagnosi che ha effettuato il medico fisiatra al mio primo consulto (algie miotensive al quadricipite sinistro), e quindi eseguire anche la laserterapia al quadricipite.

Ringraziandola per la Sua disponibilità,se la fa piacere la terrò aggiornata sugli sviluppi della mia vicenda.