Timoma

Poco più di un mese mi è stato asportato un timoma e successivamente il grasso mediastinico:
Sul Timoma sono stati effettuati due esami istologigi su due diverse strutture che riporto di seguito:

1)Tìmoma di tipo Bl sec. WHO; presente capsula fibrosa peritumorale plurifocalmente invasa e superata dalla neoplasia che si estende al tessuto adiposo mediastinìco.
Caratterizzazione immunoistochirnica: Citocheratine 5/6 +, Citocheratìne 7 -, CD57 +(piurifòcalmente), CD3 -i-, CD4 -, CD5+/-, CD20 -.

2) IL QUADRO MORFOLOGICO E' SOVRAPPONIB1LE ALLA BIOPSIA PRECEDENTEMENTE
ESAMINATA E DEPONE PER UN TIMOMA MISTO, SECONDO LA CLASSIFICAZIONE DI
MARINO-MULLER HERMELINK (AB SEC. WHO). SONO PRESENTI ASPETTI DI
INFILTRAZIONE DELLA CAPSULA CON SUPERAMENTO DELLA STESSA E INFILTRAZIONE
DEL TESSUTO ADIPOSO MEDIASTINICO.

L'esame istologico del grasso mediastinico è il seguente:
DIAGNOSI:
A-GRASSO MEDIASTINICO ANTERO-SUPERIORE SN + B-GRASSO PERICARDIO) + C-GRASSO PARA-AORTICO + D-GRASSO MEDIASTINICO ANTERO-INFERIORE SN + E-GPASEO MEDIASTINICO ANTERO-SUPERIORE DX (contenitore n. S) + G-GRASSO MEDIASTINICO INFERIORE DX + H-GRASSO MEDIASTINICO ANTERO-SUPERIORE DX (contenitore n. 8): Tessuto fibro-adiposo indenne. Presenza di microcalcificazioni e di residui di tessuto timico senza note patologiche di rilievo. Tessuto linfoghiandolare indenne (4 linfonodi repertati ed esaminati). Si segnalano focolai di flogosi granulomatosa gigantocellulare tipo da corpo estraneo nel prelievo indicato come "G".
F-LINFONODO MEDIASTINICO ANTERO-SUPERIORE.DX: Tessuto linfoghiandolare indenne.


Vorrei conoscere lo stato della mia malattia, le terapie previste/consigliate a breve e lungo termine alla luce degli esami istologigi e uno o piu nominativi di Medici specialisti che possano seguirmi.
Io ho la residenza nel centro italia ma la distanza non è un problema
grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Il timoma è una patologia che viene solitamente trattata con la chirurgia mediastinica che ha l'intento di eradicare la malattia. In caso di fattori di rischio per una eventuale ripresa locale di malattia, come infiltrazione capsulare o degli organi vicini è indicato un trattamento di radioterapia. Oggi con tecniche di IMRT e IGRT con apparecchiature moderne di radioterapia (come ad esempio il Rapid Arc o simili) si può irradiare a dosi efficaci la zona a rischio del mediastino riducendo al minimo il coinvolgimento degli organi sani circostanti.
Nel centro in cui lavoro, ad esempio, tali tecniche esclusive sono usate quotidianamente e da tempo, essendo una delle prime strutture di ricerca internazionali a dotarsi di tale tecnologia.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)