Vita infelice

Salve. Sono un ragazzo di 20 anni, e da tempo sento che la mia vita è infelice, per vari motivi. Prima di tutto i miei sono separati da quasi due anni e vivo con mio padre, vedo mia madre pochi giorni a settimana, ma questa cosa non mi pesa. Il problema è che vivendo con mio padre mi sento molto sottostante a lui: sono disoccupato, a me non è che pesi tanto perché so che il mondo lavorativo in questi tempi è così, ma a lui pesa tanto, spesso ha cercato di farmi assumere o raccomandare ma è sempre andata male, e io sto a disagio se penso a ciò che lui può pensare di me. Ogni tanto mi vergogno pure a giocare alla PlayStation in sua presenza, ma lo facevo comunque perché lo considero solo un hobby, non ci trovo nulla di male, ma giusto ieri sera l'ho sentito lamentarsi con la sua compagna, dice che "vivo in un mio mondo con solo la PlayStation". Inoltre spesso è di cattivo umore per motivi personali/lavorativi, in questi giorni si lamentava spesso parlando da solo o urlando, e di conseguenza il mio umore dipende dal suo: se è sverso io mi intristisco, sono sereno e tranquillo solo se è tranquillo, e eticamente non è proprio bello che il mio umore dipenda da quello di un altro, sebbene si tratti di mio padre. Io vorrei che lui sia fiero di me, ma ultimamente sembra vedere solo i miei difetti (Che non lavoro e che sto troppo ai videogiochi), mai le cose belle: quando un anno fa mi sono diplomato, non si è congratulato affatto, quando ho preso la patente un mese fa non si è dimostrato felice, era stato abbastanza freddo quando si è "congratulato", anche se non sa gli sforzi che avevo fatto per prenderla, e anche quando lo aiuto nel giardinaggio che fa per dei conoscenti o nei lavori che fa in casa (Tipo dare il bianco), non mi ringrazia quasi mai. In questi giorni mi sento bene, mi sento me stesso, solamente quando lui è al lavoro e io sono a casa da solo, poi lui torna, e mi intristisco a sentirlo che si lamenta, e poco prima che arrivi sento un'ansia assurda, sento il cuore battere forte dalla paura... Ieri sera addirittura avevo timore nell'andare a dargli la buonanotte, solo perché avevo sonno e sarei andato a letto qualche ora prima del solito, così ho aspettato un'altra ora per questo, perché avevo paura di parlargli... Vorrei che lui sia fiero di me e che capisca il mio malessere, se non lavoro non è perché non voglio, ho tanta volontà e quando c'è da fare qualcosa (Tipo i lavori che fa lui) sono sempre pronto, ma lui non capisce. Anche quando si è insieme a cena, a causa del suo caratteraccio stiamo tutti zitti, non parliamo o ridiamo insieme, per questo cerco di mangiare più in fretta possibile per andare in camera mia a stare da solo, perché sento davvero disagio, a fare le belle statuine...


Ps: Non ho ancora finito, ho ancora un pezzo lungo più o meno come questo appena scritto, però per via del limite di caratteri non posso includerlo in questo messaggio, lo scrivo dopo...
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazzo,
la separazione dei tuoi genitori, il rapporto difficile con entrambi non ti sta offrendo un ambiente sereno in cui crescere. Oramai sei un adulto hai bisogno di fare le tue scelte, quali sono le tue aspirazioni? I tuoi interessi?
La considerazione di te non dovrebbe dipendere esclusivamente dall'approvazione dell'altro, anche se si tratta di tuo padre.
La lunghezza della tua richiesta denota un profondo bisogno di condivisione che non deve essere condizionato dai limiti di una consulenza on line.
Ti consiglio di rivolgerti al Consultorio Familiare della tua ASL di appartenenza e prenotare un colloquio con lo psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa... Il problema è proprio questo: non ho aspirazioni particolari, a me basterebbe avere un lavoro che mi sostenga e mi permetta l'indipendenza economica, anche se è umile. Purtroppo so che sono arrivato a un punto della mia vita in cui devo darmi da fare...

Rivolgermi al consultorio è una cosa che avevo considerato, però la paura che mi scopra (Se non lui, qualche conoscente) è sempre molto alta, per questo ho preferito farlo Online... Intanto riporto il resto del messaggio precedente, che non avevo potuto mettere per il limite di caratteri

Io vado in palestra, lì c'è qualche mio coetaneo ma non ci ho mai parlato, ho davvero vergogna, anche perché neppure loro mi hanno mai detto nulla. In particolare c'è una ragazza: la trovo bellina, nulla di eccezionale, ma mi piacerebbe farci anche solo amicizia, però so che se ci facessi conoscenza, potrei solo coinvolgerla nei miei problemi, figuriamoci poi se mi ci dovessi fidanzare, a 20 anni disoccupato... Cosa posso offrirle? Tra l'altro non penso di essere un bel ragazzo, ho un bel fisico ma non mi sono mai piaciuto di volto, ho anche un po' di capelli diradati da quando ero bambino. Quando sono in palestra guardo quasi sempre questa ragazza, e ogni tanto vedo pure lei che guarda me, ma più che qualche "Ciao" quando uno arriva in palestra o se ne va, nient'altro. Finché mio padre non ha cominciato ad essere più irritante del solito (Da uno/due mesi) non pativo che non parlassi con questa ragazza o con gli altri in palestra, ma adesso che a casa sto male, sento davvero il bisogno di avere qualcuno di fianco a me, che non sia però un famigliare... Ho voglia di fare amicizia, magari proprio con questa ragazza, di ridere, di schezare, ma non so come fare. E con i miei compagni delle superiori ho smesso di avere contatti un anno fa, dopo la fine della quinta, a causa di un litigio, e sebbene mi fossero quasi tutti antipatici, ogni tanto di notte li sogno, perché in fondo mi mancano. Mi manca la scuola, essere parte di un gruppo, avere una routine giornaliera, queste cose qua. Ora invece mi ritrovo solo, disoccupato e con mio padre che ha una brutta considerazione di me. Spesso sogno cose così, che riguardano il mio passato e la mia infanzia, che sembrano così lontani, come i compagni delle superiori, i videogiochi a cui giocavo sempre quando avevo 11/12 anni, queste cose qui. Purtroppo ho bisogno di un cambiamento, e questo cambiamento potrebbe essere un lavoro, che mi darebbe indipendenza economica e magari più considerazione positiva da parte di mio padre, ma finché non lo trovo, non posso andare avanti così, mi serve qualcos'altro. Cosa posso fare? Grazie in anticipo.

L'università è fuori discussione: non abbiamo molti soldi, e inoltre io detesto studiare (A scuola andavo bene, ma studiavo solo perché dovevo, non perché mi piacesse, in diverse occasioni mi è capitato di stare male psicologicamente perché studiavo troppo...).
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Io inizierei con un colloquio con lo psicologo, c'è il vincolo del segreto professionale quindi puoi stare tranquillo.
Ben venga l'attività fisica, ma per quanto riguarda questa ragazza non puoi prevedere l'evolversi della situazione dovresti prima conoscerla e vedere come vanno le cose.
Per quanto riguarda la socialità potresti valutare la possibilità di fare attività di volontariato, sarebbe un'esperienza arricchente e stimolante.
Infine c'è da pianificare la ricerca del lavoro ed eventualmente informarti su corsi professionali promossa dalla regione.
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dopo
Utente
Utente
Sì, so del vincolo, la paura è semplicemente che qualcuno mi veda nei paraggi del consultorio e capisca... Comunque sia valuterò, sono sicuro che potrebbe rivelarsi utile.

Riguardo la ragazza o le altre persone in palestra, lei mi consiglia di provare ad approcciarmi a loro e farci amicizia? Io penso che potrebbe risultare utile, ma purtroppo ho paura, dato che tutte le amicizie che avevo negli ultimi anni, per motivi diversi, sono tutte finite prematuramente... Inoltre io continuo a domandarmi come mai nessuno di loro abbia mai attaccato bottone con me, mentre io vedo che tra di loro sono tutti abbastanza uniti e in confidenza. Mi verrebbe da chiedermi se c'è qualcosa che non va in me...
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Probabilmente percepiscono la tua timidezza non ci costruire sopra troppe interpretazioni e se te la senti puoi provare a fare due chiacchere con loro e vedere come va.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato Dottoressa, fra un po' di tempo, magari qualche mese, tornerò qui e magari rileggendo il tutto mi renderò conto che la mia vita nel frattempo è migliorata, speriamo vada così :)
Buona serata e grazie ancora, sfogarsi anche virtualmente è comunque utile
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Mi auguro che oltre alla condivisione del tuo vissuto tu possa cogliere degli spunti di riflessione e trovi il coraggio di osare per metterti in gioco, il tempo da solo non basta.