Neurostimolatore dolore cronico

Buongiorno, ho 36 anni e da 15 soffro di dolore cronico. Da ragazzina ho portato il busto per scoliosi, 12 anni fa ho subito un intervento di artrodesi dorsale che ha peggiorato notevolmente il dolore e creato limitazioni enormi. Ovviamente mi sono ammalata di depressione. Ho sempre fatto fisioterapia e pancafit, senza risultati apprezzabili. Il dolore è costante, ma non ha una localizzazione fissa: a volte peggio i cervicali e spalle, a volte il dorso, a volte lombosacrale con sciatalgia. Sono seguita da psichiatra, psicologa e dottoressa di terapia antalgica, molto bravi ma che purtroppo non riescono ad aiutarmi perché non rispondo ai farmaci. Ne ho provati tantissimi, attualmente assumo Cymbalta, Xanax, Targin, Lyrica, Lamotrigina, Seroquel, Flexiban. Dato che mi abituo nel giro di pochi giorni all’effetto dei farmaci a volte (sempre su consiglio dei medici, non di testa mia) sostituisco per qualche giorno il Targin con il Contramal e il Flexiban con Muscoril o Rivotril, in modo da riportare il mio livello di tolleranza a zero e ricominciare. Purtroppo i risultati sono scarsissimi, tutte queste medicine, quando funzionano, mi portano il livello del dolore da 10 a 8, e continuo a fare una vita da disabile. Non nascondo che penso spessissimo al suicidio. Dato che non rispondo ai farmaci, e che comunque sono troppo giovane per dipendere per tutta la vita dagli oppiacei, sto pensando se un neurotrasmettitore potrebbe aiutarmi, e se il fatto che abbia delle barre di titanio nella schiena possa essere una controindicazione. Vorrei sapere se ci sono altre controindicazioni. Grazie in anticipo.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Un "neurostimolatore midollare" potrebbe essere un importante aiuto ma ciò deve essere valutato dal medico algologo e da un neurochirurgo.
Ritengo molto strano come non risponda in misura soddisfacente a nessuna combinazione di farmaci.

La affermazione "...Non nascondo che penso spessissimo al suicidio..." indica quanto il collega psichiatra la debba seguire con molta attenzione. Ne parli con lui... spero lo abbia già fatto.

Legga anche:
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2091-dolore-cronico-severo-disturbi-del-sonno-e-disturbi-del-tono-dell-umore.html

NB: questo è un consulto a distanza e come tale non può sostituire una visita medica.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie della risposta.
Ovviamente ne parlerò con la dottoressa di terapia antalgica alla prossima visita, ma secondo lei il fatto di avere delle barre di titanio nella schiena può creare qualche "interferenza" con il neurostimolatore?
Può spiegarmi meglio cosa intende per "Ritengo molto strano come non risponda in misura soddisfacente a nessuna combinazione di farmaci"? In effetti anche i vari medici che mi hanno seguito (solo di terapia antalgica ne ho cambiati ben 5!) quando mi prescrivono una cura si aspettano che funzioni, e quando non è così mi dicono (e lo dice anche il mio medico di base) che, anche se raramente, può succedere che una persona non risponda ai farmaci. Praticamente da quello che ho capito io sono solo "sfigata". Lei pensa che possa essere magari solo la combinazione sbagliata? Quando intendo che i farmaci non funzionano mi riferisco al dolore, quelli per la depressione mi aiutano molto (quando penso al suicidio è sempre a causa della prospettiva di continuare a convivere con questo dolore insopportabile e fortemente invalidante).
Oltretutto anche se i medicinali per il dolore funzionassero sarei orientata lo stesso a provare una soluzione non farmacologica, perché a 36 anni dover essere dipendente per il resto della vita agli oppiacei non mi sembra una bella prospettiva.
La ringrazio in anticipo per la risposta.
Cordiali saluti.
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Dr. Luca Canzoneri Anestesista, Algologo 8 1 8
Le barre di titanio non sono una controindicazione assoluta all'impianto di un Neurostimolatore.
E' corretto a 36 anni, in presenza di un dolore cronico, in assenza di un'indicazione neurochirurgica e dopo un costante percorso riabilitativo prendere seriamente in considerazione questa opportunità.
Bisogna tenere conto pero' di alcuni aspetti:
- Prima di posizionare un Neurostimolatore è necessaria una valutazione psicologica approfondita: non tutti sono idonei ad accettare psicologicamente questo tipo di dispositivo.
- Il Neurostimolatore aiuta e contrasta il dolore di una zona del corpo precisa, nel caso di dolori migranti senza una sede prevalente potrebbe non avere senso
- Il dolore è veramente complesso: esiste quello infiammatorio, meccanico, neuropatico, psicologico... Il Neurostimolatore non agisce su tutti i tipi di dolore, ma soprattutto su quello neuropatico.
- La valutazione tecnica del posizionamento di un tale sistema necessita di esami radiologici e neurofisiologici
- In Italia ci sono circa 50 di medici che impiantano Neurostimolatori. In un caso come il Suo (artrodesi dorsale), le consiglio di chiedere un parere ad un Centro di Terapia Del Dolore del sistema sanitario nazionale, con grande esperienza sull'argomento (numerosi impianti all'anno).
I Centri possibili sono 3-4 in tutta Italia.
I Centri a cui rivolgersi le verrano senz'altro consigliati dal suo Algologo senza problemi (non consiglio la ricerca autonoma su internet).
Non è corretto parlare di "sfiga" in caso di scarsa risposta al dolore.
Secondo le statistiche purtroppo ancora tante persone non hanno una risposta adeguata al loro dolore cronico.
La ricerca ha già fatto dei passi avanti, ma purtroppo la Lotta al Dolore non è finita.
Bisogna continuare a sperare e sono sicuro che nel tempo ci saranno sempre più' opportunità.

Dr. Luca Canzoneri
Specialista Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore
Membro del Collegio Italiano dei Medici Algologi

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Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta così chiara.
Ovviamente parlerò con la mia algologa, ma non sono più tanto convinta per il neurostimolatore, dato che il dolore non è localizzato, l'iter per l'intervento sarebbe nel mio caso più complicato che per altri (e comunque tra visite ed esami diventerebbe lungo), e non è chiaro se il mio dolore sia di tipo neuropatico. Può essere che i farmaci come Cymbalta e Lyrica con me non funzionino proprio perché il mio non è un dolore neuropatico?
Senza abbandonare del tutto l'idea del neurostimolatore, penso sia utile prima provare qualcos'altro, esistono altri trattamenti non farmacologici? Ho sentito parlare di Scrambler Therapy ma non ho capito di cosa si tratta.
Cordiali saluti.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Se il suo dolore cronico ha le caratteristiche cliniche di tipo trafittivo/urente (sensazione di scossa elettrica ed ipersensibilità al tatto della regione interessata) è un dolore neuropatico.
Se segue la distribuzione di radici spinali e nervi periferici è un dolore neuropatico.

La Scrambler Therapy è uno strumentazione che tratta il dolore, particolare quello neuropatico, basandosi sul principio di inviare dalla perifericia alla corteccia cerebrale somatosensoriale una informazione che l'encefalo "traduce" come "assenza di dolore".

https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2002-approccio-bio-tech-al-dolore-la-scrambler-therapy.html

Cordialmente.
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Utente
Utente
Buonasera, grazie della risposta e dell'articolo sulla Scrambler Therapy, chiaro ed esaustivo.
Penso sia un'opzione da tenere in considerazione, visto che mi sembra non abbia effetti collaterali, ma sarebbe una soluzione a lungo termine: se non ho capito male si parla di almeno 10 sedute, e per un dolore come il mio, cronicizzato da oltre 15 anni, immagino sia probabile che ne servano di più. Oltretutto il mio dolore non corrisponde alla sua descrizione di dolore neuropatico.
Volevo chiedere se questo tipo di terapia sia a carico del Servizio Sanitario Nazionale o sia a carico del paziente, anche questa sarebbe una discriminante non indifferente per me.
Fra pochi giorni dovrò tornare al centro di terapia antalgica, il medico che mi segue l'ultima volta che mi ha vista mi aveva detto che se non funzionavano i farmaci che sto prendendo (e non funzionano) avrebbe provato con la desensibilizzazione con la ketamina. Volevo sapere di cosa si tratta (in quell'occasione non c'è stato il tempo per spiegarmi).
Cordiali saluti.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 198 45
Le Scramler che conosco sono private poichè approccio al dolore relativamente nuovo sono ancora un business.

Le 10 sedute sono un cciclo ovviaamente ripetibile.

Poco conosco l'uso della Ketamina nella terapia del dolore.
Ne ho fatto solo un cenno informativo su Medicitalia riportando uno studio maade in US:
https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/6552-dolore-cronico-e-ketamina.html

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