da ddsm a privato

Ho una storia di svariati TSO pregressa. L'esordio (2007) fu originato da una ribellione al carattere litigioso di mio padre verso la mia mamma (ormai erano anni che continuava). Presi le difese di mamma, chi non l'avrebbe fatto. Questo causò grandi sensi di colpa in me, (fino ad allora subivo passivamente l'atteggiamento scontroso di mio padre) con consguente insonnia e delirio persecutorio, diabolico e necessità di ospedalizzazione.

Dopo vari bisticci con la terapia orale (interruzini brusche) si verificarono i primi scompensi di grave entità (manie di gradiosità e deliri di tipo mistico religioso , sensazione di avere missioni profetiche) e quindi casini in giro ed ennesimi TSO anche a distanza di anni dalla sospensione)

Da tre anni ad oggi ho accettato la terapia con abilify mantena 400 (propostami).
Ad oggi non ho avuto problemi di tipo maniacale o depressivo apparte che mi è stata sospesa la patente dalla CML a causa del farmaco in uso (la loro motivazione) e questo mi crea non pochi disagi e senso di discriminazione.

In tutti questi anni (ormai 11) in tutta sincerità non ho mai chiarito la mia posizione. Diciamo che al CSM o SPDC (ricoveri) si sono preoccupati di lavorare sui sintomi acuti di quel momento (ricoveri) diagnosticando un disturbo bipolare e proponendo terapie di mantenimento con controlli periodici anche a distanza di molto tempo .

E' vero che l'abilify mi ha ristabilizzato con totale remissione dei sintomi ed è un ottimo stabilizzatore dell'umore ma sono spesso a chiedermi, per quanto tempo debba io subire questa terapia intramuscolo che reputo invasiva causando natica indolenzita per tutto il giorno dell'applicazione e non so quali altri problemi. L'aumento di peso in questi tre anni è stato di oltre 30 kili. Non mi è stato mai proposto un controllo sugli organi vitali ,analisi ematiche , ne un percorso psicoterapeutico o psicologico .

Vorrei iniziare a prendere sul serio il mio disturbo, capire e capirmi. Non sono qui a dire che voglio smettere le cure farmacologiche , ma farle semplicemente con più serietà ed educazione cosa che in tutti questi anni non ho trovato presso strutture pubbliche.

Preciso che :

ad oggi Nessuna sentenza di merito pronunciata per cui io debba essere seguito da un CSM.

Ecco sono a chiedere il vostro parere:

Potrò ritornare a curarmi con serietà a casa con la terapia orale che facevo (Es: abilify orosolubile 15 - 20mg die o litio o sodio valproato) facendomi seguire da un professionista privato che ho già contattato e un buon supporto legale in caso di minacce alla clientela da parte del CSM?

Oppure mi consigliate di continuar il mantena a tempo indeterminato godendo del magnifico servizio pubblico VIsto lo stato di benessere raggiunto e far pace con il passato mettendo tutto nel dimenticatoio?


Cordialità
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La scelta resta sua ma il fatto che vogli farsi supportare da un avvocato secondo me è un sintomo.

Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
"SE FINISCI ANCORA IN OSPEDALE SCRIVO LA LETTERA AL GIUDICE" o "SE MI DENUNCI TI UCCIDO in SPDC " sono cose che non si dicono a un paziente. Caro dottore io non sono mai stato allucinato , ognuno sa il fatto suo.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se queste cose fossero vere deve denunciare in modo opportuno possibilmente richiamando dei testimoni credibili.

Certo non può andare da un avvocato e farsi supportare per delle cose che sostiene in questo modo.

Ognuno saprà il fatto suo ma non ritengo che sia possibile che tali frasi possano essere mai proferite da qualcuno.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Si ha detto bene dovevo denunciare ma come? Ormai, come gli ho detto nel feedback, è passato tanto tempo e non ebbi un serio sostegno alla denuncia oltre al fatto che i testimoni credibili erano gli stessi complici del medico.

Questa minaccia che reputo la più grave avvenne in SPDC nel 2007 in seguito a un aggressione notturna da parte del personale medico più medico. Stavo passeggiando in reparto quando un medico più due infermieri mi aggredirono da dietro con calci e pugni e misero per terra (non parliamo di contenzione) erano proprio calci e pugni dietro la schiena e gambe.

Il giorno seguente chiesi motivazione e chiarimento al medico che quella notte riconobbi dalla voce . Questi mi disse contestuali parole: "SE MI DENUNCI TI UCCIDO" e fini li'. Ero in regime di TSO. Ripeto non sono frutto di allucinazioni tanto che quando uscii dal ricovero andai dal medico curante per farmi fare un referto per il dolore alla schiena e contusioni e questi sai cosa mi disse? Stai tranquillo "SARA' PAZZO LUI, NON TU", senza nemmeno procurarmi il sostegno necessario per accertare questi traumi.

Allora provai a chiamarlo telefonicamente e cercarlo in reparto . La fortuna mi fu amica , e questa volta fu lui a riconoscermi dalla voce alla mia richiesta di ulteriore chiarimento. Sa cosa mi disse ? Contestuali parole: "SE NON LA FINISCI TI MANDO I CARABINIERI A CASA E TI FACCIO FARE UN ALTRO TSO". La chiamata alla struttura pubblica fu da me registrata e portata ai carabinieri che mi dissero, vuoi denunciarlo? Lasciaci le registrazioni, bla bla.... insomma.... io non è che stavo proprio bene, in equilibrio tale da provare a denunciare e poi realizzai il fatto che non c'erano testimoni apparte una registrazione audio di poco conto perchè non autorizzata da giudice.

Allora avevo 22-23 anni. A casa poi non è che avessi un bel supporto o aiuto. Sai cosa mi disse mio padre e madre con palese timore e ignoranza? "SEH..CON I MEDICI E CARABINIERI VUOI METTERTI?" "Hanno loro il coltello dalla parte del manico e se finisci di nuovo in ospedale rischi davvero che quello ti faccia qualcosa".

In quell'anno ne parlai con la dottoressa del CSM che mi segue tuttora che all'inizio si scandalizzò e curiosa voleva sapere il nome del medico, poi sorvolò sul fatto dicendomi di pensare a me stesso e concentrarmi sulla guarigione.

Negli anni mi sono informato su questo medico-psichiatra e tutti coloro interpellati non mi hanno detto di bene. Ora comprenda , tutte queste cose mi sono accadute presso il pubblico , non privato. Pensi , quando rivedo quel medico che presta anche servizio al CSM?

E' vero che li tengono una mia cartella e scrivono tutto quello che gli dico, ma sarà anche vero che questo agli atti non fu mai scritto dalla dottoressa che mi tiene in cura e che in ultimo solo qualche anno fa mi ha detto alla leggera "SE FINISCI IN OSPEDALE FACCIAMO LA LETTERA AL GIUDICE" come volesse intimidirmi trascurando tutto il mio passato , tutta la mia storia clinica e non, i risultati raggiunti.

Loro infatti non conosco niente di me, dei miei problemi reali, dei traumi presenti e pregressi l'esordio del disturbo, mai elaborati, della mia infanzia e adolescenza, si sono basati solo sui sintomi psicotici di quel momento e trattamento delle fasi acute. Mi dirà , è il loro mestiere e di questo passo lo fanno proprio bene.
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