Ansia da prestazione, spectatoring

Il mio problema credo si possa inquadrare nel cosiddetto “spectatoring” in base a ciò che ho letto su internet,
ho una nuova partner, bellissima, vengo da una relazione turbolenta ma pienamente soddisfacente
a livello sessuale con nessuna defaillance..invece con la nuova partner dalla quale sono attratto
moltissimo…raggiungo l’erezione facilmente baciandola, ballando, toccandola, ecc in tutte le situazioni dove so che non
si può avere un rapporto completo..quando invece si tratta di definire e passare al più bello mi concentro
solo sulla mia erezione e non sulla mia donna e fatalmente..fallisco! poi sorge una sorta di depressione
che mi fa chiudere in me stesso e vivere male questa situazione…ma come uscirne?tutti dicono stare tranquilli
fare come se non si dovesse arrivare al rapporto, ecc, ma poi si arriva al rapporto ed io mi stacco dal mondo e penso
solo alla mia erezione…può darmi un suggerimento pratico, ma davvero pratico su come scollegare la testa o chiedo l’impossibile..grazie
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
in effetti pare proprio che la problematica risieda in un qualche "intoppo" di ordine psico-relazionale. D'altra parte tenga presente che può accadere che in alcuni casi il "disguido", una volta insorto, si automantenga.
Nel suo caso sarebbe opportuno un consulto specifico ma sicuramente il consiglio pratico che le posso suggerire è di NON provare ad avere rapporti per verificare se le cose si sono rimesse a posto, in quanto la "prova" è il modo migliore per facilitare l'insuccesso.
Quindi abbia i rapporti quando ne ha voglia e nel caso la situazione non migliori si rivolga ad un sessuologo di fiducia, in quanto la soluzione potrebbe essere rapida e semplice.

Cordialmente.

Stefano Garbolino

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Grazie per la risp dott.Garbolino, il fatto è che Lei capirà in una relazione nuova è difficile astenersi, la voglia e il desiderio c'e' sempre..Azzardo un'ipotesi che la mia compagna continua a ripetermi:può essere che io confronti il suo modo di fare sesso con quello della precedente molto più focoso, e quindi rimanga io un po' frenato?Le dico questo come per discolparmi, ma comunque secondo me è solo una mia fissa e non riesco a distogliere il pensiero dall'erezione al momento giusto, anzichè pensare a tutt'altro..ma ormai il circolo vizioso è innescato ed è difficile uscirne o trovare la scappatoia.saluti
[#3]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente,
concordo con il Dott. Garbolino nel consigliarle di non fare assolutamente delle "prove" per verificare che le cose siano tornate alla normalità. Tuttavia le consiglio, se il problema dovesse persistere, di consultare uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale o un sessuologo della sua zona.

Cordialmente

Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
mi sembra davvero una situazione molto spiacevole, da un lato il forte desiderio di stare con la sua partner, dall'altro l'impossibilità a farlo pienamente in modo soddisfacente.

Io mi prenderei una pausa estiva, periodo durante il quale quello che succede succede e basta. Se a settembre la situazione dovesse persistere provere ad effettuare una visita psicoterapeutica

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#5]
Dr. Vincenzo Menniti Psichiatra 126 2
Cortese utente,
mi sembra ci sia poco da aggiungere ai saggi consigli che i colleghi che mi hanno preceduto le hanno fornito.
La questione su cui mi permetto di insistere, comunque, è di non avere rapporti sessuali a scopo di "prova"; questo non farebbe altro che innescare un'ansia anticipatoria prestazionale che alimenta il "circolo vizioso" in cui si trova, dando poi conferma del "fallimento" e autoinnescandolo di conseguenza. Non starei neanche a rimuginare sulle possibili cause attribuendosi sentimenti di colpa o inadeguatezza. Credo che sarebbe opportuno che si rivolgesse ad un sessuologo esperto che possa individuare il fattore trigger o scatenante di questo disagio e aiutarla a risolverlo nel migliore dei modi.

Auguri

Cordialmente
dott. Vincenzo Menniti

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