Assunzione cipralex

gentile staff di medicina italia.it,sono una donna di 32 anni,percirca 5 anni ho fatto uso di antidepressivo(zoloft)a un certo punto mi sono resa conto che non sorbiva più alcun effetto in me.
ho provato, allora ,il cipralex ma ho sbalzi di umore continuo.
La mia ansia inizia dal mattino appena mi sveglio e si trasfrorma in angoscia man man che la giornata avanza.
premetto che ho gravi problemi familiari(mio fratello soffre di gravi disturbi pschici e questo ha scatenato ansia e depressione,tutta la mia famiglia è andata a rotoli e io pur avendo finito tutti gli esami universitari non riesco a studiare per discutere la tesi...).volevo sapere qunato e soprattutto a che ora assumere il cipralex,visto che nella confenzione c'è scritto che è meglio assumerlo verso sera,ma ripeto il mio malessere inizia dal mattino.
preciso che sono alta 1,56 e peso 60 kg(sono quindi in sovrappeso).
cordiali saluti .
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

le rispondo per punti:

a) l'orario di assunzione dell'antidepressivo non ha alcuna correlazione con l'efficacia, la copertura è costante se è efficace. Le oscillazioni nei diversi orari sono piuttosto legate alla spontanea fluttuazione dei sintomi con il ritmo luce-notte, attività-inattività etc.

b) se prima era efficace e dopo no, più che cambiare antidepressivo la prima domanda è se non vi sia un andamento ciclico, di cui il motore primario è quello legato all'umore e non all'ansia di per sé. In questo caso cambia la stretegia, cioè il farmaco di fondo. Nei primi tempi può andare benissimo comunque l'antidepressivo, ma apputno dopo un pò di tempo si vedono questi quadri di perdita di efficacia e instabilità affettiva. Faccio quest'ipotesi anche riferendomi alla sua indicazione che in famiglia c'è un disturbo psichiatrico grave.

Pertnto le consiglio di rivedere la diagnosi, aggiornandola agli ultimi sviluppi e inquadrandola anche in rapporto al temperamento suo di fondo, che condiziona sia la qualità delle sue manifestazioni ansiose che la risposta agli antidepressivi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
gentile dottor Pacini,la ringrazio innanzitutto per la sollecita risposta;da ciò che lei scrive se,non erro,mi sembra di aver capito che anzichè dell'antidepressivo dovrei far uso di un altro farmaco(lei parla di camiamento di"farmco di fondo");le chiedo,allora,che cosa potrebbe aiutarmi farmacologicamente a tener sotto controllo questi sbalzi d'umore e questa apatia perenne?; so che non esistono "pozioni magiche",ma forse continuo a prendere antidrepessivi che sono inutili.
Cosa mi consiglia?.
di nuovo cordiali saluti e sentiti ringraziamenti.
pasualina .
[#3]
Dr. Claudia Ravaldi Psichiatra, Psicoterapeuta 34 3
Gentile signora,
può assumere il cipralex con la colazione del mattino, senza nessuna complicazione.
Una piccola riflessione riguardo al faticoso e difficile momento che state attraversando per la malattia di suo fratello: questa situazione di per sè può aumentare l'ansia e credo che potrebbe essere utile un supporto specialistico di tipo psicoterapeutico per guidarla nel miglioramento dei suoi sintomi.
Ridefinire la sua diagnosi e completare la terapia farmacologica con qualcosa che la aiuti a rendere l'umore più stabile e dunque a proseguire la giornata mi sembra molto importante.
saluti,

Claudia Ravaldi
www.psico-terapia.it
www.ciaolapo.it
www.matermundi.it

[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

quando parlo di cambio di strategia intendo che, SE è il suo caso (e per deciderlo è necessario conoscere la diagnosi tecnicamente) anziché antidepressivo da solo si può impiegare antidepressivo e stabilizzatore dell'umore, o solo stabilizzatore dell'umore. Non sono farmaci indicati per la "depressione", ma per disturbi ciclici dell'umore in cui l'umore oscilla tra stati di inibizione e stati di eccitamento (con varie qualità di umore, dall'euforico all'agitato).
Siccome vi sono varie forme, di cui alcune evidenti e gravi, altre lievi e sfumate, che appaiono evidenti nel tempo, spesso all'inizio la prima diagnosi, e di conseguenza la terapia, segue il filone "depressione/antidepressivi". Da studi recenti degli ultimi anni è emerso che mantenere un antidepressivo, se per l'episodio iniziale è di solito utile, nel lungo termine può condurre ad una destabilizzazione (cioè più sbalzi e minori periodi di umore equilibrato).
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