Stato misto in organizzazione ossessiva

Salve,
Sono in cura da uno psichiatra che ha effettuato questa diagnosi stato misto in organizzazione ossessiva definendo la mia una depressione agitata. Premetto che sono stato una ragazzo come tutti gli altri che si divertiva, socievole e che affrontava la vita serenamente. All'età di 18 anni , circa 8 anni fa, ho avuto dei problemi con dei condilomi nella regione anale e dopo circa un anno di cura ho avuto il mio primo attacco di panico, da lì negli anni successivi ho avuto saltuariamente degli attacchi di panico. La mia paura più grande era che si fosse trasformato in cancro. circa 4 anni fa questa situazione si è inasprita con insonnia e ansia e dopo una serie di contolli (analisi del sangue e colonscopia) mi sono tranquillizzato. Parallelamente a questo mi sono trasferito all' università ed ho cambiato radicalmente la mia vita, da una vita piena di amici e divertimenti sono passato ad avere una vita meno dinamica andavo solo l università, questo non è successo per un bisogno di chiusura anzi il contrario e ho sofferto molto questa situazione, sentivo che non mi apparteneva in tutto ciò si aggiungeva una relazione/convivenza che non andava che diventava sempre più difficile da gestire. Negli ultimi due anni sono crollato: forte ansia, saltuari attacchi di panico, insonnia e da una anno a questa parte pensieri di schifo di violenza di aggressività che non mi appartenevano, non sono mai stato una persona aggressiva, odio la violenza e non mi è mai appartenuta. Questi pensieri mi hanno messo in ginocchio mi hanno distrutto ho iniziato a mettere in dubbio me stesso e la mia sanità mentale, fino a quando l'ansia non si è trasformata in angoscia. Questi ultimi mesi dalla fine dell' estate fino ad oggi sono stati da incubo, una paura sempre crescente, le continue ricerche in internet la paura della schizofrenia, di mille altre malattie. Ora mi ritrovo ad avere paura di tutto, sono in uno stato di perenne agitazione e depressione. Lo psichiatra mi ha dato questo cura che seguo da 25 giorni: carbolithium 300 mattina e sera e 150 a pranzo, 1/4 di Irap da 4mg, Tavor oro da 1mg al bisogno (io ne prendo uno al mattino ed uno al pomeriggio) e stilnox 10mg prima del sonno. Ho avvertito un leggero miglioramento soprattutto i primi giorni ma continua ad esserci la sensazione di agitazione i pensieri depressi e ossessivi e sensazione di vuoto, mi sento lontano da tutto dai piaceri della vita da tutti gli obiettivi che avevo. È possibile che dopo 25 giorni la terapia non stia facendo effetto? La prima settimana ho preso il litio solo mattina e sera (600) e il litiemia dopo sei giorni era di 0.42 e a quel punto ho introdotto la capsula da 150 a pranzo. Un'ultima domanda si può guarire da quello che ho?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
E' ancora in una fase iniziale di terapia, nella quale si aumenta il dosaggio del litio finché non raggiunge un livello terapeutico. Forse il neurolettico è l'Orap? A dosi basse aiuta a tranquillizzarsi e non dà assuefazione.
In conclusione ci vuole ancora un po' di tempo, ma i suoi disturbi si possono curare.
Le consiglio (per ora) di non fare paragoni tra come stava quando stava bene e oggi, ma di valutare come si sentiva all'inizio della cura e adesso.
Ho notato che usa molto l'espressione "questo non mi appartiene", come se avesse un'idea molto precisa del suo carattere e comportamento. Un pensiero troppo rigido in merito a questo può essere un problema, perché a tutti capita di uscire dai binari di tanto in tanto; se ci assolviamo e cerchiamo di capire quello che è successo e come si può evitare che succeda di nuovo è un comportamento più utile.
Per esempio dice che quando è andato all'università si è sentito isolato, studiava e basta e soffriva della situazione. Forse se si fosse organizzato in modo da avere un po' di tempo per incontrare nuovi amici o svagarsi sarebbe stato meglio, no? Non sarebbero stati gli stessi amici e gli stessi divertimenti di prima, perché la vita cambia di continuo e anche noi ci modifichiamo.

Franca Scapellato

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dopo
Utente
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La ringrazio dottoressa per la risposta. Il mio problema è accettare la situazione, tutto questo mi ha distrutto ancora di più e ciò che mi distrugge maggiormente sono i pensieri che ho ed in tutto ciò si aggiunge un loop enorme che è la paura di essere normale e portarmi dietro pezzi di questa situazione, mi sento un malato di mente che non è in grado di godere più della vita. Solo Due domande quali sono più o meno i tempi di azione del litio? Ha qualche consiglio da darmi su come affrontare questa situazione?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Il litio agisce in alcune settimane, da 3 a sei, però l'effetto c'è una volta raggiunto il livello terapeutico nel sangue.
Le consiglio di associare una psicoterapia, l'ideale sarebbe una psicoterapia di tipo cognitivo, perché rimuginare da solo non è utile.
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