PSA molto alto

Salve, scrivo per mio padre che ha 70 anni e gli è stato trovato un PSA altissimo (>1000), con una prostata dura e bozzuta. Sospettando un tumore è stata eseguita una biopsia (5 prelevamenti, dal retto), della quale stiamo aspettando i risultati. Si parla già di scintigrafia e TAC (l'ha già fatta al torace e all'addome, per problemi cardiovascolari). La vescica e i reni (12 anni fa gli sono stati asportati dei polipi e ha fatto i lavaggi, 4 anni dopo non c'era più niente) sono risultati molto provati ma non totalmente compromessi. Lui urina di frequente, con qualche incontinenza, ed il gettito non ha pressione. E' stato ricoverato per una stenosi della valvola aortica, ma i globuli rossi erano al di sotto della norma e la creatinina un pò alta; alta anche la ves e l'azotemia. Da quando porta il catetere, ed ha svuotato d'improvviso la vescica molto gonfia (1, 8 l in pochi minuti) sembra che questi ultimi valori si vadano normalizzando, così come i piedi che si erano gonfiati. In un'analisi leggiamo: "Enolase = 10", è attinente? Continua ad accusare stanchezza e debolezza, a volte formicolio alla gamba destra ma non sente dolore (non lo sentiva nemmeno alla vescica!) I medici pensano ad una terapia che riduca il testosterone. Considerando che lui vuole stare il più possibile vicino alla famiglia (mia sorella è disabile), come si può affrontare al meglio la situazione? Grazie mille
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Dr. Antoncarlo Pau Urologo 17 1 1
Fermo restando che occorre attendere il referto istologico della biopsia prostatica. La terapia per i tumori della prostata dovrebbe essere un Blocco Androgenico Massimale il che significa che dovrà assumere 1 cpr al giorno di un farmaco, ed una iniezione mensile, o trimestrale, o semestrale (dipende dal farmaco) di un altro farmaco, dopo il quali eseguirà peridodici controlli del PSA sierico inizialmente ogni 3 mesi.
Sarebbe indicato praticare una routine ematochimica ed una scintigrafia ossea Total Body. Esistono comunque farmaci anche per la cura delle metastasi ossee.

Dr. Antoncarlo Pau
Medico Chirurgo
Specialista in Urologia
S.C Urologia - Az. Osp. G. Brotzu - CAGLIARI

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie dottore,
so che gli stanno facendo continui prelievi del sangue, quello che mi spaventa è il suo rapido dimagrimento da circa quattro mesi. Il risultato della biopsia dà indicazioni anche sulla velocità di propagazione dell'eventuale tumore? La informerò del referto.
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Dr. Antoncarlo Pau Urologo 17 1 1
Si sta monitorando la funzionalità renale per accertare il miglioramento dopo il posizionamento del catetere vescicale in quanto probabilmente 1.8 lt d'urina dopo pochi minuti dal posizionamento del catetere vescicale significa che suo padre era in ritenzione vescicale d'urine, causa da solo o concausa se alla biopsia si accertasse un tumore prostatico (in tal caso si dovrebbe valutare alla TC addome se il trigono vescicale e gli sbocchi ureterali in vescica sono ben pervi ed esenti da interessamento tumorale) di insufficienza renale.
Il referto istologico della biopsia accerta la presenza del tumore, il tipo di tumore (prevalentemente adenocarcinoma), lo stadio del tumore (T1 - T2 - T3, a - b - c), il grado di di differenziazione (Gleason score). Insieme alla TAC addome (o anche cranio e torace) ed alla Scintigrafia ossea Total Body, ed agli esami ematochimici, ed alla Rx torace, permettono di fare la stadiazione clinica del tumore, dopo il quale si sceglierà ed intraprenderà la migliore terapia possibile.
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dopo
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Ex utente
Grazie per la risposta, continuo a tenerla informata:
stamattina gli hanno fatto un'ecografia ai reni, di cui ancora non so i risultati. Mi ha detto che hanno insistito molto anche sul ventre. La creatinina si è abbassata. Aveva qualche linea di febbre.
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Dr. Antoncarlo Pau Urologo 17 1 1
Se la creatinina sta riducendo significa che il catetere vescicale ha risolto l'ostruzione che quindi era solo dovuta alla compressione della prostata sull'uretra, è importante sapere se però la prostata coinvolge lo sbocco degli ureteri in vescica, con conseguente stasi d'urina a monte a livello calico-pielo-ureterale, quindi è importante conoscere il referto dell'ecografia. Ok mi tenga informato.
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dopo
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Salve, ecco il referto della biopsia (esame del 10/7/):
Quattro frustoli.
Frustoli agobioptici di parenchina prostatica della lunghezza variabile da 1,2 cm a 0,8 cm sede di adenocarcinoma somma 9 (4+5) del sistema di Gleason che interessa interamente i frustoli inviati.

L'urologo ha detto che bisogna fare Scintigrafia e Tac.

L'ecografia non ha rilevato gravi anomalie a reni, vescica e uretra, salvo per un forte ispessimento delle pareti della vescica e "diverticoli".



Glucosio 75(esame del 17/07); 80(esame del 19/07)
Urea 105(17/07); 107 (19/07)
Creatinina 2 (17/07); 1,8 (19/07)
Sodio 133 (17/07); 137 (19/07)
Potassio 4,8 (17/07); 5,00 (19/07)
Cloro 98 (17/07); 100 (19/07)

Proteina C reattiva 11,19 (19/07)
RBC 3,67 (19/07)
HGB 10,2 (19/07)
HGT 30,3 (19/07)
Linfociti 17,1 (19/07)
Monociti 0,84 (19/07)


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Dr. Antoncarlo Pau Urologo 17 1 1
Gli esami ematochimici fondamentalmente vanno bene.
La diagnosi istologica di adenocarcinoma prostatico è accertata con Gleason 9 (4+5) . Si prosegue con la stadiazione clinica che prevede TAC e sopratutto Scintigrafia ossea Total Body, dopo il quale si potrà iniziare la migliore terapia possibile. Essendo l'adenocarcinoma prostatico quasi sempre ormono sensibile, cioé androgeno-dipendente, penso verrà proposta dai colleghi una terapia di Blocco Androgenico Massimale (BAM). In attesa del risultato della scintigrafia ossea T.B., alla luce della quale potrebbe anche essere intrapresa un'altra terapia.
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dopo
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Grazie dottore, quindi aspetteremo i risultati di questi esami. Ho dimenticato di dirle che, messo il catetere e svuotatasi la vescica, dopo qualche giorno sono usciti dei grumi di sangue con l'urina: ogni volta che sentiva dolore, puntualmente fuoriusciva un grumetto. I medici hanno ipotizzato che ciò era dovuto allo svuotamento troppo rapido della vescica. Hanno proceduto quindi ad abbondanti risciaqui fino a che tutto è divenuto limpido. Questo prima che facessero l'esame bioptico. A risentirla!
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dopo
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Eccomi qui, purtroppo con notizie non buone. Dalla scintigrafia ossea risultano macchie nere (il referto, che non ho potuto copiare e che l'oncologo deve ancora vedere, parla di abnormi accumuli e di secondarismi) su: spalla, costole, 2 vertebre, processo spinoso, una costola e un femore. Domani faranno la Tac.Vorremmo tentare tutte le strade possibili, cosa pensa si possa fare? Ripeto che lui ancora non sente dolori a nessuna parte, ma solo debolezza.
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Dr. Antoncarlo Pau Urologo 17 1 1
L'ematuria, cioè la presenza di sangue nelle urine, se molto abbondante può portare alla formazione di qualche coagulo, fra le cause in questo caso sia il classico fenomeno di ematuria ex vacuo, cioé da rapido svuotamento vescicale dopo un cateterismo vescicale per ritenzione completa d'urine, sia l'ormai accertato tumore prostatico. Si risolve una volta che finisce l'ematuria e dopo l'evacuazione di tutti i coaguli vescicali, sia con cistoclisi lenta continua per le ematurie più importanti, sia con lavaggi manuali con soluzione fisiologica allo scopo di evacuare i coaguli dalla vescica. Da monitorare l'emocromo accuratamente.
Con un PSA> 1000 purtroppo era molto facile prevedere la presenza di un tumore prostatico di stadio avanzato, e con ripetizioni ossee. In questo caso sarebbe indicata anche una consulenza Oncologica, ed Antalgica per una terapia antidolorifica di sostegno in caso di dolori ossei persistenti. Si può proporre una terapia con Blocco Androgenico Massimale, e una terapia con farmaci appositi per le metastasi ossee, oltre ad una eventuale terapia antalgica in caso di dolori ossei persistenti nelle sedi dei secondarismi ossei.
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dopo
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Grazie mille dottore, la terrò aggiornata.
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dopo
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Dottore, ecco alcuni risultati (Le ricordo il problema della stenosi valvolare aortica. Ho omesso il referto di Aorta e Coronarie che i medici avevano giudicato in buono stato):

ANGIO TC CORONARICA-TORACE (25/06/2012):
Non addensamenti parenchimali flogistici o processi espansivi polmonari. Cavità pleuriche libere da versamenti. Non linfoadenomegalie mediastiniche. Aorta addominale aneurismatica (mm 52) con trombosi di parete. Idroureterofrenosi bilaterale (calibro ureteri mm 14). Vescica da sforzo. Prostata di dimensioni aumentate con asimmetria e prevalenza della porzione sinistra.

ECOGRAFIA VESCICA (16/07/2012, catetere già posizionato):
Reni in sede anatomica. Presenza di multiple formazioni cistiche bilaterali, la maggiore in sede polare superiore destra con diametro di 5 cm circa. Ectasia calico-pielo-ureterale bilaterale di grado discreto, più evidente a sinistra. Non evidenti calcoli bilateralmente.Vescica distesa per via retrograda(Foley) con pareti ispessite, irregolari, ed aspetto parzialmente pseudodiverticolare come per reperto di vescica "da sforzo". Prostata di dimensioni aumentate (DT 5,8 cm circa) con prevalenza del versante sinistro i cui profili appaiono fortemente sfumati ed irregolari; è presente impronta sul pavimento vescicale, dal quale il profilo antero-superiore dell'organo appare mal dissociabile. Concomita ectasia del tratto distale di entrambi gli ureteri, più evidente a sinistra (calibro 10 mm circa) in assenza di immagini riferibili a calcoli. Assenza di versamento liquido nello scavo pelvico.

TC ADDOME COMPLETO (21/07/2012):
Prostata di dimensioni aumentate con asimmetria del lobo sinistro che appare sconfinare nel tessuto perirettale raggiungendo la parete del retto; il diametro trasversale è di mm 57; la vescica presenta pareti diffusamente ispessite con piccoli noduli anteriormente (diametro max mm 6). Non linfoadenomegalie iliache; piccoli linfonodi si evidenziano in sede inguinale. Aneurisma dell'aorta addominale (DT max mm 53) con trombosi di parete prevalentemente anterolaterale sinistra. Le vie urinarie non sono dilatate; reni di spessore nella norma con cisti bilaterali (diametro max a destra mm 52). Non lesioni focali epatiche. Pancreas, surreni e milza nella norma; presenza di due centimetriche milze accessorie. I corpi vertebrali lombari, il sacro e il bacino presentano multiple immagini sclerotiche o di tipo litico compatibili con lesioni secondarie.

SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY (19/07/2012):
99mTc-MDP
dose somministrata per via endovenosa: 740 MBq
Lo studio scintigrafico, eseguito mediante scansione globale corporea in anteriore e posteriore ha evidenziato abnormi accumuli del radiofarmaco in corrispondenza della glenoide scapolare di destra, del soma di D7,D9,L3, del processo spinoso di L2, di alcune coste in entrambi gli emitoraci, della sincondrosi sacro-iliaca di destra, delle branche ischio-pubiche bilateralmente, del grande trocantere femorale di sinistra e della regione peritrocanterica femorale di destra. Tali reperti sono riferibili in prima ipotesi a secondarismi ossei.
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Dr. Antoncarlo Pau Urologo 17 1 1
Purtroppo PSA> 1000, Gleason score 9, la TAC e la Scintigrafia ossea TB evidenziano un tumore prostatico molto avanzato infiltrante, cioé coinvolgente, anche gli organi circostanti (retto e vescica) e con secondarismi ossei multipli. La terapia che proporrei sarebbe quella medica già indicata di Blocco Androgenico Massimale, e terapia con Acido Zoledronico per i secondarismi ossei, ed eventuale terapia antalgica in caso di dolori ossei persistenti in sede di interessamento osseo. Eventuale consulenza Oncologica. PSA fra 3 mesi per riscontro risposta alla terapia con BAM. Monitoraggio funzionalità epatica e sopratutto renale, ed emocromo.
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Grazie, per il retto che si può fare?
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Potrebbe essere utile anche una consulenza di radioterapia oncologica per valutare l'utilità diNin eventuale trattamento radiante su alcune sedi già sintomatiche per dolore locale o a rischio frattura infiltrazione/compressione.
La terapia ormonale, visto l'istologico e l'estensione di malattia, rappresenta al momento la terapia centrale per bloccare la progressione di malattia su tutti i fronti.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Grazie
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Dr. Antoncarlo Pau Urologo 17 1 1
Si sottolinei il fatto chè è raccomandabile sempre e comunque (nonostante i risaputi rischi presenti nella letteratura anglosassone degli ultimi anni di overdiagnosis/overtreatment) un dosaggio del PSA totale e libero dai 50 anni in sù, o dai 45 anni in caso di familiarità, associati ad una visita urologica annuali.
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dopo
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Grazie Dottor Pau, per la disponibilità e la competenza offertami: ho ricevuto il sostegno, la forza e la lucidità necessari per parlare serenamente con mio padre; potrò inoltre affrontare criticamente la terapia che, spero domani, l'urologo prescriverà. Voglio che mio padre la cominci subito, così scendiamo in campo e ce la giochiamo.
Insisterò a riguardo dell'Acido Zoledronico, se non venisse prescritto. Le farò sapere tutto. Mi farò presto visitare anch'io.
Grazie anche a lei, Dottor Alongi, per il suo prezioso consiglio, seguirò anche la strada da lei segnatami. Magari si facesse ancora in tempo!
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