Rapporti con le donne stanno migliorando...

Mi avvicino ai 40 anni.
Sto facendo dei progressi. La psicoterapia a qualcosa è servita.
Anche se devo dire la verità una vera e propria relazione con una donna non la ho.
Sto facendo delle uscite e conoscenze.
Seppure una psicoterapeuta mi abbia chiesto di mio padre, credo che non abbia centrato appieno il nocciolo del problema.
Ho avuto una figura paterna debole, incapace di gestire le proprie emozioni. Aggressiva e incostante.
Cosa che poi ha fatto naufragare anche il rapporto dei miei genitori.
Ho sempre pensato che mi sarei comportato in maniera diversa da come mio padre ha trattato mia madre.
Il che mi ha fatto tenere un comportamento, nei riguardi delle donne, eccessivamente compiacente.
Quasi che ad essere compiacente, buono e gentile, bastasse per essere amati e considerati per una relazione.
Eppure ho dovuto in parte ricredermi.
Mi è capitato innumerevoli volte di invitare ad uscire una donna. Che lei accettasse e poi mettesse in atto una serie di comportamenti piuttosto sgradevoli.
Dopo l'invito le donne in questione rimandavano l'appuntamento.
Al che io acconsentivo (nulla di strano, perché preoccuparsene?)
Da quel punto in poi l'appuntamento veniva continuamente rimandato all'infinito.
Questo mi creava dolore.
Adesso qualcosa è cambiato.
Recentemente ho invitato ad uscire una donna. Il giorno dopo ha rimandato (me lo aspettavo con una sicurezza del 100%).
Ma questa volta non le ho risposto.
Mi ricordo la psicoterapeuta quando non rispondeva alle mie e-mail. Poi mi diceva: "è doloroso vero, non ricevere una risposta?"
Forse la mia autostima sta aumentando e nonostante voglia crearmi una famiglia, non sono più disponibile a barattare il mio valore per una donna.
Perché una relazione può nascere e continuare quando c'è rispetto reciproco.
Il rispetto va dato ma occorre anche riceverlo.
Lavoro in ambito scolastico. E a quell'età gli studenti sono molto immaturi.
Credono di essere invincibili e immortali. Dotati di un egocentrismo e narcisismo spesso elevato.
Ciò che insegno loro è anche pulire per terra (quando vanno in un laboratorio), a mettere apposto i propri attrezzi.
E spesso mi viene detto: "ma questo è compito delle donne, o è compito dei bidelli".
Io penso che l'educazione e il saper diventare adulti, significa anche prendersi le proprie responsabilità.
Rispettare gli insegnanti, le istituzioni, i propri genitori.
Quindi il pulire per terra insegna a diventare persone adulte.
Ed è parte della lezione.
Una lezione che ti permette successivamente di entrare nel mondo del lavoro, di avere relazioni con le altre persone.
Di chiedere rispetto ma anche di rispettare.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Ho riletto, ma non ho trovato domande specifiche.

E dunque siamo contenti nel sentire dei Suoi progressi e che la psicoterapia Le abbia dato un buon "avvio"!

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Più che una domanda è vero, ho fatto una constatazione.
La domanda era sul comportamento delle donne in generale.
E questo inizialmente accettare per poi rinviare (capita spesso).
Al che adesso ho iniziato a non rispondere più a chi si comporta così.
Ma penso che sia qualcosa di molto frequente anche per gli altri uomini
Visto che su internet hanno fatto addirittura dei forum a tema.

E soprattutto come comportarmi quando questo accade.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"...E soprattutto come comportarmi quando questo accade..."

Vedo che sta già iniziando a provare "di testa Sua", ottimo.
Non mi permetto consigli, continui a sperimentar/si.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Penso che se c’è un’infatuazione o un vero e proprio colpo di fulmine le donne accettino (e non vedano l’ora) di incontrare un uomo.
Rimandare un appuntamento per un motivo banale (non necessariamente una scusa) derivi da un interesse blando.
Ovvero, interessi per determinate cose, ad esempio volere una famiglia e dei figli ma magari non c’è abbastanza attrazione fisica.
Quindi mi tengono un po’ lì, nel parcheggio.
Che non si sa mai, nel caso non riuscissero proprio a trovare il tipo che hanno in mente.
E così, una volta che hanno accettato l’invito, quando mi chiedono di rinviare, non rispondo.
O aspetto di ricevere una proposta di uscita.
Sbaglio? Non so...
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Non generalizzi.. "Le donne" non esistono; esiste quella "singola" donna, con la propria spontaneità o con le proprie strategie.

Si regoli come "sente" essere meglio in quel momento e per quella persona.
Ma questa è una regola generale. il resto lo "ritagli" sui Suoi desideri.


Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dr.ssa Carla,
ha perfettamente ragione.
L’errore peggiore che si può commettere è quello di generalizzare.
Ammetto però che queste cose mi accadono molto frequentemente.
All’inizio mi arrabbiavo.
Ma quando ti arrabbi passi anche dalla parte del torto.
Adesso accetto (a malincuore) anche questi comportamenti, spesso in silenzio, evitando di rispondere.
Dico a malincuore perché far nascere una relazione (o una conoscenza) su questi presupposti (giochi, manipolazioni, ecc...) lo trovo degradante e si perde proprio in partenza l’interesse verso una persona.
Può essere che abbia valori un po’ desueti e sorpassati per i tempi attuali.
Preferisco essere puntuale ad un appuntamento, vestirmi in modo adeguato, andare agli appuntamenti salvo cause di forza maggiore, anche per un rispetto per l’altra persona.
Ma posso anche comprendere che altre persone abbiano altre priorità nella vita (magari non io) e valori diversi dai miei.

Però se ad una donna dicessi che voglio rimandare un appuntamento perché devo uscire con la mamma a fare due passi, credo che mi manderebbe a quel paese in due secondi.
Perché a me...è capitato perfino questo di sentirmi dire...☺️
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