Una psichiatra-psicoterapeuta che mi prescrisse remeron

Egregi dottori,
cercherò di essere il più breve possibile in quanto la mia storia è molto lunga.
Nel 2005 sono caduto in una brutta depressione e mi sono rivolto ad una psichiatra-psicoterapeuta che mi prescrisse Remeron e Xanax e feci una psicoterapia di 8 sedute. Decisi di interrompere perchè non mi trovavo bene con questa dottoressa.
Senza andare da nessuno continuai la cura di Remeron 15 mg la sera e Xanax gocce per circa un anno e mezzo. A metà del 2007, a causa della depressione e all'aggiunta di attacchi di panico, mi rivolsi ad un medico-psicologo-psicoterapeuta che mi tolse pian piano Remeron e Xanan e mi prescrisse Paroxetina 20 mg 1 cpr al mattino e mi curò molto bene (soprattutto per il DAP) con 15 sedute di ipnosi a Milano. Concluso questo percorso, gli attacchi di panico erano scomparsi ma, per evitare ricadute, mantenni la Paroxetina come da terapia. Tutto bene per ben 4 anni fino a novembre 2011 quando improvvisamente mentre lavoravo in ufficio ricomparve un brutto attacco di panico.
Nel frattempo il medico (anziano) che mi curò era deceduto e mi rivolsi ad uno psichiatra-psicoterapeuta (e siamo a tre) che mi aiutò molto con la psicoterapia per quattro anni fino a dicembre 2015. Nel frattempo, la Paroxetina (usata per ben 7 anni di fila) cominciava a non farmi più effetto e, su indicazione del medico, provai diversi farmaci SSRI e SNRI; i più gettonati sono stati Fluoxetina, Cymbalta e Zarelis. Decisi nuovamente di cambiare medico nei primi mesi del 2016 in quanto questo dottore era molto bravo nell'azzaccare le cure farmacologiche, ma, negli ultimi sei mesi non mi soddisfava più a livello di dialogo psicoterapico. FINALMENTE, nel giugno 2016, ho trovato una nuova persona (la QUARTA, con la quale sono attualmente in cura) specializzata in Psichiatria,Psicologia e Psicoterapia. Mi trovo molto bene e non intendo interrompere il percorso con lui.
Il "problema" è soltanto uno: siccome ho constatato che la Paroxetina (Eutimil) ormai non mi fa più nulla, nel giro di un anno e mezzo, continuo a cambiare terapie e sono arrivato anche in alcuni periodi a prendere 3 antidepressivi (a dosi minime) al giorno. DOMANDE: sono 12 anni che prendo psicofarmaci, li dovrò continuare a vita? C'è un numero massimo di quanti medicinali psichiatrici si possono prendere al giorno (io leggendo qua e là sapevo massimo due antidepressivi)?
Grazie per le vostre risposte e scusate se mi sono dilungato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Partendo dall'osservazione che almeno alcuni non servono o non servono più, in che senso chiede se deve continuarli a vita ? Continuare una cura che non funziona ?
Le associazioni hanno il problema che oltre le associazioni di 2-3 farmaci si va empiricamente, cioè è difficile che possano esserci dati , per un discorso statistico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie dott. Pacini per la Sua celere risposta. Mi spiego meglio. Dato che sono molti anni che assumo farmaci (in questo ultimo periodo Cymbalta 60 mg/mattina + Remeron 30 mg/sera) con buoni risultati (quando prendo quelli giusti), è come se in me fosse scattato un "effetto stampella". Infatti, soltanto nel 2014 ho smesso la terapia antidepressiva per ben tre mesi in quanto ero in vacanza ed ero rilassato e non stressato di mio, ma, successivamento avevo dovuto riprendere le medicine (all'epoca Paroxetina) poichè ansia e depressione erano tornate. Per questo motivo mi domando se riuscirò a non prendere più psicofarmaci o dovrò portarmeli "per sempre" pur essendo consapevole che gli antidepressivi, anche se non creano dipendenza, è consigliabile scalarli gradualmente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Se trova una terapia giusta, e se dura nel tempo, poi per quanto prenderla è una decisione che non ha sempre dei limiti predefiniti. Sono medicine adatte a essere prese a lungo, altrimenti servirebbero anche a poco.
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Utente
Grazie dott. Pacini.
La cosa che mi mette un pò di confusione è che da tutti gli specialisti che sono stato seguito (privati, ma anche del CPS che non ho citato nel primo post), NON ho mai avuto una diagnosi precisa. La prima psichiatra disse "fobia sociale", smentita categoricamente dal professore ipnotista che mi disse "tu non sei un ansioso sociale, sei solo una persona fortemente ansiosa ma di te stesso".
Il terzo medico si limitò a dirmi "sono periodi di alti e bassi nella vita". L'unica persona che mi ha dato una "diagnosi" è stato il mio attuale psicoterapeuta del quale mi fido ciecamente ed è molto bravo che, già alla quarta seduta, alla mia domanda di cosa avessi mi riferì "la tua è una depressione moderata, curabilissima, con una forte componente ossessiva-rimurginatoria". Non si tratta più di DAP come in passato ma di sporadiche crisi d'ansia e, ipotizzo io, un pò di DOC (in effetti ho la mania di rosicarmi per qualcosa e controllare che tutto sia sempre a posto).
In passato ho fatto per ben due volte il test di Rorschach, ma i terapeuti non mi hanno mai dato nessun responso.
Se si riuscisse a trovare una o più diagnosi precise, penso che si troverebbe anche la giusta terapia farmacologia visto che la Paroxetina che mi ha fatto stare bene 7 anni di fila ormai non mi fa nessun effetto.
Grazie ancora.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"sei solo una persona fortemente ansiosa ma di te stesso"

Chissà che vuol dire però....idem per il resto, tranne l'ultima diagnosi che si capisce.

Il Rorschach non serve a porre diagnosi.

A volte cambia poco, perché la paroxetina poi è utile in diverse diagnosi, e quindi anche sbagliandola magari la terapia è uguale. Nelle forme ossessive i dosaggi sono generalmente più alti.
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Utente
Utente
Grazie dott. Pacini.
Il medico ipnotista con quell'affermazione intendeva dire che, all'epoca, avevo 22 anni, ero una persona molto insicura nel prendere delle decisioni in ambito lavorativo, sociale, della vita in generale, eccetera. Mi ero rivolto a lui per debellare principalmente gli attacchi di panico (che in quel periodo ne avevo in media uno al giorno) e combattere la depressione; le mie attuali compulsioni sono comparse qualche anno dopo, intorno ai 25 anni.
C'è stato un periodo, nel 2016, che per circa due mesi ho assunto la Paroxetina a 60 mg/die ma, PARADOSSALMENTE, invece di ridurle mi aumentava le compulsioni e, per questo motivo, non ho mai superato i 30/40 mg al dì.
Adesso, in accordo con in mio attuale psichiatra, da tre giorni abbiamo modificato la terapia: abolito il Cymbalta la mattina e sostituito con Zarelis RP 75 mg (in passato l'ho tollerato di più) e 30 mg di Remeron alla sera insieme a 4 gocce di Haldol (già usato in passato) e mi sento bene sia a livello di umore sia sul controllo del "DOC". Proseguirò questa cura fino a quando sarà.
Grazie ancora per il vostro parere.
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Utente
Utente
Egregi dottori, buongiorno a tutti.
Oltre alle opinioni del dott. Pacini, è possibile sentire qualche altro parere sulla mia "storia"? In particolar modo sulle mie domande postate.
Ho notato che siete tutti molto disponibili e competenti in materia.
Grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Tecnicamente, se scrive una richiesta del genere, la notifica della risposta arriverà solo a me, e non agli altri.
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Utente
Utente
Grazie dott. Pacini, terrò Lei come punto di riferimento.
Ne approfitto per porLe alcune domande.
Come scritto nel mio ultimo post, sto assumendo la seguente terapia: Zarelis 75 mg/matt. + Remeron 30 mg/sera + Haldol 4 gtt/sera.
A causa della forte sonnolenza, ora scemando, che causa il Remeron, in passato ho provato ad usare un altro farmaco della stessa classe: il Lantanon (Mianserina), con ottimi risultati. Da quello che so, entrambi fanno parte degli antidepressivi NaSSA. Il mio medico di base sostiene che la differenza sostanziale fra i due è l'emivita (più breve nel Remeron e più lunga nel Lantanon).
1) E' vero che sia il Remeron sia il Lantanon sono dei NaSSA o rientrano negli "Atipici"?
2) Che differenza reale c'è tra i due a parte l'emivita?
3) Che differenza c'è tra un antidepressivo NaSSA e un SNRI?
4) In passato, per quanto riguarda il Remeron, sotto indicazione medica, ho provato ad assumerlo anche oltre i 45 mg come da bugiardino e sono arrivato a 60 mg/sera con ottimi risultati e senza effetti collaterali. Sempre il mio medico di base mi disse che è un dosaggio oltre il massimo, ma ben tollerato. Quindi la Mirtazapina, in letteratura, è aumentabile anche a 60 mg?
5) In base al rapporto di efficacia tra Remeron e Lantanon, ho notato, per la mia esperienza, che una dose di Remeron è come se fosse paragonabile ad una doppia dose di Lantanon (es. 15 mg di Remeron = 30 mg di Lantanon). Se questa equivalenza fosse vera, allora il dosaggio massimo di Lantanon (120 mg) corrisponderebbero a 60 mg di Remeron, quindi tollerabilissima contro quello che dice il bugiardino (massimo 45 mg).
La ringrazio anticipatamente per la Sua disponibilità.
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Perché si trova a far ragionamenti tecnici sugli antidepressivi, che non ha senso fare perché presuppongono tutta una serie di conoscenze di base ?
A Lei interessa sapere se più o meno sta bene con una cura, dopo di che, specialmente in queste poli-terapie, si rischia di ragionare su una farmacologia immaginaria, perdendo di vista due cose: che uno non ha l'occhio clinico su se stesso, e che non sono le regole di un gioco da tavolo, già scritte, sono nozioni che in gran parte sono incerte anche per chi è del mestiere.

Per il resto, non trovo niente di strano nel tipo di terapia e di prove fatte.