Frattura del pugilatore

A metà dicembre dello scorso anno ho dato un pugno a una parete con la mano destra. Subito dopo vi è stato un gonfiore di una certa entità intorno all'area della nocca del mignolo destro e avvertivo un dolore interno di una certa consistenza.

Trascurai il tutto perchè per tre mesi sono stato all'estero e piano piano la mano era meno dolorante e meno gonfia. Sono tornato in Italia la settimana scorsa e ho fatto subito una radiografia alla mano destra.

Il referto della radiografia è il seguente: " Recente frattura a livello del terzo distale diafisario del V matacarpo con angolazione a seno volare dei monconi (frattura del pugilatore)."

Ieri ho effettuato una visita specialistica presso una clinica di Catania.

Il luminare in questione ha detto che la mano è guarita da sè e non è necessario alcun intervento ( già all'origine sarebbe stata sufficiente una semplice ingessatura) e il fatto che all'interno del punto in questione ho un leggero dolore e indolenzimento ( fra l'altro è rimasto un bozzo evidente) è normale routine ed è sufficiente un antinfiammatorio come Aulin per farmelo passare.
Ha anche detto che un eventuale operazione non mi assicura in alcun modo la scomparsa di questo dolorino e che lui in ogni caso si rifiuterebbe di operarmi perchè l'operazione è inutile. Poichè pratico molto sport, ha anche aggiunto che posso sostenere con la mano destra sforzi di qualsiasi tipo senza rischiare nulla: sollevare pesi, fare kickboxing con guantoni, nuoto e flessioni.
Dimenticavo, il luminare in questione mi ha anche detto che il mio atteggiamento di preoccupazione era esagerato per eventuali rischi connessi a futuri sforzi da effettuare con la mano destra.

In conclusione:

1)Ma se ho ancora un leggero dolorino ( che dura tutto il giorno) e un bozzo evidente, come è possibile che posso sforzare senza alcun rischio?

2)E'davvero così inutile nel mio caso sottoporsi a un'operazione?

In attesa di una Vostra risposta, Vi invio i miei più cordiali saluti.





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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signore
senza una valutazione clinica e senza la visione contestuale degli esami rx non è possibile risponderle.
Le fratture viziosamente consolidate, quindi anche la sua, possono comportare molti problemi. Le suggerisco una visita ortopedica o presso un Centro di Chirurgia della mano.
Cordialmente
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Valassina,

la ringrazio moltissimo per il Suo consulto medico.

Comunque,Le faccio presente che il luminare in questione che mi ha visitato è un ortopedico ed è specializzato in chirurgia alla mano infatti è socio ( per la regione Sicilia) della Società Italiana di Chirurgia della Mano, SICM, www.sicm.it.

Fra le altre cose opera anche nel Nord Italia.

Quindi la visita specialistica che ho effettuato a Catania martedì, è stata effettuata da un professionista che in teoria dovrebbe avere una congrua esperienza.

Mi avevano anche detto ( giovani medici che lavorano a Catania e provincia) che è uno dei migliori qui in Sicilia.

Mi sono rivolto a terzi perchè insoddisfatto della risposta del luminare in questione che per quanto luminare possa essere mi è sembrato sottovalutare oltre al dovuto il mio caso.

Infatti nonostante abbia ancora un leggero dolorino ( che dura tutto il giorno) e un bozzo evidente alla mano destra mi ha detto a chiare lettere che posso fare tutti gli sforzi che voglio con questa mano.

In ogni caso, insisterò per avere altri consulti medici più approfonditi sul mio caso.

La ringrazio sinceramente di nuovo e Le invio i miei più cordiali saluti.
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Dr. Rocco De Vitis Ortopedico, Chirurgo della mano, Microchirurgo 80 4
Caro signore,
vorrei dirle alcune cose ad integrazione delle informazioni da lei ricevute...
In una frattura del pugile ossia del collo del V metacarpo come la sua si dicono accettabili sino a 30° residui di flessione delle testa del metacarpo. Una angolazione maggiore porta alla diagnosi di viziosa consolidazione della frattura e clinicamente si evidenzia con la scomparsa della nocca del v dito e la presenza di una più o meno evidente tumefazione palmare più o meno dolorosa che può risultare fastidiosa nella presa.
Non è imperativa l'indicazione alla osteotomia (ossia rifrattura) ed osteosintesi con fili di K endomidollari, ma dipende dalla condizione clinica e dalla richiesta funzionale del paziente.
Visto che vuole sentire il parere di altri luminari le consiglio di sentire i miei maestri: prof. Francesco Fanfani o prof. Francesco Catalano.

Dr. Rocco De Vitis

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. De Vitis,

La ringrazio moltissimo per il suo consulto medico.

Finalmente un consulto medico pienamente soddisfacente da un punto di vista tecnico, professionale e umano!!

Complimenti!!

Per quanto riguarda l'angolazione, la nocca del V dito della mano destra è semiscomparsa e comunque si vede che è propio strana rispetto alla corrispondente nocca dell'altra mano che è totalmente integra.

Cio si nota sia a mani aperte che a mani chiuse.

A parte queste osservazioni, quello che mi da fastidio è il leggero dolorino e indolenzimento che dura tutto il giorno!

Se per esempio faccio pressione col solo mignolo della mano offesa sulla superficie di un tavolo, il dolorino aumenta e si nota subito che c'è qualcosa che non va. Se lo faccio col mignolo dell'altra mano non avverto nulla di nulla!

Comunque domani mi farò visitare a Caltagirone presso un altro socio della della Società Italiana di Chirurgia della Mano, SICM, www.sicm.it.

Riporterò tecnicamente quello che lei mi ha spiegato senza ovviamente fare il suo nome e se la risposta del luminare in questione è soddisfacente tecnicamente e logicamente e conferma il consulto precedente secondo il quale non è necessaria un'operazione, non procederò oltre.

Altrimenti, consulterò uno dei luminari da lei indicati!

La ringrazio di cuore per il suo competente ed efficace consulto medico e Le invio i miei più cordiali saluti.