Vertebre schiacciate e possibile ernia

Buongiorno, mio padre ha subito un infortunio 14-15 anni fa dove si è schiacciato 2 vertebre (L1); ogni tanto ha dei dolori alla schiena ed ha un busto che lo aiuta a sorreggere.
E' capitato che avesse episodi molto dolorosi, ma poi passati con cura di punture e una volta anche con flebo al pronto soccorso, poi la cosa siè sempre risolta nel giro di qualche giorno.
Questa volta ha avuto dolore dalla settimana scorsa, trattato con normali analgesici, ma senza risultati; domenica scorsa è andato al pronto soccorso per un dolore insopportabile che non consentiva di stare dritto in piedi, che si prolungava anche alla gamba sinistra.
E' stato sottoposto e tre punture e rimandato a casa; il lunedì ha proseguito con la terapia dell'ospedale, ma lunedì notte ha avuto ancora un dolore fastidiosissimo tanto da accedere nuovamente in pronto soccorso, dove gli hanno fatto i raggi e flebo con cortisonici e analgesici, ed un altro flebo di tachipirina prima di essere dimesso. Lo ha visitato anche un ortopedico che ha riferito che dai raggi risultano le vertebre schiacciate ed è possibile si sia fatta un'ernia, da verificare dopo la terapia prescritta con una risonanza magnetica.
La terapia prescritta dall'ortopedico è: puntura mattina di bentelan 4 mg (x5 gg poi x altri 10 gg a giorni alterni) e una di nicetile (x10 gg), cerotto ibupas per 7 gg, puntura la sera di nicetile, 1 pastiglia di lyrica prima di dormire la sera per 1 mese e terminati i 10 gg di punture di nicetile dovrà prendere trofigard compresse x 2 mesi.
Oggi è il terzo gg di terapia come sopra prescritta e non ci sono benefici.
E' possibile che ci sia un'altra patologia per avere un dolore così forte?
Non è possibile fare comunque la risonanza magnetica durante la terapia?
La notte non dorme, si lamenta in continuazione, riesce solo a stare sdraiato su un fianco e si muove in continuazione, non trova una posizione.
Mangia a fatica, sia per il poco appetito che perchè non riesce a stare seduto sulla sedia.
Qualcuno mi può dare qualche consiglio?
Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Vedo solo ora la Sua richiesta e probabilmente ha già risolto, ma se il dolore persiste, e in maniera così importante, è opportuno approfondire le indagini. Occorre capire se il dolore è dovuto a problemi discali o se ci sono altre cause di compressione (infiammatorie, infettive, ecc) ,visto che la terapia cortisonica non sembra aver dato evidenti vantaggi.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2024
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Buongiorno la situazione purtroppo si è tutt'altro che risolta. Oggi stesso verrà sottoposto ad un elettromiografia alle gambe e dopo la risonanza magnetica che ha riscontrato 2 ernie e altre complicazioni l ortopedico ha suggerito l'intervento chirurgico che verrà fatto entro fine mese.
ringrazio per la risposta saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Buongiorno, sono di nuovo a scrivere per il problema di 4 anni fa. Nel frattempo mio padre è stato sottoposto ad un intervento di ernia discale, da quale ha tratto beneficio per qualche anno, ma dallo scorso autunno la situazione è la medesima; si temeva si fosse riformata l'ernia; a dicembre scorso è stata fatta una nuova risonanza magnetica lombo sacrale, dove emergono vari deficit, ma nessuna ernia (chiedo se possibile inviare il referto per la visione in qualche modo, essendo molto lungo).
Da gennaio è un susseguirsi di cure riabilitative, manipolazioni, kinesiterapia, intregratori... il tutto con veramente pochi benefici; si riprende per qualche giorno e poi si torna alle solite: non dorme la notte, non riesce a trovare una posizione che gli consenta un po di riposo, cammina storto zoppicando (tra l'altro ha fatto anche una radiografia alle anche perchè l'andatura non corretta gli causa un dolore alla gamba), non riesce a salire le scale, ha dolore a camminare, a stare seduto in auto, qualsiasi cosa sta diventando un problema.
Si era pensato anche che il fatto che lavorasse ancora aggravasse la sua condizione, visto che a volte sta a lungo in piedi, a volte deve stare chinato per alcuni lavori... ma durante le ferie è stato a riposo, ma lo stesso, sopratutto la mattina, non si riusciva a muovere.
Adesso ha anche una forte stipsi, di cui non ha mai sofferto.
Ora: non va bene si muova perchè ha male, non va bene stare troppo fermo perchè ha male, possibile non si possa fare proprio nulla? Mio padre ha 62 anni. E' sempre stato una persona attiva; ultimamente si sta rendendo conto che tutto quello che sta facendo è quasi vano, e si deprime.
Ringrazio in anticipo chi mi potrà aiutare
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la sua descrizione. Il referto RMN non costituisce una diagnosi ma semplicemente la descrizione di ciò che il Radiologo ha visto esaminando le immagini, e anche la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Le cause di lombosciatalgia possono essere anche extra-rachidee e tanto più vanno ricercate se alla RMN non si evidenziano possibili cause (non esistono solo le ernie ma anche per esempio il tessuto cicatriziale). Va anche indagata la stipsi, che potrebbe essere causata da alcuni analgesici ma anche avere cause diverse. Le suggerisco di rivolgersi all'ortopedico che lo ha operato per approfondire il quadro clinico, eventualmente ricorrendo anche al chirurgo generale se l'ortopedico lo ritenesse necessario.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
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dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
La ringrazio. L'ortopedico che lo ha seguito e operato per l'ernia 4 anni fa, dall'esito della RMN dice che l'ernia stessa non si è riformata, ma comunque tutta la schiena risente dell'incidente avuto quasi 20 anni fa (dove la lesione alle vertebre L1 lo ha costretto fermo a letto per oltre un mese), che non è operabile e sostanzialmente ci deve convivere.
Le riporto comunque l'esito della RMN di dicembre scorso, per un suo parere o di altro suo collega:
Normale la regione del cono midollare.
Atrofia calcarea delle vertebre dorso lombari e sacrali da D11.
Ridotto in altezza e deformato il corpo vertebrale e L1 su probabile base osteoporotica.
Analogo referto, ma più sfumato, si rileva a livello del corpo vertebrale D12.
Segni di disidratazione dei dischi intervertebrali lombari ed in grado minore in sede di passaggio dorso lombare.
Alterazione di segnale delle superfici contrapposte dei corpi vertebrali L1 L2 ed in grado minore in L2 L3 da degenerazione fibro vascolare dall'osso.
Impronte extradurali anteriormente all'astuccio durale si rilevano da L1 L2 ad L4 L5 sostenute da grossolani processi degenerativi a carico dei corpi vertebrali e protrusione dei dischi intervertebrali.
I processi degenerativi a carico dei corpi vertebrali lombari sono prevalenti a livello delle faccette articolari delle vertebre.
Discreta sporgenza del disco intervertebrale in sede preforaminale e foraminale sn a livello L1 L2 anche per effetto dell'atteggiamento scoliotico della colonna vertebrale.
Normale la rappresentazione del grasso epidurale lombare.
Stenosi dei forami di congiunzione bilateralmente nei vari segmenti lombari sopraccitati con scarsa rappresentazione del grasso epidurale in relazione sia con protrusione discale che coi i processi degenerativi a carico dei corpi vertebrali.
In sede di passaggio lombosacrale (L5 S1) si rileva modesta impronta extradurale ad ampio raggio da salienza discale e processi degenerativi a carico dei corpi vertebrali.
Nella norma l'ampiezza dei forami di congiunzione bilateralmente in tale sede.
Modeste deformazioni spondiloartrosiche a carico dei corpi vertebrali in sede di passaggio dorso lombare.
Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Come le ho detto il referto conta poco senza conoscere il quadro clinico. Il referto descrive la presenza di alcuni elementi che potrebbero, da soli o variamente associati, essere compatibili in parte o in tutto con i sintomi. Prima di rassegnarsi a convivere con la situazione attuale (ma non con il dolore, visto che è obbligatorio controllarlo - Legge 38/2010), suggerisco a suo padre di acquisire un secondo parere facendosi visitare da un ortopedico esperto in chirurgia vertebrale, ad esempio rivolgendosi all'equipe della SC di Chirurgia Vertebrale del Rizzoli di Bologna http://www.ior.it/curarsi-al-rizzoli/chirurgia-vertebrale-indirizzo-oncologico-e-degenerativo.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
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dopo
Attivo dal 2011 al 2024
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La ringrazio, contatteremo senz'altro la struttura, saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2024
Ex utente
Conosce qualche medico del Rizzoli esperto in chirurgia vertebrale a cui mi potrei rivolgere per una visita?