Smettere con la cannabis

Salve, vorrei discutere con voi riguardo un problema che mi affligge da un po' di tempo.
Ho 20 anni e faccio uso di cannabis da quando ne avevo 16. Sono 4 anni quindi che consumo abitualmente cannabis. In questi 4 anni ho, diciamo, provato a smettere più volte ma senza grandi risultati (il mio massimo è stato 3 mesi).
Non sono un grande consumatore, almeno io non mi ritengo tale (non ho metri di paragone se non i miei amici), mediamente consumo 0,2-0,3 grammi al giorno. Non faccio uso di nient'altro, se non qualche birra un paio di volte al mese. Non fumo neanche più sigarette e tabacco in generale (se non quello presente in quel mezzo spinello giornaliero). Nonostante tutto mi sento dipendente psicologicamente. Questa situazione che un tempo mi ha portato a rompere il guscio della mia timidezza mi ha portato ad allontanarmi dalla "gente" a causa dell'illegalità della cosa e anche perché la cannabis mi spegne la voglia di fare attività, qualsiasi attività (l'unica cosa che voglio fare è discutere di questioni filosofico/scientifiche, paradossalmente). Adesso vorrei uscirne.. Non me la sento più di continuare, non la sento più parte della mia vita come lo era prima.. Il punto è che tutti i miei amici ne fanno uso e, se smettessi, mi sentirei estraniato dal gruppo oltre che, devo dire, non è male.. In questi 4 anni ho avuto modo di approfondire scientificamente tutti gli aspetti della cannabis, danni e benefici, e l'unico danno che io riscontro è l'inibizione della volontà.. Sindrome amotivazionale?
Vorrei un vostro parere.. E se possibile, un aiuto.. Non ho intenzione di rivolgermi ai SerT perché abito in un piccolo paese e l'unico SerT è in pieno centro..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Anche se non si rivolge al sert, gli psicologi li trova anche in convenzione o privatamente, se preferisce una maggiore riservatezza.
Vivere la vita con una stampella, forse sarebbe un' abitudine da modificare

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Devo modificarla, ho sempre odiato le dipendenze.. Solo che ti accorgi di essere dipendente appunto quando ormai sei dipendente..
Vorrei uscirne da solo, iniziando a diminuire la "dose" (che brutto chiamarla così, ma è la verità), inizialmente fumando ogni 2 giorni, poi ogni 3, 4 e via dicendo..
La dipendenza è puramente psicologica. Voglio approfittare di un viaggio di qualche giorno che farò tra un paio di settimane per il primo "test" di astinenza..
Conosco perfettamente ciò che succederà, ovvero: Insonnia, irritazione, meno appetito e iperattività.
Ogni volta che non fumo per un paio di giorni divento iperattivo e divento pieno di energie.. Anche per questo voglio smettere, per "recuperare energie"..
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..mi ha portato ad allontanarmi dalla "gente" a causa dell'illegalità della cosa e anche perché la cannabis mi spegne la voglia di fare attività, qualsiasi attività..<<
ha descritto molto bene una delle conseguenze psicologiche della cannabis: l'apatia.

I danni della cannabis possono essere molti e a diversi livelli, mi sfuggono onestamente i "benefici".

>>Conosco perfettamente ciò che succederà, ovvero: Insonnia, irritazione, meno appetito e iperattività.<<
non dia troppo peso ai sintomi di "astinenza". La cannabis inquina la sfera emotivo-affettiva e contribuisce a "sedare" aspetti del se che lei dovrebbe imparare a gestire, magari consultando un Collega di persona.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Caro Utente,
onestamente anche a me, come al collega, sfuggono i benefici dei cannabinoidi.
Vivo tra gli adolescenti e lo scalpore che hanno suscitato trasmissioni a forte audience che parlavano della cannabis usata a scopi terapeutici sono state utilizzate dagli stessi, direi molto strumentalmente, come alibi per giustificarne l'uso a cuor più leggero e , in vari casi, anche per aumentarlo.
Il fatto che si stiano sperimentando la cannabis come miorilassante in caso di malattie neurologiche degenerative non significa che questa faccia bene a tutti e lei lo sta imparando a sue spese.
"...Questa situazione che un tempo mi ha portato a rompere il guscio della mia timidezza mi ha portato ad allontanarmi dalla "gente" a causa dell'illegalità della cosa e anche perché la cannabis mi spegne la voglia di fare attività, qualsiasi attività ..."
Si rivolga pure al SERT. Quella della troppa "visibilità" del centro potrebbe apparire come una scusa per non darsi una mossa. Intanto le allego un' articolo di un collega psichiatra un pò datata ma efficace
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/560-psicosi-da-cannabis.html
La saluto

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Immagino che ridurre la dose, in autogestione, senza comprendere le cause inconsce che l' hanno spinta a me tenere in vita nel tempo questa dipendenza, non sia bastevole

Spesso quando si riscontra una dipendenza si verifica che c' è una "personalità' dipendente", diventa quindi opportuno affrontare la questione in modo complessivo, portando il paziente ad elaborare le ragioni inconsce della sua ricerca di eccitazione....perchè di questo si tratta.

Si rivolga ad un nostro Collega, saprà come aiutarla
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le risposte,

Ho deciso, seguirò i vostri consigli.. Voglio solo fare un tentativo per "cavarmela" da solo. Ci provo e ci metto tutto l'impegno possibile..
Sono sicuro di riuscirci, ho passato molto tempo ad analizzare e a trascrivere tutte le "pulsioni" inconsce e non, che mi spingono a fare uso di cannabis, le ho analizzate..
I motivi sono:
-Insicurezza
-Bassa autostima
-Paura (paura di restare solo, di essere estraniato dagli amici)
-Abitudine
-Noia
E soprattutto la paura di cambiare.. Di perdere quella maschera che mi ha rassicurato in questi anni, che mi ha dato fiducia..

Se dovesse fallire questo tentativo andrò in un SerT.
E' arrivato il momento di cambiare, di rompere questo circolo vizioso ed uscire dal castello di Atlante.
Mi interessa sapere solo una cosa e cioè che sia possibile uscirne. Se c'è anche solo una possibilità di uscita sono pronto ad afferarla..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile,

nella prima richiesta Lei stesso asserisce di non riuscire a smettere, pur avendoci provato negli ultimi quattro anni.
Per questa ragione, e perché conosco il meccanismo psicologico di base delle dipendenze, Le direi che non va bene quanto scrive, perché non otterrà purtroppo i risultati sperati.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La possibilità c' è, ma l' autogestione non l' aiuta
Se ha scritto a noi, vedrà che con un nostro Collega de visu, si troverà bene, accolto, compreso e soprattutto aiutato
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ho passato molto tempo ad analizzare e a trascrivere tutte le "pulsioni" inconsce e non, che mi spingono a fare uso di cannabis, le ho analizzate..<<
queste che lei elenca non sono "pulsioni inconsce", ma aspetti che riguardano la sua personalità e il fatto che lei ne sia consapevole è già importante. A volte la consapevolezza non basta perché si ritorna a mettere in atto le stesse dinamiche, atteggiamenti ecc. Cambiare non è semplice, ci vuole tempo e motivazione e a volte pensare di volerlo fare da soli assomiglia a una difesa che va proprio a remare contro il suo bisogno di cambiare.

Forse il Ser.T. non è il servizio più utile, sarebbe meglio iniziare con una consulenza presso un Consultorio Famigliare e vagliare l'ipotesi con un Collega di persona.