Nervosismo e distacco post intervento

Buon giorno, mio figlio di tre anni è stato sottoposto giovedì scorso ad intervento di adenotonsillectomia.
Da quando siamo ritornati a casa nella giornata di venerdì ha iniziato ad avere attacchi di nervosismo e distacco nei miei confronti. Non vuole che lo accarezzi e non si avvicina più a me per farmi e farsi coccolare.
Da sabato assume cortisone a scalare fino alla prox. domenica e antibiotico di copertura post-intervento. Non utilizza più il ciuccio (per altro prima soprattutto nei momenti della nanna) almeno fino al 20 di Gennaio +/- perchè in reparto ORL mi hanno detto che devo evitare di darglielo almeno fino a 15 gg. dopo l'intervento.
Gradirei sapere se è normale il comportamento di mio figlio (e quindi comune ai bimbi della sua età dopo queste situazioni), se è dovuto all'effetto dell'anestesia oppure alla mancanza del ciuccio e, se il distacco che prova nei miei confronti può essere dovuto al fatto che l'ho accompagnato in sala pre-operatoria e quindi prova una sorta di arrabbiatura nei miei confronti.
Ringrazio anticipatamente della Vs. cortese risposta.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
cara Signora,
mi permetto risponderle io da medico e papà,
quasi tutti i miei figli(cinque) hanno subito una tonsillctomia ed una adenoidectomia, l'ultima è stata sottoposta all'età di quattro anni ad un delicato intervento cardiochirurgico.....che qualcosina "tensione, nevosismo" - "irritabilit" rimanga nei piccoli è sicuro, ma noi genitori facciamoci vedere sicuri affettuosi e premurosi...
le Sue coccole e quelle di Suo marito...guariranno tutto...
IN BOCCA AL LUPO AL SUO CAMPIONE
suo DOC

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Dr. Antonio Ficarola Psicoterapeuta 12 1
Gentile signora.

Credo che sia diffiile per tutti, adulti e bambini, gestire l'ansia di un intervento chirurgico. Mi faccio l'idea che suo figlio stia rifutando le sue coccole, non perché non le desideri o non ne abbia bisogno, ma perché arrivano da una mamma "preoccupata di riceverle".
Immagino che sia più difficile per lei "staccarsi" da suo figlio che non il contrario. Per questo ritengo prioritario che lei si tranquillizzi sull'amore che già dà e riceve da suo figlio. Quando questo avverrà, suo figlio si riavvicinerà a lei spontaneamente.
Sono fiducioso che risolverà il problema.
Se, tuttavia,la difficoltà rimane, può contattore uno psicoterapeuta.

La saluto affettuosamente.

Dr. antonio ficarola