Referti contrastanti dallo stesso radiologo

Salve, vorrei sapere se un radiologo può periziare la stessa frattura in 2 modi differenti; visto che mi ritrovo dopo un tamponamento una frattura di vertebra D8 ed un trauma distorsivo cervicale con parastesie agli arti superiori e dopo essere stato riconosciuto dall'INAIL con 6 punti di invalidità e circa 4000€ di indennizzo; quando questa si è rivolta all'assicurazione per farsi rimborsare la mia pratica, l'assicurazione gli nega il rimborso totale perché per lei non esiste la frattura.
Abbiamo scoperto in seguito che un radiologo che è sia perito della mia assicurazione sia anche dell'INAIL ha refertato che per lui non c'è una frattura, mentre sempre il solito radiologo a me quando sono andato a visita da lui (1 mese dopo la chiusura INAIL perché ancora avevo dolore) mi ha fatto un'ulteriore radiografia, ed ha così refertato:

Esiti di frattura del corpo di D8 per cedimento del versante antero-superiore, attualmente riparata per callo osseo strutturato. Il consolidamento è avvenuto con residua riduzione di altezza nel terzo medio-anteriore per circa 4mm.

Ora la mia domande sono queste:
Esiste una malafede del medico oppure no e se si come mi devo comportare?
L'INAIL mi ha già "paventato" l'idea che gli oltre 4000€ (che attualmente non ho più) me li richiederà indietro se non glieli ridà l'assicurazione, è corretto questo?

P.S. Io ho già una perizia medico legale di parte dove si riconosce la frattura ed il trauma distorsivo cervicale e mi vengono riconosciuti 9 punti di invalidità!
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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Gentile utente,
a volte ci può essere più che malafede una "distrazione" per cui sarebbe più opportuno incontrarsi col radiologo per dipanare la questione in maniera amichevole, tanto più che egli stesso ha visto la frattura in una delle radiografie che ha fatto (presumo che le abbia fatte alla stessa sede (colonna DORSALE e non magari Lombo-Sacrale una volta e Dorsale l'altra volta)in tempi diversi.
Saluti e auguri di buona Pasqua.

Dr. Raffaello Sutera
Specialista in Radiodiagnostica
www.raffaellosutera.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio e contraccambio i suoi Auguri di Buona Pasqua; certamente dovrò chiarire questa diatriba andandolo a trovare al suo studio e chiedere spiegazioni.
Non ritengo plausibile che ben 3 radiologi della mia USL, lui stesso e pure una risonanza di una clinica privata effettuata 50 giorni dopo l'urto hanno periziato tutti una frattura di D8; mentre ora un'altro medico legale incaricato dall'assicurazione in via informale mi ha detto che "forse" invece di frattura potrebbe essere una ernia di Schmorl che si è infiammata con il tamponamento.

E' fattibile questa spiegazione?
Con la risonanza non doveva venire fuori se era un'ernia?

Ho portato il busto C35 per 85 giorni perché non riuscivo a stare in piedi senza sostegno e mi sono assentato dal lavoro per oltre 100 giorni.
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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Mi scusi, mi sta dicendo ora che è un medico legale che parla di "ernia di Schmorl"?Non era un radiologo (come scritto nel primo post)?
Sia più chiaro, specie nell'ordine cronologico della faccenda (postando i relativi referti in suo possesso).
In ogni caso le ernie di Schmorl si vedono alla RM, e non sono da confondere con ernie discali classiche, cioè posteriori e dirette verso il sacco durale o il forame, nè con fratture discali, in quanto si tratta di piccoli cedimenti della corticale ossea attraverso cui "ernia" un pezzo di disco, e sono di natura degenerativa.
In ogni caso credo che un medico legale non può che prendere atto di un referto radiologico in cui si parla di frattura, non può sostituirsi al medico radiologo il quale per legge resta l'unico medico responsabile dell'interpretazione e successiva refertazione dell'immagine radiologica sia essa una radiografia che una RM e quella ha valore medico-legale.
Saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Mi scusi, capisco che dal di fuori ci possano essere delle perplessità dato che di persone in questa faccenda sono tante e con pareri contrastanti, perciò proverò a farle la cronologia della mia avventura ed a rubarle 5-6 minuti per leggere tutta la mia disavventura:
in seguito ad un tamponamento ho da subito riportato un dolore nella zona dorsale e cervicale, dove dopo una lastra sia cervicale sia dorsale mi viene diagnosticato sia un trauma distorsivo cervicale sia una moderata deformazione a cuneo anteriore del corpo di D8 per frattura della limitante somatica superiore. Mi prescrivono il busto C35 per 40 giorni e mi fanno altri accertamenti radiologici dopo altri 30 giorni ed altri dopo altri 30 dove nell'ultimo referto viene riconosciuta la saldatura della frattura. Nel frattempo in questi 110 giorni mi sono sottoposto sia a 4 sedute di pompa diamagnetica prescritta da un'ortopedico sia ad una risonanza magnetica (effettuata 55 giorni dopo l'incidente) dove mi viene diagnosticato:

esiti di frattura del corpo di D8 che appare leggermente ridotto di spessore ed atteggiato a tronco di cuneo con apice rivolto anteriormente per prevalente cedimento della limitante somatica superiore e tendenza all'erniazione intraspongi.osa del disco intersomatico sovrastante, non si osservano disiallinamenti verticali ne arretramenti del corrispondente muro posteriore.

Finisco la mia terapia riabilitativa dove mi vengono fatti anche massaggi e ginnastica posturale e la mia assicurazione mi manda a visita dal suo medico legale 3 giorni prima prima della mia chiusura della pratica di infortunio INAIL per la mia pratica di RC auto.
Il medico mi visita ma inizia a storcere la bocca quando mi chiede quali danni ha riportato la vettura, e cioè la rottura del paraurti posteriore e il piegamento della traversa di ferro interna; ma il medico mi contesta formalmente il nesso causa-effetto dato che la cifra del danno auto (circa 400 €) gli sembra troppo poca per un trauma simile (che colpa ne ho io se il paraurti della mia auto costa solo 80 € e non è verniciato, se avessimo preso un paraurti di una mercedes sarebbe costato circa 1000€), mi visita e mi dice che deve comunque far periziare le lastre da un radiologo.
Ritiro le lastre circa 10 giorni dopo e visto che ancora il dolore non mi era passato completamente, vado da un radiologo privato della mia città (che poi scoprirò che era lo stesso dove il medico legale aveva mandato a periziare le mie lastre e lui aveva escluso la frattura) per sapere se veramente il callo osso si è consolidato perbene ed il radiologo mi fà ulteriori lastre e mi referta il consolidamento con riduzione di altezza di 4 mm.

Fatto questo l'INAIL mi chiama a visita e mi assegna 6 punti di invalidità, io faccio ricorso attraverso un medico del patronato (dove aveva richiesto 12 punti di invalidita) ed alla collegiale dove tra l'altro non era presente il mio medico (non capisco che collegiale sia se non c'è contraddittorio) mi confermano i 6 punti di invalidità. L'iter continua il suo corso ma dopo circa 4 mesi dall'ultima collegiale, l'INAIL mi chiama ad una visita di "follow up" dove quando mi presento mi dice che la mia assicurazione gli nega il rimborso che mi avevano già elargito perchè per lei non c'è frattura. Si fanno lasciare di nuovo tutte le radiografie e chiamano il loro perito radiologo che "guardacaso" era sempre lo stesso dove io ero andato per farmi controllare e dove anche la mia assicurazione aveva mandato le mie lastre a periziare. Risutato: non c'é frattura e l'INAIL non sà come comportarsi se richiedermi indietro i soldi oppure no, aspettano il capo sede per decidere sul da farsi, visto che per loro è il primo caso che gli capita.

Nel frattempo io personalmente ho anche una assicurazione personale infortuni e la mia assicurazione per la mia polizza mi ha mandato a visita da un'altro medico legale visto che a loro dire informale riguardo alla mia pratica assicurativa a loro non interessa sapere se mi sono fatto male nell'incidente oppure no, ma vogliono sapere se c'è frattura oppure no!
Il medio ha portato a suo dire a periziare di nuovo queste mie lastre ad un'altro radiologo dove però mi ha fatto sapere sempre informalmente che non c'è frattura ma potrebbe essere una ernia di Schmorl che si è infiammata nell'incidente.

Mha!, fatto sta che ora mi vengo contestate 2 cose, nel primo caso (infortunio INAIL) mi viene contestato il nesso causa-effetto, mentre nel secondo (mia assicurazione privata) l'assenza della frattura in modo tale che la mia Assicurazione che è la stessa per tutti e 2 i casi si rifiuta di pagare sia tutte le cure del caso sia tutti i punti di invalidità, e per avere ragione mi tocca portarli in giudizio con tutti gli oneri, e se ci sono le incertezze del caso; non so come comportarmi, ed anche l'avvocato che ha la pratica in mano a suo dire è più una diatriba medica che giuridica, e se non ne veniamo a capo io personalmente perdo sia "capra e cavoli" con oltre 100 giorni di assenza non retribuita dal lavoro e per di più con la richiesta di rimborsare gli oltre 4000 € che mi ha già liquidato l'INAIL che attualmente non ho più.

Ringraziandola per il tempo dedicatomi e scusandomi per la mia lungaggine le porgo i miei più sinceri Saluti.

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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Gentile utente,
se ha in mano le radiografie e la RM (anzi due) dovrebbe parlare con il collega radiologo per capire come mai tale discordanza tra i suoi referti (se è come dice lei che prima ha refertato frattura e poi nella perizia ha ribaltato la questione "frattura sì/frattura no") e se è possibile chiarire la questione col medico legale anche se poi sta a quest'ultimo stabilire la relazione causa-effetto tra incidente ed immagine radiologica.
Inoltre, un'immagine di vertebra a cuneo anteriore con riduzione > 4 mm, a mio parere discosta da quella di una semplice ernia di Schmorl, per cui mi pare difficile che possano essere scambiate, ma non posso entrare nel merito della questione senza la visione diretta delle radiografie e della RM.
Sicuramente più che su medicitalia potrà avere maggiori informazioni parlandone col radiologo che ha refertato le sue immagini.
Saluti.
[#6]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il "conforto morale" sul fatto che le 2 cose (ernia schmorl-frattura) difficilmente si possono scambiare in particolar modo con una RM, ma in fatto assicurativo eventualmente pur di non pagare l'impossibile diventa possibile, sarà mia premura quando avrò risolto questa diatriba informarla sull'esito finale per ringraziarla del tempo che mi ha dedicato; anche se prevedo tempi molto lunghi visto il muro contro muro che si è venuto a creare.
Distinti Saluti