Problemi di comprensione e memoria nella lettura e nello studio

Sono qui per chiedervi dei consigli riguardo la mia situazione, è da sempre che ho problemi di studio, fin dalle elementari ho fatto fatica a studiare, soprattutto perché tutto ciò che facevamo in classe lo dimenticavo rapidamente, certo non sono mai stato un ragazzo che ascoltava molto e spesso preferivo pensare ad altro, ma insomma il problema è continuato alle medie dove iniziai a studiare a memoria le materie anche perché non sarei stato nei tempi richiesti, avevo voti alti ma dovevo studiare moltissimo per averli e ciò che facevo lo dimenticavo dopo pochi giorni, ma questo non mi fece arrendere allora continuai alle superiori prendendo voti alti tra cui 9 o 10 ma sempre studiando moltissimo, soprattutto i giorni precedenti alle interrogazioni visto che tutto quello che studiavo prima spariva un pochissimo tempo, ovviamente questa condizione mi portò a frustrazioni anche perché non sapevo mai quando essere pronto, situazione anche derivante dall'ansia e lo stress di cui sono un grande amico. Il problema prosegue all'università durante la quale provo tutti i metodi possibili per migliorare il mio apprendimento, ma tutto si rileva inutile ed alla fine mi ritrovo sempre ad applicare lo stesso metodo con qualche piccola modifica, il tutto mi sta stufando perché se non studio tantissimo e poco prima dell'esame non ricordo nulla, il problema che più mi fa rallentare è il fatto che dopo letture e lezioni in aula con appunti non ricordo niente di niente, solo se ripeto ricordo una buona parte.( e molte volte risulta inutile)
Per cercare una soluzione sono andato da uno psicologo per 1 anno, il quale mi ha permesso dii gestire l'ansia e stress ma non ha cambiato niente nella capacità di apprendimento, sono andato dai neurologi credendo che fosse un problema "organico" e non solo psicologico ma anche loro mi hanno detto che non avevo nulla che non va ma solo ansia generale, tutti continuano a dirmi che non ho nulla, ma allora perché faccio tutta questa fatica nel ricordare ed in alcuni casi nella comprensione della lettura.
Faccio una premessa che so di avere una certa indole da perfezionista e essere una persona che soffre di ansia generalizzata e da prestazione, ma provando ogni sorta di soluzione non riesco mai a cambiare questo mio modo di apprendere, perciò chiedo a voi cosa poter perlomeno provare di diverso, anche perché sta limitando le mie capacità nell'università e potrebbe intaccare anche il lavoro futuro.
Garantisco che ho fatto ogni prova possibile, anche svagandomi di più oppure rilassarmi di più, ma il risultato cambia di poco anzi delle volte non c'è correlazione tra questi elementi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

se riscontra difficoltà persistenti non si può dire che non abbia nulla, e in fondo non le è stato detto questo nemmeno dai neurologi:

"sono andato dai neurologi credendo che fosse un problema "organico" e non solo psicologico ma anche loro mi hanno detto che non avevo nulla che non va ma solo ansia generale, tutti continuano a dirmi che non ho nulla".

Dire che il suo è un insieme di difficoltà cognitive dovute all'ansia non significa dire che non ha nulla, ma che il suo cervello funziona bene e il problema risiede altrove.

È stato sottoposto a test neuropsicologici per valutare oggettivamente le sue performance cognitive?

Che tipo di percorso psicologico ha effettuato? Si trattava di una psicoterapia specifica?
Come mai ha interrotto il lavoro?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per la tempestiva risposta, per quanto riguarda i test, non è stato ritenuto necessario farmeli fare e quindi non lo mai fatti, il percorso psicologico èra abbastanza semplice , in sostanza erano 1 seduta ogni due settimane in cui parlavo delle mie problematiche sie emotive che di apprendimento e lo psicologo mi supportava e dava consigli ma non ho fatto un percorso specifico, tra l'altro mi ero scordato di dire che per un breve l'asso di tempo ho assunto piccole quantità di ansiolitici per migliorare il sonno sotto la prescrizione della psicoterapeuta che hanno portato ad un lieve miglioramento ma niente di consistente, infine ho interrotto il percorso dallo psicologo per motivi economici e perché ritenevo non strettamente necessario anche sotto consiglio dei miei genitori i quali ribadivano che lo psicologo deve essere solo un supporto e non una costanza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se la psicoterapeuta le ha prescritto un ansiolitico significa che non è una psicologa, ma una psichiatra, e cioè un medico (noi psicologi non siamo medici e non prescriviamo psicofarmaci).
Probabilmente i colloqui che ha svolto con lei hanno avuto un fine essenzialmente supportivo, utile ma evidentemente non risolutivo se la situazione è quella che descrive oggi.

Le consiglio di conseguenza di rivolgersi questa volta ad uno psicologo che effettui anche test neuropsicologici per ottenere una valutazione oggettiva e quantitativa del suo stato cognitivo e stabilire quindi se è presente un effettivo deficit o calo delle prestazioni, e se questo calo è dovuto alla presenza di ansia o depressione o ad altro ancora.

Il tentativo di svagarsi o rilassarsi non ha avuto l'effetto sperato anche perchè se il suo problema è il perfezionismo è difficile superarlo distraendosi, quindi ora è importante ripartire da una valutazione/diagnosi certa e impostare un lavoro che le consenta di modificare quegli aspetti del suo modo di essere che le stanno creando difficoltà nello studio e non solo.
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dopo
Utente
Utente
nella mia assenza dal sito, ho chiesto supporto, adesso mi è stato prescritto un lieve ansiolitico "delorazepam" prima di andare a letto, e sto assumendo un integratore di BCAA per recuperare energie dopo gli allenamenti in palestra e per rimanere più attivo durante la giornata, purtroppo anche se inizialmente avevo notato un miglioramento nella capacità di concentrazione non ho trovato riscontro nella memorizzazione del materiale di studio, così ho tentato un metodo alternativo di studio, basato principalmente sulla creazione di immagini mentali per ricordare meglio, funziona parzialmente anche se con enorme sforzo cognitivo, ma tutto ciò che non viene memorizzato con le immagini viene perso per il 80%, ritrovandomi così con nozioni tra loro frammentate, incapace di rielaborare il contenuto adeguatamente per formulare risposte coerenti con il livello di preparazione che ho, o meglio avrei dovuto avere. Continua a persistere una mancanza di efficienza tra il tempo impiegato nello studio e il rendimento sia nel breve che nel lungo periodo, il tutto amplificato dalla difficoltà di apprendere le nozioni affrontate in classe, con appunti presi in malo modo. Fino ad ora ero riuscito ad compensare il tutto con disciplina e duro lavoro, ma visto che non ho più il tempo per studiare come prima devo e ripeto DEVO trovare una soluzione o un metodo che possa ottimizzare il mio rendimento, altrimenti anche dopo tanto studio rischio di fallire ugualmente.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 576 66

Gentile utente,

nella Sua area geografica esiste uno specifico Master che prepara psicologi proprio sulle "Difficoltà e Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)".

Potrebbe rivolgersi a qualcuno dei professionisti formati presso il Master.

Per info il numero tel. è 616910 con prefisso della sua città (formulo in questo modo per motivi di privacy).

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
mi ero dimenticato di aggiungere che quanto studio memorizzo(o meglio "immagazzino" informazioni per un lasso di tempo breve) solo in 2 casi:
1) studiando e ripetendo, in qualche modo faccio una "fotocopia" mentale della pagina di riferimento.
2) leggendo ad esempio un racconto ricreo le immagini e le azioni dei personaggi.
Invece le informazioni studiate o lette senza seguire queste due modalità vengono difficilmente memorizzate e dimenticate in pochi giorni, (2 giorni massimo), motivo per cui sono obbligato a ripassare e ripetere quasi tutto l'esame quando mancano pochi giorni alla data di esposizione, altrimenti sembrerebbe di non aver studiato nulla, in casi estremi non ripassando 1 o 2 giorni prima non ricorderei nemmeno quali siano i concetti principali dell'argomento, perciò continuo a pensare che non sia solo questione di ansia o depressione, non so più a chi rivolgermi.
PS: in tutto ciò ho comunque un'ottima media universitaria essendo alla magistrale e finito in tempo la triennale, ma tutto grazie al duro lavoro e a tanta frustrazione.
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dopo
Utente
Utente
nessuno sa darmi ulteriori consigli sulla situazione? grazie per l'attenzione .