Sessualità, padre, incesto

Buongiorno,
sono un ragazzo omosessuale di 33 anni.
Per la prima volta in assoluto, chiede aiuto per una situazione molto delicata - che ancora oggi mi crea disagio e un fortissimo senso di colpa.
Sono in analisi da circa quattro anni e nemmeno con la mia terapeuta ho mai parlato di tutto questo, per vergogna e perchè mi sento sporco e sbagliato.

A partire dalla tenera età (5/6) anni, ho sviluppato un fortissimo impulso sessuale verso mio padre.
All'età di 14 anni la situazione era diventata molto forte, ho sviluppato un feticismo morboso verso di lui. Mi accadeva di masturbarmi annusando le sue calze o semplicemente guardando i suoi piedi mentre dormiva.

Dai 15 ai 18 anni mi sono masturbato moltissime volte annusando e baciando i suoi piedi mentre dormiva. Era l'impulso più forte che avessi mai provato in tutta la mia vita. Avrei dato tutto per quel momento. Il rischio di essere scoperti passava in secondo piano.

Poi tutto è semplicemente passato. Ora ho 33 anni e non ho nessun tipo di pulsione verso di lui - abbiamo un bel rapporto e tutto quanto.

Al momento ho molta paura che questi eventi mi abbiano segnato sotto diversi punti di vista. Ho avuto diversi episodi di alcolismo e abuso di farmaci e temo che siano collegati a quello che ho fatto. Mi sento ancora sbagliato, sporco e cattivo per quello che ho fatto.

Purtroppo non riesco a parlarne con la mia psicoterapeuta, per questo vi chiedo un aiuto qui in forma anonima.

Vi ringrazio infinitamente e spero che qualcuno mi potrà aiutare.
Grazie
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

come potremmo noi aiutarLa meglio della sua Psicoterapeuta?
che La conosce di persona,
che non si meraviglia certo del suo racconto,
che La può aiutare ad elaborare esperienze così complesse?

Se dopo quattro anni non si è creata ancora tra Voi quella fiducia necessaria alla efficacia terapeutica,
come continuare così?

Se la terapeuta sapesse che Lei ha scritto a noi
anzichè parlare con lei,
non crede che ne sarebbe delusa?

Saluti cari.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Gentile dottoressa Brunialti,
la ringrazio per la sua riposta.

Ha ragione, essendo da quattro anni in terapia, dovrei essere in grado di affrontare questo argomento con la mia terapeuta.

Il problema è proprio questo: in qualche modo quello che cerco qui è un aiuto, delle informazioni che mi possano far capire a grandi linee, l'entità di tali avvenimenti.

Ho paura che ci siano degli episodi della mia infanzia che non ricordo ma soprattutto vorrei capire se quegli impulsi e atti di autoerotismo fossero "normali" da parte mia.

Sono sicuro che molto tempo ancora non sarò in grado di affrontare il discorso con la mia terapeuta. Provo troppa vergogna, mi sento sbagliato e questo mi sta logorando dentro.

Grazie
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Le chiedo: a cosa servirebbe una risposta alla Sua domanda
"...vorrei capire se quegli impulsi e atti di autoerotismo fossero "normali" da parte mia. .."
avulsi dalla conoscenza del contesto psico-relazionale nel quale sono accaduti?
A nulla.
Sarebbero solo una rassicurazione (fasulla) che lascia il tempo che trova e che noi, professionalmente, non possiamo dare.

Vale dunque l'indicazione data in #1.

Dispiace che Lei abbia a disposizione una terapia e non ne utilizzi tutte le potenzialità.
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Ha ragione. Credo che l'unica soluzione sia quella di farmi forza e cercare di parlarne con la mia terapeuta.
Spero di riuscirci.

Grazie per la sua celere risposta.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Quando ci riuscirà,
ce ne dia notizia se ritiene.

Carlamara Brunialti