Confusione, ansia e depressione dopo morte padre e abbandono del proprio patner

salve sono Rossana e ho 30 anni.stavo da 12 anni con il mio (ex)ragazzo.fatto le prime"esperienze di coppia" insieme,prima storia seria per tuttie2,insieme ma mantenendo la nostra indipendenza. Ci siamo amati tanto,poiche affini,abbiamo stessi interessi,opinioni,fino al punto di perdonarci tutto perche appunto ci capivamo.io ho perdonato la sua poca affettuosità apparente(carattere chiuso ma in realtà dolce) e qualche msg ad altre ragazze lui qualche mio flirt scemo breve e basato sul nulla anzi sull'ansia di aver trovato troppo presto l'amore della mia vita e nn poter provare nient altro.Daun anno vive a 4 ore dalla mia città e nonostante tutto è sempre tornato nei weekend anche perche ho passato un anno tremendo a causa del non stare bene di mio papò.lui mi è stato vicino,comprensivo ma io questa estate decido di allontanarmi perchè mi ricordava i momenti brutti che avevo passato.cosi a giugno,durante un periodo dove mi definivo single ma continuavo a vederlo,bacio un altro e lui si dice stufo e stanco di queste sbandate.cosi per caso conosce una ragazza nel paese in cui vive, si frequentano per un mese poi lei parte perchè straniera e ora a quanto dice lui, non si sentono piu. la situazione attuale è che non stiamo ufficialmente insieme da inizio settembre(cioè da quanto ho scoperto dell'altra).all'inizio lui si è detto pentito, sicuro di volere me,voleva che mi trasferissi da lui dove lavora momentaneamte,che io ero sempre allo stesso posto nel suo cuore,ma che era confuso e si sentiva in colpa per quello che aveva fatto e voleva rimediare,che avrebbe voluto dimostrarmi di potermi ridare il 100 per 100.ma nel frattempo io sono andata a trovarlo e l'ho pressato,fatto sentire ancora di piu in colpa ,crisi di panico,msg cercando di convincerlo, msg con domande sull'altra e se si sentissero ancora(dice di no)domande sui sentimenti(si sente confuso). ora dice di voler star solo, di pensare solo al lavoro e a stare tranquillo,che le altre nn arrivano a me,che comunque se io gli scrivo vuole sentirmi, ma non sopporta che parliamo di scelte perche nn sa cosa rispondere e questo gli causa tristezza perche vorrebbe potermi dare delle risposte che ora nn ha.lui dice che io dovrei stare calma e dovrei essere forte perche lui mi ha fatto male.io ci provo, ma spesso mi ritrovo a fargli domande per mie insicurezze.sento che non è una cosa finita, e soprattutto sento di aver sbagliato approccio in questi due mesi.il pensiero di perderlo e l'ossessione dell'altra mi blocca, e dicendogli questo lui mi ha risposto che ora capisce perche non riusciamo a parlarci mai senza ricadere nei soliti discorsi,che non portano da nessuna parte e fanno solo male.
sono sicura che nn sa cosa fare e aspetta di capire qualcosa di piu, oltre al fatto che stando lontano e a lavoro lui giudica impossibile rimediare attivamente.cosa posso fare, sono indecisa se ricoltivare piano piano il rapporto oppure sparire radicalmente.ho paura di cadere in una forte depressione...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
L'impressione avuta leggendo il suo racconto è quello di una coppia eternamente immatura, che ancora non ha capito cosa vuole. Almeno in parte.
Prima di pensare a depressioni e a dare giudizi forti, credo converrebbe a entrambi riflettere prima individualmente, e poi se del caso insieme davanti a uno psicologo, per cercare di capire che cosa volete dalla vita. O almeno, se siete adatti e compatibili per formare una coppia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
ho cercato di sintetizzare il piu possibile 12 anni della mia vita, cercando di spiegare maggiormente,per quanto sia possibile,la mia situazione attuale.dagli errori si possono capire molte cose, e una coppia, come dice lei, immatura puo comprendere come diventare matura da questi!io voglio una vita affianco alla sua,ma non so quale strada percorrere per farlo.se sparire o se ricoltivare
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Ed è riuscita abbastanza bene nella spiegazione. E proprio perché non sa che strada prendere e ha deciso di interpellare degli psicologi, forse sarebbe opportuno che lo facesse di persona, magari insieme a lui. Più un problema è articolato e radicato, meno possiamo fare da qui, purtroppo.

Quando un vaso si rompe, a volte rimettendo insieme i pezzi non è più la stessa cosa. A volte invece viene ancora più voglia di tenerselo caro, proprio perché è andato rotto in passato e non si vuole che accada di nuovo. Così nelle coppie. Ma occorre che ci sia la stoffa per poterlo fare. Ecco, mi sembra che nel vostro caso ancora non sia chiaro se fra voi due c'è stoffa.
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dopo
Utente
Utente
cosa intende per stoffa?nella descrizione sommaria di fatti credo sia difficile capire i sentimenti che ci sono stati e si provano ancora.ho chiesto aiuto perchè ORA attivamente non so come comportarmi nei suoi confronti,non so in che modo agire con lui.e questo mi crea disagio in tutto quello che faccio perche penso solo a questo.se prosegue questo mio stato forse dovrò analizzare piu a fondo me
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
A distanza le informazioni passano bene, sentimenti ed emozioni molto meno. E le informazioni dicono, se non capisco male, che dopo 12 anni non c'è più la sicurezza di un tempo di voler stare insieme. In questo senso, intendevo dire che si è espressa abbastanza bene. Ma questo è anche il motivo per cui preferiamo non intervenire da qui, perché ogni intervento sensato e utile non può fare a meno di far uso delle emozioni. Perciò se ritenete di aver bisogno di aiuto dovrete cercarlo di persona. Individualmente o in coppia.

Cosa intendo con stoffa? Alcuni lo chiamano destino, altri amore eterno, altri ancora compatibilità. Io preferisco chiamarlo semplicemente stoffa. Perché lo stare insieme non dipende dal fato, è un processo in cui ogni giorno ci si impegna per andare incontro all'altro, per cucire insieme qualcosa. Richiede comunanza di obiettivi e di valori, non necessariamente di interessi, opinioni o caratteri.
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