Esaurimento nervoso

salve a tutti,
scrivo quì perchè non so più cosa fare, sono sull'orlo di un esaurimento nervoso e mi sento di impazzire come non mai.
Mi è capitato altre volte in passato e ogni volta va sempre peggio, infatti stavolta la situazione è alquanto negativa.

Sembra che nemmeno più la psicoterapia mi soddisfi, ogni volta che vado in seduta le risposte del mio psicologo sono sempre le stesse, ma io non riesco ad attuare le sue strategie terapeutiche.
Soffro di una parafilia sessuale da un anno, la situazione a casa è sempre disastrosa perchè mio padre è stato sempre iperprotettivo con me, ha l'ansia a mille e ormai ho capito che se soffro di Disturbo Ossessivo Compulsivo è a causa sua. Inoltre anche lui ha tratti ossessivi come la mania del controllo su tutto, in particolare sui soldi.

Sono in terapia cognitivo-comportamentale da quasi 5 anni e ho ottenuto buoni risultati, ma sembra che da alcuni mesi a questa parte c'è qualcosa che non va nelle sedute col mio psicologo, o meglio, c'è qualcosa che non va nel seguire le sue indicazioni.

Inoltre ho sofferto di fobia sociale, e forse ne soffro ancora, sono omosessuale e non riesco a capire come fare per essere sereno con me stesso, ho paura dell'omofobia che c'è in giro e non riesco a stare tranquillo.

Il mio psicologo ha opinioni divergenti alle mie in merito all'omosessualità, dice che non c'è molta omofobia in giro. E in merito alla situazione familiare dice che devo accettare tutto ciò e andare avanti per la mia strada. Ma come faccio??? Potevo accettarlo all'inizio, ma a furia di subire la tensione di mio padre e i suoi litigi con mia madre io sto impazzendo.
Domani andrò dallo psichiatra per la terapia farmacologica e voglio spiegargli tutto questo. Non posso più andare avanti così, sono stremato e ho frequenti sbalzi d'umore, mentre sono allegro, poi passo alla tristezza, ho paura persino di essere un pò bipolare.
A volte mi capita di camminare per casa senza una meta, vago per le stanze per scaricare la tensione e non so che fare. Gli studi all'università vanno a rilento, non riesco più a studiare, esco spesso di casa perchè a casa non so che fare.
La mia sessualità, come detto sopra, non va per niente bene. Vorrei solo farla finita in certi momenti per non soffrire più.

Mi scuso per il post un pò lungo, ma cerco aiuto.

Grazie in anticipo per le risposte.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
dice che domani andrà dallo psichiatra, molto bene, avrà così modo di fare valutare la sua condizione e ricevere le prescrizioni farmacologiche più adeguate al suo caso.

Quanto alle problematiche che ha esposto dovrebbe parlarne al suo terapeuta e esprimergli i dubbi e le perplessità che nutre ora sul percorso terapeutico o meglio le sue difficoltà nel seguire le indicazioni nonché il suo stato di disagio, così come ha fatto qui con noi.

E' fondamentale che il suo curante ne sia informato, da qui non ci è possibile sovrapporci a un percorso terapeutico in atto, sarebbe inopportuno e fuorviante.

Se crede ci faccia sapere dopo che ha visto entrambi gli specialisti.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
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Utente
Utente
Salve, vorrei aggiornare dicendo che da quando ho scritto questo post , ovvero da due anni, molte cose sono migliorate.

Diciamo che la mia vita non è ancora molto soddisfacente come vorrei ma credo di essere sulla strada giusta, anche se a volte provo molta fatica già dalla mattina ad alzarmi. Spesso la mattina mi sveglio con un'oppressione al petto, una forte ansia, che mi paralizza a letto e va via subito appena mi alzo dal letto, cosa potrebbe essere? Inoltre a volte sento le gambe molli e una forte stanchezza la mattina, tanto da non riuscire proprio ad alzarmi dal letto e oggi ho saltato una lezione all'uni a causa di questo problema.

La psicoterapia la sto continuando, però non più 1 volta a settimana ma una volta ogni 3 settimane, così come anche la terapia farmacologica, a dosaggio lievemente più basso.
Diciamo che non sto benissimo ma nemmeno molto male come nel post iniziale. Le tensioni familiari riesco a gestirle bene nonostante in alcuni momenti siano molto forti.
Gradirei qualche risposta, se non Vi dispiace.

Grazie!
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Bravo, mi compiaccio dei suoi miglioramenti e del successo delle terapie che l'accompagnano, Le faccio peraltro osservare che il tempo passa e che con un sano principio di realtà, sarà bene anche velocizzare gli esami e i progetti per il futuro, non possiamo bloccarci e sciupare il futuro perchè i genitori litigano e a casa l'aria è pesante.. cosa ne pensa ??
Pensi a sè stesso e lasci perdere le cose che Lei non può cambiare , perchè non dipendono da Lei.
Le faccio molti auguri di coraggio , di voglia di aria nuova, cercando di stimarsi e volersi bene davvero..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
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Utente
Utente
Grazie mille per le belle parole Dr. Fregonese!
Sì, infatti è proprio quello che sto facendo, vado avanti nonostante tutto , il che non è facile, calcolando che comunque non sto bene al 100% ma molto meglio di prima sì. Spesso vorrei andare più veloce ma ancora non riesco , la mia media è di 6 esami all'anno, non so se è molto o poco ma questo riesco a fare.
Cerco di staccarmi emotivamente, per quanto possibile, dalla mia famiglia nei momenti negativi ma essendo molto sensibile non riesco a non sentire la tensione, certo, molte cose non dipendono da me, ad esempio i problemi di coppia dei miei genitori non mi riguardano ma noi figli, chi più chi meno, ne risentiamo.

Diciamo che in alcuni momenti sono dovuto entrare per forza in alcune dinamiche familiari perchè toccavano anche me personalmente e devo dire che sono riuscito con successo a risolvere un problema che i miei genitori non riuscivano a risolvere, mi sono sacrificato per loro in certi momenti ma poi ho detto basta. Comunque in questi anni sono andato lo stesso avanti con gli esami prendendo anche voti abbastanza alti.
Riguardo altri lati di me stesso, ad esempio la mia bisessualità (perchè da un paio d'anni provo attrazione per entrambi i sessi) mi sono completamente accettato e non mi disturba più mentalmente.

Più di questo si muore!

Grazie per gli auguri :) cordiali saluti
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

una volta concluso il percorso di studi, sarà più facile il distacco dai genitori, anche grazie al lavoro che avrà per diventare autonomo e indipendente.

Sono felice anche di sentire che, rispetto alla Sua prima richiesta ormai datata, oggi Lei sembra più sereno e questo è certamente un successo.

Vorrei, tuttavia, precisare anche a beneficio di altri lettori che un DOC non si sviluppa a causa di un'altra persona (es genitore). Più che cercare improbabili cause, è meglio focalizzarsi sulle soluzioni.

In bocca al lupo per la Sua vita!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
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Utente
Utente
Grazie dottoressa Pileci.

Diciamo che io so che c'è un'importante base genetica nel DOC ma ci vogliono anche dei fattori ambientali favorenti per farlo venire fuori. Ma come dice lei, bisogna focalizzarsi sulle soluzioni, io le mie le ho trovate e ho capito che alla fine pensare è normale, più che altro il problema del DOC è il peso che diamo ai nostri pensieri, più che i pensieri stessi.

Aldilà di tutto ciò ho le mie strategie che applico tutt'ora nei momenti di difficoltà e so gestirmi bene da solo anche senza la figura dello psicoterapeuta.

Riguardo l'indipendenza economica, il mio psicologo mi dice la stessa cosa, per adesso mi tocca ancora stare con i miei genitori e subire involontariamente le tensioni, ma ormai mi sono quasi abituato, non è di certo bello ma purtroppo mi tocca farlo.

Crepi il lupo e grazie per il vostro supporto :)
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