Effetti collaterali della radioretapia dopo prostatectomia radicale

Sono stato operato nel marzo del 2002 e a giugno sottoposto a radioterapia per un ciclo di una cinquantina di sedute.Esito della diagnosi :tumore classificato pT2b:Da allora mi sottopongo a controlli semestrali (analisi sangue,ecografie etc)con esiti negativi.Gli unici effetti collaterali sono stati,dopo un anno,presenza sporadica di sangue(molto poco) nelle urine(fine minzione) e talvolta nelle feci.Da tre anni,fortunatamente, niente sangue nelle feci.Permangono,invece,una minima presenza di sangue nelle urine (sempre episodi sporadici che negli ultimi mesi tendono a ravvicinarsi).Una volta passavano mesi prima che si verificasse un episodio del genere (sempre tracce minime di sangue alla fine di una singola minzione e poi più niente ).Ora,invece,sto notando che gli episodi stanno diventando quasi settimanali, sempre beninteso riferiti ad un'unica minzione.Sono gli effetti collaterali tardivi della radioterapia che stanno facendo peggiorare la situazione?Mi si dice di bere molta acqua e di stare tranquillo.Possibile che non si possa fare altro e convivere con questa situazione?Assumere,per esempio.farmaci specifici o fare dell'altro?Grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Il sangue con le feci o con le urine è il segno tardivo più frequente dell'effetto delle radiazioni sulla zona della loggia prostatica. La causa è la "telengectasia" ossia la dilatazione eccessiva dei capillari, molto comune dopo mesi o anni nella mucosa vescicale o rettale irradiata. I vasi superficiali infatti si s
Assottigliano e diventano più fragili. Anche le infezioni urinarie nella vescica possono facilitare il fenomeno, solitamente transitorio e reversibile con una terapia antibiotica specifica dopo urinocoltura, prescrivibile dal medico curante dopo l'esame delle urine, se positivo per infezione batterica.
La rettorragia invece si può trattare con antinfiammatori della mucosa rettale per via topica o per bocca.
Comunque non si allarmi: sono segni non gravi e transitori sebbene periodici e frequenti.
Ne parli con il suo medico.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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dopo
Utente
Utente
Carissimo Dottore, la ringrazio della esauriente risposta.
Finora non ho mai avuto infezioni vescicali, per fortuna.
Mi sottopongo a ciclo di due mesi di Capillarema 75 mg;bevo un infuso di malva al giorno e faccio colazione con prodotti a base di mirtillo.Basta,però, un piccolo sforzo quando sono seduto in bagno oppure un forte starnuto e la piccolissima perdita si ripresenta (solo in quella circostanza).
Sono tutti palliativi? o si può fare qualcos'altro per rinforzare i capillari.La cosa è destinata a peggiorare con il passare del tempo (ho 65 anni) ?.
La ringrazio e l'occasione mi è gradita per porgerle i migliori auguri di un felice Natale ed un sereno Anno Nuovo.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Se i problemi sono quelli dell'incontinenza, ne parli con un urologo.
cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Carissimo Dottore, buonasera.
Mi scuso per il ritardo con il quale riscontro la sua risposta ma sono stato fuori sede per qualche settimana.
Non sono stato felice nella mia precedente esposizione : quando parlavo di piccolissime perdite mi riferivo a perdite (ripeto molto minime ) di sangue non al fenomeno dell'incontinenza.Come le scrivevo,basta un piccolo sforzo e la minzione termina con gocce rosate.
Va bene assumere il Capillarema 75 per due mesi?(un mese di sospensione e,poi,via per altri due mesi) oppure esiste altro per alleviare il fenomeno della "telengectasia ?Il problema è destinato a peggiorare con il tempo visto che ho 65 anni?
La ringrazio in anticipo.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Faccia un banale esame delle urine con ANTIBIOGRAMMA eventuale per vedere che non ci sia una sovrainfezione batterica necessitante di una antibioticoterapia e favorente il danno della mucosa ricca di capillari fragilizzati.
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