Continue infezioni allo sperma!

Salve dottori, è da un anno e mezzo che ho scoperto di avere un'infezione allo sperma, in principio era un'infezione da Streptococco ed Escherichia, il medico mi prescrisse un antibiotico ma io, purtroppo, dopo aver terminato la cura non andai a ricontrollare se l'infezione si era estinta o no.
Solo 7 mesi fa feci la spermocultura e scoprii con sorpresa che lo Streptococco e l'Escherichia erano ancora positivi, così andai dall'urologo che mi prescrisse un l'antibiotico, questa volta rifeci il test dopo la cura, e il risultato fu negativo a Streptococco, ma ancora positivo ad Escherichia!
Così presi di nuovo un antibiotico ma l'urologo mi disse che non era necessario rifare il test e ci concentrammo su un altro mio problema.
Da allora sono passati 6 mesi, cambiai urologo, e pochi giorni fa per scrupolo feci di nuovo la spermocoltura, risultato?
POSITIVO A: Streptococco, Escherichia e Mycoplasma (20-50 colonie UFC/ml).

A questo punto mi sto preoccupando, sono invaso da infezioni, com'è possibile?
In più il mio nuovo urologo non lo posso contattare direttamente (è molto famoso ed impegnato, risponde solo la segretaria) e non posso andare da lui prima di Settembre.
Così stavo pensando di andare da medico di famiglia, ma può un medico di famiglia risolvere questa cosa?
Cioè, basta semplicemente prolungare per più giorni l'antibiotico, oppure c'è bisogno di una cura più complessa perché a quanto pare ho qualcosa che non va...?

Seconda domanda: da cosa derivano queste infezioni e cosa posso fare per prevenirle?
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Lei omette di riferirci l'elemento di giudizio per noi fondamentale, ovvero quale sia il motivo per il quale si è sottoposto a tali accertamenti (disturbi, dolori, fastidi, ecc.). Il risultato dellla spermiocoltura deve essere interpretato sempre con molto senso critico e correlato alla realtà dei disturbi presenti e di altre alterazioni rilevate con la visita o con l'esecuzione di altri esami (es. ecografia). Le possibilità di falsi positivi per contaminazione del campione sono infatti molto frequesti. Questo poiché il liquido seminale all'eiaculazione scorre forzatamente nell'ultimo tratto dell'uretra ed in parte anche sul glande, dove è possibilissima una colonizzazione batterica, comune a tutta l'area genitale, da parte di batteri di origine intestinale o comunque non nocivi. Pertanto, è nostra abitudine andare molto cauti con la prescrizione di antibiotici, se non motivata da febbre ed altre complicazioni, per il richio di andare ulteriormente a compromettere l'equilibrio della flora batterica intestinale e creare pericolose resistenze.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille! Visto che la situazione è complessa vi chiedo cortesemente qualche consiglio sul da farsi...

Io sono lo stesso utente che ha il problema del collo vescicale, mi avete già risposto due volte.
La prima volta che andai dal mio vecchio urologo, gli parlai del mio problema (lui sbagliò pensando fosse una prostatite), ma oltre a darmi la cura per la prostatite (Serenoa Repens) mi fece fare delle visite generali un po' su tutto (solo perché era la prima volta che andavo da un urologo).

Tra tutti questi test è uscito:
- Varicocele di primo grado.
- Spermiogramma normale se non per la presenza di agglutinazioni.
- E infezioni allo sperma (Escherichia e Streptococco).
Riguardo le urine, non ci sono tracce di infezioni.

Il mio nuovo urologo, molto più bravo, ha escluso la prostatite e quasi accertato il collo vescicale (a Settembre farò l'uretrocistoscopia).
Ma solo recentemente ho scoperto che le infezioni allo sperma continuano, e non ho modo di mettermi in contatto con l'urologo!

NOTATE BENE: Io è da 1 anno che sto combattendo con delle balaniti al glande, secchezza estrema, macchie rosse e colorito bianco, però il dermatologo mi ha detto che non è infettivo. Possibile che tutto questo sia collegato alle infezioni allo sperma?

Detto questo le domande sono due:
Cosa mi consigliate di fare? Aspetto Settembre per un'analisi più approfondita con l'urologo, oppure mi rivolgo al medico generale e mi faccio dare l'antibiotico per più giorni?
Inoltre secondo voi la balanite può derivare dall'infezione?
Aiutatemi per favore!!
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Le raccomandiamo di non inoltrare MAI nuove richieste di consulto per un problema già trattato di recente, ma di continuare sempre lungo lo stesso flusso di contributi.
E' molto più probabile che la balanite si manifesti come effetto collaterale delle terapie antibiotiche effettuate. Ci pare inverosimile che lei "non abbia modo di mettersi in contatto con l'urologo!". La sua situazione merita certamente attenzione diretta che non può essere fornita da un servizio informativo gratuito a distanza.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho cambiato domanda perché è un argomento completamente diverso...
Il mio urologo si trova in un'altra zona d'Italia, in una clinica e a telefono risponde solo la segretaria, per parlare con lui devo fissare un appuntamento, ed il più vicino è fissato per il giorno dell'uretrocistoscopia (tra l'altro non ho neanche la sicurezza che possa discutere sulle infezioni visto che quella giornata è dedicata all'esame).

Se ritenete più saggio aspettare qualche mese per consultarmi con l'urologo va bene, altrimenti l'alternativa sarebbe andare dal medico generale (che sicuramente mi prescriverà l'antibiotico).
Cosa devo fare?

E poi, durante l'estate potrò avere rapporti sessuali anche con queste infezioni?
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Non sta a noi commentare i rapporti che i Colleghi intrattengono con i loro pazienti, sta di fatto che una maggiore disponibilità sarebbe più che auspicabile.
In assenza di febbre e complicazioni evidenti, noi non siamo mai favorevoli alle terapie antibiotiche, specie se empiriche o protratte. Questo almeno in linea di principio, ovviamente a distanza non abbiamo elementi sufficienti per dare dei consigli circostanziati relativi al suo caso.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dottori, sono andato alla clinica in cui sono in cura, ma per una serie di motivi non ho parlato con il mio urologo ma con un suo studente specializzando, di cui per ovvi motivi non mi posso fidare ciecamente.
Per questo chiedo a voi di confermare se la terapia che mi ha dato va bene o no.


In pratica, vi dissi che ho da più di un anno infezioni allo sperma, Escherichia e Streptococco, curate 2 volte con antibiotici ma risolte solo parzialmente e poi si sono ripresentate. Ad oggi si è aggiunto in più anche il Mycoplasma (20-50 colonie).
Per scrupolo specifico che: sono in cura (o meglio, devono accertarsi) per una sindrome del collo vescicale stretto.
Ho una prostata x1.5 adenomatosa.
E ho balaniti al glande non infettive ma croniche.

L'antibiogramma è:

Tetraciclin: Sensibile ++++
Eritromicina: Resistente
Pefloxacina: Sensibile ++++
Clindamycin: Sensibile ++++
Ofloxacina: Sensibile ++++
Doxiciclina: Sensibile ++++
Mynocycline: Sensibile ++++
Josamicin: Sensibile ++++
Claritromicina: Resistente

La cura che mi ha dato è:
OFLOCIN 200mg
1 compressa di mattina e 1 di sera
Per 14 giorni.

Posso iniziarla, o non ne siete convinti e quindi dovrei rivolgermi a qualcun altro?
[#7]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Non è ovviamente nostro compito giudicare sulle prescrizioni dei nostri Colleghi. Sulla terapia antibiotica nelle spermiocolture positive ci siamo già moltissime volte espressi, rimarcando la necessità interpretare criticamente la situazione, correlandola con la realtà di eventuali disturbi presenti. In ogni caso, l'antibiogramma pare dare una sensibilità verso il chinolonico ofloxacina, che infatti è stato prescritto.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

Leggi tutto