Giochi d'esplorazione con mia sorella

Salve a tutti , ho sempre avuto questo segreto per me ma da circa un anno che è esploso in ansia e senso di malessere .
quando ero in quarta elementare io e mia sorella più piccola andavamo in bagno a parlare mentre facevamo la cacca giusto per farci compagnia . una volta però ricordo che la invitai in bagno e gli chiesi di toccarmi il mio genitale , questa cosa è successa solo una volta perchè capii subito che non era una cosa giusta , da quel giorno ho sempre avuto questo mio scheletro nell'armadio , fino ad agosto scorso che è esplosa un'ansia fortissima .
quindi decido di andare da uno psicologo e abbiamo affrontato un po di discorsi .
Devo dire che all'inizio stavo davvero molto male con ansia sensazione di malessere , giramento di testa , sensazione di vuoto incolmabile , sintomi dissociativi.
Piano piano tutti questi sintomi stanno andando via , ma non vanno via i pensieri o i sensi di colpa di ciò che è successo .
un esempio che mi è rimasto in mente , ovvero quando ero fidanzato con la mia prima ragazza mentre avevamo un rapporto sessuale mi è venuta in mente mia sorella ! Ma Perchè mi vengono sempre questi pensieri . mi sento un pervertito . ogni volta che vedo mia sorella ho un atteggiamento evitante , sono freddo con lei .
quando stiamo in macchina da soli ho paura dei miei ricordi e come li pensassi e mi condanno per queste cose .
anche se sto tranquillo e passa lei o mia madre il mio sguardo va sul loro seno o sedere , e penso di essere davvero un pedofilo.
è come se fossi in conflitto con me normale e il pensiero perverso .
Oltre a questo mio problema ho inoltre un problema di ginecomastia che non mi fa essere sereno con me stesso e non mi piaccio e non riesco ad avere una ragazza ,ho sempre pensato a questa cosa che quando avrò una ragazza questi miei pensieri andranno via .
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

se da una parte sente il peso di uno scheletro nell'armadio, da un'altra parte può riconsiderare la sua esperienza come un momento esplorativo, che può essere comune.

Posso immaginare che l'episodio abbia creato in lei un turbamento interiore, però mi sto chiedendo se anche il giudizio che lei dà non sia significativo, eccessivo. Parla di sé in modo piuttosto severo ed esprime vissuti emotivi intensi di malessere.

Sembra vivere un senso di grave condanna e si giudica un "pervertivo", fino a definirsi "pedofilo", nonostante nell'episodio con sua sorella mi sembra di capire che eravate coetanei. Forse il giudizio che lei dà a se stesso è un punto importante su cui soffermarsi a riflettere.

Posso chiederle se relativamente alla ginecomastia ha avuto modo in adolescenza di confrontarsi con un medico? Leggendo il consulto precedente, se non ho capito male ha parlato della possibilità di intervenire chirurgicamente con l'asportazione delle ghiandole, ha avuto modo di parlare di questo con qualcuno?

Leggendo il suo racconto mi sono chiesto se sta cercando di capire le motivazioni del suo malessere. Questo a me sembra importante. Forse in questo senso sta aprendo il suo mondo interiore e desidera ripulire dagli scheletri quegli armadi che forse sono rimasti chiusi da troppo tempo.

Mi sembra anche di capire che attualmente stia svolgendo un percorso psicologico. Dalle parole del consulto precedente, mi sono chiesto se si sente insoddisfatto, ha voglia di accennare alla sua esperienza in merito?

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Utente
Utente
Salve dottore la ringrazio per la sua risposta , allora io e mia sorella non siamo coetanei abbiamo 5 anni di differenza ,il fatto è successo quando era in 4/5a elementare .il fatto è che quando guardo mia sorella i miei pensieri vanno subito su quello che è accaduto ben 15 anni fa , questo ricordo bene o male l'ho sempre avuto ma era passeggero e non stavo male (ansia e malessere ) la mia vita era normale come quella di tutti anzi mi piaceva e ero ottimista , più che altro è come se il mio pensiero fosse malato , il mio sguardo pure , e sono in contraddizione , insomma ho la paura che la cosa posso riaccadere da un momento all'altro cosa che io non voglio che accada .
con il mio dottore ne ho parlato e ne abbiamo discusso però boh mi sento meglio di prima (non ho più ansia e malessere)però questi pensieri ce l'ho sempre non vanno via e mi fanno stare male .a proposito della ginecomastia ne ho parlato con un chirurgo e pure andrologo non è un problema di ormoni e solo una massa grassa sotto il capezzolo che non va via con la palestra che ho provato per 3 anni . Io se guardo la mia vita le uniche cose che non vorrei che avessi è la ginecomastia e quel ricordo di me e mia sorella e i pensieri perversi che mi porto dietro. Vorrei tanto una ragazza ma la vergogna è troppo grande per i miei capezzoli , quando ero più giovane i miei amici mi prendevano in giro dicendomi che avevo le tette e le ragazze ridevano di me al mare , invece mentre parlavo la gente non mi guardava negli occhi ma sui capezzoli !
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buonasera,

ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione.
Uno riguarda il suo senso di disagio per la ginecomastia. Come dice, è un fatto estetico, non so quanto invalidante sia a livello percettivo. Però se questo causa in lei un ritiro e un senso di vergogna forte è necessario prendere in considerazione il modo in cui risolverlo.

Come sa, in età adolescenziale si verifica un lieve rigonfiamento mammario, che in alcuni casi non si ridimensiona. Ci sono diversi uomini adulti che convivono con la ginecomastia, altri che invece intervengono per correggerla. Senz'altro i medici saranno più competenti di me in materia, sa già d’altronde che è a loro che è necessario rivolgersi.
Posso chiederle in proposito che cosa le ha detto il chirurgo relativamente all'intervento chirurgico e qual è il suo pensiero in merito? Dal consulto precedente mi sembra di aver capito che vorrebbe procedere chirurgicamente, ma ci sono delle difficoltà con i suoi genitori?

Un secondo aspetto riguarda, come le suggerivo, una percezione di sé che mi sembra gravata da un forte senso critico, da un senso di colpa e condanna. Su questo a mio avviso sarebbe fondamentale soffermarsi. Non la conosco di persona, mi sono anche chiesto se sta valutando la ginecomastia in modo troppo severo. Forse no, ma è un dubbio che ho avuto perché è piuttosto autocritico verso se stesso.

Un ulteriore aspetto riguarda un mio dubbio, cioè se sente insoddisfazioni rispetto al percorso psicologico. Non so se ha avuto modo di parlare apertamente allo psicologo delle cose di cui non è del tutto convinto. Glielo chiedo perché a volte non è sempre facile anche se, a mio avviso, è fondamentale farlo.

Infine penso che sia importante che lei abbia un affetto speciale nella sua vita. Non so se in questo momento ci sia una centratura su sua sorella e sugli aspetti erotizzati legati al passato, a causa di una mancanza affettiva che sta vivendo. Oppure anche a causa di un clima familiare che sente litigioso, come diceva nel precedente consulto, e ostile. A volte succede di non sentire un sostegno da parte dei familiari, di non sentirsi visti. E forse questo può generare anche rabbia, testimoniando una complessità emotiva di cui bisogna tenere conto.
Si potrebbe inoltre considerare anche il fatto che in questo periodo l'erotizzazione che sta vivendo può essere anche accentuata dall'idea di credere di non avere la possibilità di avere una ragazza, come lei suggerisce.
Ad ogni modo questo discorso necessita di un approfondimento dal vivo, gli elementi da indagare sono davvero numerosi. Senz'altro in questa sede mi sento di dirle che, come gli altri, anche lei merita un amore tutto per sé.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
Dottore buonasera , allora il mio dottore sa tutto di me ma proprio tutto .
Settimana scorsa manco farlo apposta mi ha chiamato il chirurgo dicendomi che si era liberato un posto a giugno e un'altro a settembre , io non ho esitato e gli ho detto che mi piacerebbe farla a settembre .(L'operazione mi ha detto che può durare da 30 min a un ora senza anestesia totole solo locale )
Il mio desiderio fin da bambino è stato quello di innamorarmi e avere una storia d'amore felice che non ho mai avuto , diciamo che non mi sono mai innamorato in vita mia anche se in realtà è quella cosa che ho sempre cercato ma non ci sono mai riusciuto perchè mi metto vergogna di espormi di fronte a una ragazza . ho avuto tante possibilità di avere ragazze e storielle di una sere ma sempre rifiutate e infatti tutti i miei amici mi prendono per gay ! e si danno le aree a riguardo ! insomma se la tirano che loro hanno la ragazza e io no ! e questa cosa mi fa innervosire tantissimo perchè mi mettevo vergogna di me , mi sento poco virile con queste tettine , Mi ricordo che con la mia prima ragazza mentre avevamo un rapporto io non mi sono mai levato la maglietta per la vergogna .
2) I miei genitori e famiglia sono totalmente in disaccordo sulla operazione e dicono che io esagero ,questa cosa mi da fastidio e mi fa arrabbiare molto perchè non capuscono quanto tempo che desidero di fare una passeggiata lungo mare senza vergognarmi , o di accettare gli inviti delle amiche in piscina in estate o mare !.
ogni volto che passo di fronte a uno specchio il mio sguardo si focalizza li e le noto !
secondo me la mia chiave di lettura è questa del mio malessere , ovvero.
IO ho i pensieri su mia sorella e su mia madre perchè non ho mai provato amore verso nessuno ,perchè mi metto vergogna del mio aspetto e questa cosa mi fa rimanere in blocco .
Però mi pongo tante domande tutto il mio malessere e l'ansia che ho avuto può essere causato da queste cose che ho sopra elencato ??
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buongiorno,

l’elemento della vergogna può avere un’interferenza significativa, addirittura non si è tolto la maglietta durante un rapporto sessuale. In un momento in cui dovrebbe abbandonarsi e spogliarsi dalle inibizioni fisiche ed emotive, sembra invece essere sottoposto a una forte pressione, che condiziona la sua esperienza. L’ipotesi che lei fa rispetto all’erotizzazione verso sua sorella e sua madre è una strada interessante da percorrere. Ci possono comunque essere davvero numerosi aspetti, che è necessario tenere presente accanto a questa ipotesi che propone.

Per quello che posso limitarmi a dire online, intanto mi sento di ricordare che le sue fantasie possono essere comuni e devono essere prese nel modo giusto, senza dare loro un peso eccessivo.
Possiamo poi prendere in considerazione la vergogna e la mancanza, come stiamo dicendo, ma anche altri elementi emotivi, come il desiderio di essere visto o rassicurato.
Non dobbiamo quindi dimenticare che ci possono essere delle caratteristiche della sua personalità che contribuiscono a una specifica visione di se stesso, espressione del suo mondo interiore, della sua storia familiare e relazionale.

Immagino avrebbe voluto sentire il sostegno dei suoi genitori relativamente al suo intervento, sarebbe importante che non lo affrontasse tutto da solo. Da come dice, non si sente riconosciuto e questo la fa soffrire.
Se con il percorso psicologico che sta facendo comunque sente di potersi aprire e di potersi affidare, mi sembra allora un buon segno. E mostra forza ad avere chiesto aiuto per affrontare il suo malessere, non è scontato.

Un’ultima riflessione: se comprendo che la ginecomastia possa generare in lei un forte disagio, non è questo che fa la virilità di un uomo.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
Salve dottore la ringrazio della sua risposta .
ho fissato con il chirurgo verso settembre per l'operazione che dovrò pagare da solo visto che i miei non possono e non vogliono farlo .
La cosa che provo per loro è un pò di rabbia perchè hanno sempre preso alla leggera e sminuito questa mia cosa dicendomi "che vuoi che sia" , "ti fai troppe seghe mentali" poi mi facevano discorsi del tipo "e ma se avevi una deformazione cosa facevi , ringrazia che c'è gente che sta su un lettino d'ospedale che non si muove ecc ecc" .
ed è vero che c'è gente che sta davvero male però è una cosa che mi da fastidio e non mi piace di me .
Come hanno sminuito il mio malessere e la mia ansia che è scoppiata a settembre e erano e sono contrari che io vado da uno psicologo.
A parte questo io non ho più malessere e ansia sono onesto ma mi è rimasta la paura che quella condizione ritorni e mi faccia stare male di nuovo , sto bene circa al 97% , ma non riesco a godermi il momento perchè ripenso e ripenso a tutto quello che ho passato in questo anno nero .
L'unico sintomo che ancora mi è rimasto che ancora un pò mi crea un leggero malumore sono gli spasmi muscolari che mi accompagnano prima di addormentarmi e una volta sveglio , quei spasmi che erano stati i primi segni di allarme . quindi se ho ancora questi spasmi tutto mi fa ricordare il dolore e tutto torna di nuovo a galla .
Il fatto che è successo tutto quella sera di un'estate fa , ovvero dormivo nella mia stanza e nel letto di mio fratello dormiva mia sorella perchè mio fratello era in vacanza e quella sera mi ricordo benissimo che non riuscivo a dormire perchè avevo quei spasmi forti ogni volta che stavo per dormire , non riuscivo a dormire .
ricordo che la mattina dovevo andare in piscina con i miei amici .
io quindi ho riflettuto su quella sera :
1)Mia sorella nella mia stanza a dormire + 2)il giorno dopo piscina
=
1) vergogna e paura dei miei pensieri su mia sorella + 2) la vergogna di essere visto in piscina il giorno dopo per la ginecomastia
hanno fatto esplodere questi spasmi che mi fanno perdere il controllo del mio corpo e di conseguenza del mio pensiero.
non so può essere una strada percorribile ma sembra la più veritiera .
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio,

è importante che possa tenere presente la costellazione emotiva che vive. Sente rabbia verso i suoi genitori, sente sminuito il suo disagio per la ginecomastia e sente non compreso, se non ostacolato, il suo desiderio di superarlo.

Ma non solo. Il fatto che la ginecomastia le crei disagio può aumentare il carico emotivo che può vivere, avendo un riflesso sulle sue attività e sulla sua vita sentimentale e sessuale.

E infine, le riflessioni che sta pensando rispetto agli spasmi sono importanti. Parla di un senso di solitudine, di desideri forse poco o mai gratificati con le ragazze, della vergogna. Tutti aspetti che rendono più ampia e complessa la costellazione emotiva di cui stiamo parlando.

Le riflessioni che sta facendo meritano la massima attenzione. Devono essere pensate senz'altro in una sede idonea, dal vivo. Se sente di poterlo fare nel percorso che sta effettuando credo sia importante, affinché possano essere sviluppate nel modo dovuto e possano rappresentare un prezioso valore per la sua esperienza esistenziale.

In questa sede purtroppo non abbiamo gli strumenti per approfondire e sviluppare i numerosi aspetti del suo ricco racconto. Mi sento di consigliarle di procedere nella sua ricerca, tenendo sempre presente che ci sono una complessità di elementi in gioco nelle nostre esperienze e nel nostro sentire.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
tutto questo passerà ??
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Mi sembra che lo stia affrontando, deve avere un po' di pazienza, anche se immagino che possa essere faticoso.
Potrebbe eventualmente contattare il suo psicologo per parlargli dei suoi dubbi, ogni quanto vi vedete?
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Utente
Utente
allora ci vediamo 1 volta a settimana 1 ora , devo dire se ripenso a come stavo 3 mesi o di più , vedo dei netti miglioramenti , però mi è rimasta la paura di tutti i miei pensieri e malessere che ho avuto , è come se mi vergognassi di questo mio disturbo ansioso perchè io prima giudicavo che andava da uno psicologo perchè lo ritenevo un matto o un debole . La mia paura è che ok sto bene 97% ma non riuscirò mai ad arrivare al 100% .perchè solo al ricordo di tutto sto schifo mi sconforta
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
I miglioramenti che sente sono fondamentali. Ci sono ancora alcuni vissuti su cui è importante soffermarsi, non si scoraggi.

Tenga anche conto che comunque dei momenti di sconforto possono sempre esserci, sono umani. Questo non significa che tutti i miglioramenti che può riconoscere non siano più validi.

Proverei a considerare di contattare o chiedere di vedere una volta in più lo psicologo eventualmente, penso possa essere importante, in modo tale che vengano considerati tutti gli elementi di cui stiamo parlando, avendo voi il polso della situazione anche in relazione al vostro lavoro psicologico.
Potrebbero emergere nuovi elementi preziosi e cruciali che potrebbero aprire nuovi scenari.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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Utente
Utente
Dottore la ringrazio infinitamente per la sua disponibilità .
e presto le eventuali miglioramenti !
grazie ancora
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
La ringrazio anch'io per il nostro scambio, un caro saluto,

Enrico de Sanctis
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dopo
Utente
Utente
salve dottore , sto capendo alcune cose , ovvero ho questi pensieri o immagini o sensazioni quando c'è mia sorella .
mi vengono immagine di me e mia sorella di sfondo sessuale , oppure con mia mamma evito che mi tocchino mi da fastidio . quando ascolto una canzone d'amore prima pensavo le ragazze che mi interessavano adesso mi viene in mente mia sorella !!!!
oppure ho paura di fare del male gli altri o nel peggiore dei casi a me e soprattutto questa cosa mi fa star male mi sale un' agitazione . l'altra volta ero con una ragazza mentre la baciavo mi è venuta in mente mia sorella . poi ho un balcone in camera ogni volta che vado in camera mi viene l'immagine di me che si butta !!
sono pensieri che non farei mai ma si presentano sempre !
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buonasera,

sento il suo desiderio di comprendere i suoi vissuti emotivi, i suoi stati d'animo e le sue preoccupazioni.
Ho letto anche il nuovo consulto, potremmo dire che mostra un tentativo di trovare risposte e una strada per cambiare se stesso.

Il problema è che online abbiamo il limite di non poterla seguire nel modo dovuto purtroppo. Gli elementi di cui abbiamo parlato sono preziosi e ce ne sono tanti ancora da considerare e da scoprire. È fondamentale che l'espressione dei suoi vissuti e il dialogo possano avvenire in una sede idonea. Altrimenti non potrà trarne beneficio. Mi sento quindi di incoraggiarla in tal senso, sicuro che potrà affrontare il suo malessere.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
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