Meniscectomia e ricostruzione lca con ST e Gracile

In data 16/04/2015 a circa tre anni da un trauma da sport mi sottoponevo ad Intervento di Ricostruzione del LCA con tecnica ST e Gracile e di rimozione totale del menisco mediale.
Intrapresa la fisioterapia a circa 20 gg dall'intevento e, una volta ripresa la deambulazione normale (senza stampelle), mi accorgo di un sintomo che in realtà già avevo avvertivo prima dell'intervento, ovvero un rumore (un "tac") intrarticolare associato ad una sensazione di instabilità sul lato interno del ginocchio che si verifica portando avanti e adducendo l'arto inferiore (per intenderci come accade quando si gira nella tromba delle scale): poggiando la mano a piatto sulla parte interna del ginocchio e mimando questo movimento (flettendo leggermente l'anca e adducendola) si avverte al tatto un vero e proprio scatto.
Nonostante l'ultima visita (circa due settimane or sono) con l'ortopedico che mi ha operato abbia messo in evidenza la buona riuscita dell'intervento (test Lachmann e cassetto anteriore negativi), la presenza di questo sintomo mi ha indotto qualche preoccupazione, soprattutto per il fastidio che avverto. Potrebbe attribuirsi alla rimozione del menisco mediale o potrebbe essere coinvolto il neolegamento?
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Dr. Riccardo Casto Ortopedico 14 1
In genere, nel periodo appena successivo ad un intervento di ricostruzione del LCA e meniscetomia per via artroscopica, un clic alla flesso-estensione del ginocchio può essere dovuto all'aumento di volume delle fimbrie cicatriziali che possono confliggere con le strutture intrarticolari nei movimenti complessi del ginocchio.
In genere però con il passar del tempo e la regressione dell'edemqa dei tessuti, il sintomo regredisce progressivamente.
Altra possibilità può essere ravvisata in una residua instabilità rotatoria del ginocchio che si instaura più frequentemente dopo una lesione cronica di LCA non trattata per lungo tempo.
Visto il minimo lasso di tempo che è intercorso tra l'intervento di ricostruzione e la richiesta di chiarimenti, ritengo sia plausibile attendere almeno 2 mesi per valutare la tendenza evolutiva del sintomo lamentato.

Dr. Riccardo Casto