Quanto conta il sesso in un rapporto di coppia?

Salve,
ho 31 anni, cercherò di spiegarvi in breve il mio problema. Circa cinque anni fà mi sono messa insieme ad un ragazzo verso il quale non ho mai avuto una forte attrazione fisica, nè un grosso coinvolgimento emotivo. Lo so, può sembrare assurdo portare avanti o anche solo iniziare una storia a queste condizioni, ma questo ragazzo mi ha fatto sempre sentire amata per quella che sono, e in più abbiamo sempre avuto molti interessi in comune e stessi modi di pensare. Solo che dopo due anni e mezzo questa situazione ha cominciato a pesarmi, e ho deciso di lasciarlo. Dopo di lui ho conosciuto e frequentato altri 2 ragazzi, due storie molto intense a livello fisico ed emotivo, ma destinate a finire. Nel frattempo non ho mai interrotto i contatti con il mio ex, fino a che, poco tempo fà, abbiamo ripreso a frequentarci, anche se non ufficialmente come prima. Ora, dopo le due esperienze che ho avuto, mi rendo conto di quanto sia importante avere una persona al mio fianco con la quale poter condividere la quotidianità, le piccole cose di tutti i giorni, e con la quale poter fare dei progetti concreti. Mi rendo anche conto che non sono mai riuscita a distaccarmi completamente da lui perchè al solo pensiero mi manca la terra sotto ai piedi. Ma resta sempre il fatto che con lui non c'è mai stata nè mai ci sarà una forte passione. La domanda che mi tormenta è questa: è possibile portare avanti questa storia? quanto conta e quanto incide il sesso in una coppia? Grazie.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
Gentile ragazza, il sesso conta in una coppia nella misura in cui è la coppia stessa ad attribuirgli un certo significato. Non esistono condizioni standard ma è il vissuto dei singoli membri che fa da padrone. Se lei si sente appagata allora il resto non conta, tuttavia il suo ragazzo la pensa nello stesso modo?
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie mille dottore per la sua risposta, le sue parole mi sono di grande conforto. La mia è paura di non rientrare nella "normalità". Il mio ragazzo la pensa nello stesso modo, ma devo dire che da parte sua c'è una maggiore attrazione fisica nei miei confronti. Abbiamo però un insieme di tante altre cose che ci tiene uniti e che quindi, come dice anche lei, ci fa sentire appagati.
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Dr. Valeria Cristiano Psicologo, Psicoterapeuta 30 5
Gentile utente,
non c'è uno standard di normalità riguado i rapporti sessuali in una coppia.
Quello che mi sembra importante è invece il fatto che lei per prima accusa una mancanza, di desiderio? di attrazione? e lei per prima è in dubbio se è possibile PER LEI portare avanti questa storia.
Lei racconta di avere avuto storie intense da un punto di vista fisico ed emotivo. Forse è la sola che può comprendere cosa manca in questa relazione, ma soprattutto se, nonostante questa mancanza, e con questa mancanza lei sia soddisfatta e realizzata nella relazione.
La sua richiesta riguarda la responsabilità di una scelta: e purtroppo, come si sa, ogni scelta comporta un vantaggio e una rinuncia. Sta a lei decidere cosa è più importante nella sua vita, solo guardandosi dentro.
Tanti auguri e per qualsiasi chiarimento, a disposizione.


Dr.ssa Valeria Cristiano

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie dottoressa.
La mancanza che accuso io è mancanza di attrazione nei suoi confronti, però, come dicevo sopra, senza di lui mi sento mancare la terra sotto ai piedi... Ora che ci siamo ritrovati sto benissimo così, ma ho paura che poi in futuro andrò a cercare altrove quello che mi manca!
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Dr. Valeria Cristiano Psicologo, Psicoterapeuta 30 5
E' proprio quello che intendevo.
Ma che senso ha avere paura di aver paura?
Forse potrebbe riflettere sulla sua frase "senza di lui mi sento mancare la terra sotto ai piedi..." Sembra quasi una affermazione di "dipendenza": nei rapporti è normale una quota di dipendenza reciproca, ma a volte questa raggiunge un livello tale da non permetterci più di fare scelte libere e consapevoli, scevre da altri fattori condizionanti. Forse la sua frase riguarda il timore di rimanere da sola, ma questo ha a che fare solo con lei.


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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Come faccio a capire se la mia eventuale scelta di rimanere con lui è consapevole o "annebbiata" dalla mia dipendenza da lui?
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Dr. Valeria Cristiano Psicologo, Psicoterapeuta 30 5
Gentile ragazza,
non posso darle una risposta. La risposta può darsela solo guardando la sua vita, le scelte che ha fatto e il modo in cui ha affrontato le situazioni. Ci vorrebbe una psicoterapia per capire le ragioni del nostro comportamento, e senza essa può essere difficile fare sempre delle scelte "consapevoli". L'aspetto più importante su cui può far conto però è la libertà, non intesa nel fare ciò che si vuole, ma nel sentirsi libera da condizionamenti, gratitudini, da un compromettersi che purtroppo impedisce spesso di capire quale è la scelta migliore per noi.
Dentro di lei c'è un dubbio e una paura: forse significa qualcosa, o forse è solo ancora la necessità di fare sempre la cosa giusta, senza sbagliare mai. L'esperienza, ed il tempo, ma soprattutto la responsabilità nelle nostre scelte ci fanno capire se sbagliamo, e ci danno la possibilità di correggere o prendere altre strade.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie davvero dottoressa. In effetti quello che voglio è sentirmi libera di scegliere, scegliere di prendere altre strade o scegliere di tornare insieme a lui perchè sono io che lo voglio, e non perchè sono condizionata da altre motivazioni. Purtroppo sono una ragazza molto insicura che ha sempre paura di sbagliare, e questo mi crea ulteriori difficoltà nel fare una scelta... L'idea di una psicoterapia l'avevo già presa in considerazione, ed è quello che farò al più presto. Grazie ancora, davvero gentilissima.