Si tratta di un DOC o di una DISFORIA DI GENERE

Ciao,premetto che sono un ragazzo gay (con tendenze bi/pansex) di età22 che si è accettato da sempre con serenità. Sono convinto di soffrire di un doc, perché 3mesi fa, all'improvviso, una voce dentro di me ha dato una motivazione al malessere generale che provavo da diverso tempo a cui non sapevo dare una risposta. Il motivo per cui mi sentissi un inetto era legato ad una disforia di genere. La paura è stata enorme e la desolazione che ho provato in quel momento è da dimenticare. Ho cominciato a documentarmi su persone che hanno cambiato sesso e mi sono rispecchiato in alcuni punti,come: non riuscire a fare sesso perché inconsciamente c'è un rifiuto di riconoscersi m/f (personalmente non riesco a fare sesso),oppure che alcun* trans hanno preso coscienza di sé in tarda età o all'improvviso. Ho cominciato a scavare nel mio passato/infanzia, con la speranza di trovare delle certezze che smentissero le paranoie che mi stavo facendo. Alcuni ricordi aumentavano in me il malessere, in quanto campanelli d'allarme, ma altri mi rassicuravano, come ad es.compiacersi del proprio corpo quando mi allenavo per mettere su muscoli. Appena trovavo delle rassicurazioni, la voce dentro di me rispondeva che era solo un autoconvincimento per reprimere la mia natura di donna. Rimuginando ho ricordato che non era la prima volta che provavo queste sensazioni, ma che già all'età di 16anni,mi imbattei in un video di una MtF che raccontava la sua storia. Ne rimasi così stupìto da pensare se non fossi anch'io una trans, ma le paranoie morirono subito, dopo che mi ero informato sul transessualismo capendo di non averne alcun legame. Rimasi affascinato dal mondo trans tanto da documentarmi e provare attrazione per gli FtM riconoscendomi pansessuale. Dunque,la voce mi martellava dicendo che quell'episodio all'età di 16anni è riconducibile al malessere di oggi perché è riemersa la mia vera natura che inconsciamente ho insabbiato con la palestra etc. Per rassicurarmi di nuovo ho svolto un test che ha dato esito negativo, ma la voce mi rammentava le testimonianze di coloro che hanno scoperto di essere trans in tarda età o all'improvviso,e che quindi potevo essere anch'io così. Infine ho letto testimonianze di coloro che soffrono di doc trans e mi sono rispecchiato in pieno nelle parole che leggevo. Effettivamente non ho mai provato disagio con il mio corpo e non ho mai desiderato essere una donna,di truccarmi o di vestirmi da tale(anche se la voce mi dice che reprimo il desiderio di vestirmi da donna per paura che possa piacermi). Analizzandomi penso di soffrire di altri doc e di convivere da anni con una voce che mi impone di eseguire dei rituali(ad es chiudere la porta in un certo modo). Voglio curarmi, ma non avendone possibilità ho provato un autoterapia scacciando via i pensieri qualora venissero. Funziona, però nei momenti di sconforto ricado di nuovo nel vortice dal quale riesco quasi sempre ad uscire. Domanda: si tratta di doc o DIG? Che consigli mi date per rasserenarmi?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
mi sembra probabile che lei abbia bisogno di chiarire a se stesso varie questioni riguardanti la sessualità e cercare di riuscire da solo in quest'intento rischia di portarle via molte energie, tempo e comportare magari scarsi risultati.
Le consiglio perciò di consultare un professionista.

Le due eventuali possibilità (DOC o DIG) non necessariamente si escludono a vicenda, ma lei stesso ha riconosciuto di non aver alcun legame con il transessualismo.

La strategia di scacciare i pensieri si è rivelata funzionale ed essa è più legata ad un problema di DOC.
La terapia breve ha ideato strategie simili che, assieme al colloquio, dovrebbero essere più efficaci. La terapia breve inoltre in genere ottiene risultati in poche sedute.

cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Grazie per la risposta, dottoressa. Nonostante abbia escluso che possa trattarsi di un DIG per i motivi che ho elencato, sono pur sempre delle 'diagnosi' che ho autonomamente formulato senza il parere di uno specialista.
Questo mi deprime, perché rischio di confondere ancora di più i pensieri e ho paura che possa trattarsi di un ennesimo autoconvincimento per reprimere la mia natura.
Purtroppo non ho le possibilità adatte per consultare un medico, perciò avrei voluto una risposta più rassicurante e decisa, nonostante sappia che non si possono formulare diagnosi online. La ringrazio comunque.