Papa' mancato causa sla e ora mamma con prob alzheimer

G,mi esperti, buongiorno-

Sono qui, dopo aver combattuto una battaglia persa contro la sla del mio caro Papa' (4 anni fa: contestuale mobbing sul lav con demansionamento "perche' ero distratto" :)) e ora mamma che non sente piu' ragione. Presenta discalculia, ossessioni e fobie ingiustificate, manie e pensieri paranoici (convinzione che i vicini entrino in casa - pur essendo la porta blindata e sempre chiusa , nonche' protetta da sistemi all'avanguardia) e le mettano a soqquadro documenti, fatture, bollette; asserisce di trovare fuori posto o di perdere (ma la colpa e' sempre loro) documenti di proprieta' di auto, casa, ecc-
"Nessuno -. le continuo a ripetere - . entrerebbe in casa rischiando la galera per farti questi dispettucci " - le continuo a ripetere, ma invano. . Io non posso tollerare oltre: mi fa troppo male-
Sul lavoro la situazione e' patologica un po' per tutti: "mala tempora currunt " dicevano i latini ; pero' , mentre io sono obbiettivamente persona preparata, seria e perbene - gli altri non hanno nemmeno la scuola dell'obbligo e si atteggiano a luminari, umiliando il prossimo e avvalorando un 'immagine non corrispondente alla mia professionalita' e a quella di altri malcapitati. Ci sono gia' passato, ma ora - complice nuova ,disperata battaglia - si ripresentano i medesimi atteggiamenti intimidatori, perche' nel mondo del lavoro attuale chi e' malato o ha problemi in casa e' perduto: vige il piu' spietato "mors tua vita mea"-
La pressione e' ormai insostenibile. forti della loro maggiore anzianita' e di protezioni clientelistiche costringono gli altri a ritmi insostenibili, pena l'ostracismo nell'indifferenza totale dei capi.
Ora , per quanto riguarda la patologia della mamma non ho consultato uno specialista e non ho una diagnosi precisa (lei non me lo permette); forse e' "solo" lo shock dovuto al lutto non ancora elaborato , ma ormai non ho piu voglia di combattere ne' di affrontare la realta', perche' mancano le forze dopo tante battaglie.
Ometto di riferire l'ultimo episodio dato che sono dovute intervenire le forze dell'ordine dopo un alterco tra me e un altro soggetto per la strada. Non sono ne' malvagio, ne' pericoloso, ne' tantomeno violento. Infatti le ho solo prese. Ma per una persona cresciuta nella disciplina , avendo frequentato liceo e universita', e' un atteggiamento inqualificabile (anche se ho ragione, non importa) ed e' il segno che oltre non mi e' piu' possibile sopportare. Preciso che devo affrontare tutto da solo. Ho perso ogni speranza e ogni interesse nelle cose, a parte la lettura.
**************** NB Prego omettere il mio nick - ove possiate gentilmente rispondere - o mutarlo in uno fittizio, onde evitare conseguenze sul lavoro e sulla querelle in corso con il soggetto violento di cui sopra.
Grazie di cuore
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile Utente,è giunta l'ora che Lei dopo aver fatto tanto per tutti si occupi di sè, dei suoi stati d'animo, del suo.. " essere nel mondo", per la mamma le consiglio prima di tutto di rivolgersi al medico di base che può prendere in mano la situazione e ne ha il dovere, c'è bisogno di uno sguardo attento, competente che permetta a Lei anche di delegare, la mamma può essere curata, sarà sotto choc, avrà avuto dolore e paura per il babbo e per sè stessa, ma ora Lei non può farsene carico da solo..Un percorso con un Collega de visu è indispensabile a Lei, per chiarirsi la situazione sia familiare che lavorativa, tutto questo si può fare anche in una struttura pubblica, oltre che privata. Cominci quindi a darsi aiuto e telefoni al medico di base che conosce voi e la vostra storia, e si faccia orientare , ma senza perdere tempo ancora..
E' indispensabile che Lei alleggerisca il carico emotivo e concreto che si porta sulle spalle da troppo tempo, per poter trovare e ottenere le soluzioni, certo il mondo del lavoro oggi è assai più difficile, ma possiamo anche cercare di imparare a muoverci meglio, per soffrire meno, per sapere come e cosa rispondere..
Lo psicoterapeuta sarà il suo migliore alleato e valuterà se sia opportuno darle un leggero aiuto farmacologico insieme ad uno specialista..
Spero che lo faccia, carissimo, non si rovini la vita che può essere migliore , più serena, più aperta ad incontri, amicizie e pensieri positivi..
Ci riscriva se crede..restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
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Voglio ringraziarla per le sagge parole di incoraggiamento e per i preziosi consigli che mi ha dato.
Io mi sento di avere dato cio' che potevo, come uomo, come lavoratore, come figlio. Purtroppo l' invidia e la cattiveria umane non conoscono confini. Avro' dei limiti, ma non certo quelli di competenza che mi sono stati attribuiti sul lavoro (una pagliacciata degna della nostra peggiore tradizione ) ne' intellettivi. Non saro' stato il miglior figlio del mondo ma ho rinunciato a tutto. Con i risultati modesti che sono sotto gli occhi di tutti, a fronte di persone che viaggiano con i semafori verdi senza intoppo alcuno. E magari non hanno nemmeno la III media o non sanno nemeno scrivere un pensierino da quinta elementare. Questa situazione, unita alla perdita (ho cancellato tutta la parte della mia vita condivisa con papa') e ora alla crisi di mamma (non posssiamo piu' assentarci, niente 104 , aspettative o permessi) mi fiacca giorno dopo giorno. Il mio vuole anche essere un atto di denuncia a beneficio di coloro . e sono tanti . i quali pur essendo volenterosi e normalmente capaci vengono penalizzati per ragioni politiche ovvero clientelistiche. Quanto alle precedenti vicende ho combattuto fino allo stremo per tratenere papa', ma non sono riuscito nell'impresa di sconfiggere un nemico piu' forte di me. Purtroppo, pur avendo doti riconosciute da sempre da chi e' stato obbiettivo nei mie confronti e nonostante un aspetto piu' che accettabile (e un tempo un carattere brillante e scherzoso) anche la mia vita privata e' stata un disastro, proprio per la mia sensibilita' quasi muliebre a fronte di un carattere che nega qualsiasi debolezza e cerca di dimostrare nelle maniere piu' sbagliate il proprio coraggio (quando c'e' invece solo una grande debolezza e un biosogno di sentirsi amato ormai disperato). Purtroppo dopo tanti fallimenti ora non ce n'e' piu'- Avrei bisogno davvero di uno psicologo che mi restituisca fiducia e di un po' di tempo, ma oggi on c'e' spazio per donnicciole e ipersensibili. Grazie di tutto.Vado avanti fino a che ne avro la forza e faro' tesoro dei Suoi consigli- Le auguro tanto bene.