Il Disturbo Affettivo Stagionale o Depressione Autunnale

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Dr.ssa Cristina Selvi Psicoterapeuta, Psichiatra

Il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), chiamato anche Depressione Autunnale, è un sottotipo di Disturbo dell’Umore che compare tipicamente nei mesi autunnali o invernali e si risolve con l’arrivo della primavera.

In autunno le giornate si accorciano, la quantità di ore di luce che colpisce la nostra retina diminuisce e si riduce l’intensità dei raggi solari, questo determina profonde modifiche a livello biologico e neuro-ormonale che richiedono all’organismo uno sforzo adattivo importante.

Anche in altre specie animali questo cambiamento stagionale genera profonde modifiche dei ritmi biologici, basti pensare agli animali che vanno in letargo. Infatti, la sintomatologia di questo tipo di depressione mima, in qualche modo, il fenomeno del letargo, soprattutto per quanto riguarda il senso di grande fatica e stanchezza e l’aumentato bisogno di dormire.

In alcuni soggetti può accadere che l’organismo non riesca ad adattarsi in modo adeguato e che compaiano quindi sintomi di malattia.

La frequenza di questo tipo di depressione varia con la zona geografica in cui si vive, essendo ovviamente più frequente alle latitudini più alte. Varia inoltre con l’età e il sesso, circa il 70-80% dei pazienti sono donne e la probabilità di sviluppare la malattia è più alta nelle persone più giovani.

 

I Sintomi della Depressione Autunnale

A volte la sintomatologia è tanto marcata da caratterizzare un vero e proprio Episodio Depressivo. Accanto a queste situazioni esistono casi con una sintomatologia più sfumata, forme sub-cliniche, che comunque rappresentano una condizione di disagio notevole per il soggetto che le sperimenta annualmente.

La sintomatologia della Depressione Autunnale differisce per alcuni aspetti da quella tipica dell’Episodio Depressivo.

I disturbi caratteristici della SAD sono una grande sonnolenza sia diurna che notturna, profonda stanchezza durante il giorno e un notevole aumento del desiderio di cibo, soprattutto carboidrati, con conseguente possibile aumento di peso. Sono anche presenti sintomi più tipici della depressione come umore triste, scarso interesse per le attività che solitamente danno piacere e calo del desiderio sessuale.

Il quadro psicopatologico è quindi caratterizzato da sintomi atipici come l’ipersonnia (aumento del sonno) e l’iperfagia (aumento della fame). Più frequentemente, infatti, durante l’Episodio Depressivo sono presenti insonnia e riduzione dell’appetito. Sono possibili anche dolori fisici come sintomi di origine gastro-enterica ed emicrania.

 

Ruolo di melatonina, serotonina, dopamina e BDNF nella depressione stagionale

Sebbene nella Depressione non vi siano alterazioni degli esami di laboratorio, è oramai accertato che la comparsa dei sintomi è causata da una alterata regolazione di alcuni importanti neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina e ormoni come la melatonina o il cortisolo.

Alcuni soggetti sono più sensibili alle modifiche neuro-ormonali indotte dalla mancanza di luce come, ad esempio, l’aumento della produzione di melatonina (ormone del letargo).

Negli ultimi anni è stato reso noto il ruolo positivo di questa sostanza per quanto concerne l’insonnia.

Una delle terapie consigliate per la Depressione Stagionale è proprio la Light Therapy, che consiste nell’esposizione ad una lampada che emette luce con una determinata lunghezza d’onda. Questa terapia influisce proprio sulla quantità e il ritmo circadiano nella produzione di quest’ormone.

L’altra sostanza implicata nei Disturbi dell’Umore è il neurotrasmettitore serotonina.

Misurando i metaboliti di questo neuropeptide si nota una variazione stagionale che, in alcuni soggetti, può essere correlata con la comparsa di sintomi depressivi. Va sempre comunque tenuto presente che queste modifiche sono fisiologiche in tutti gli individui, possono però avere un effetto negativo nelle persone più sensibili e predisposte ad ammalare.

L’esposizione alla luce, secondo altri studi, aumenta invece la produzione di dopamina, sostanza nota per avere un effetto attivante e quindi di tipo anti-depressivo.

Infine è stata confermata una stagionalità anche nella secrezione di sostanze che, agendo a livello del sistema nervoso, possono influenzare alcune funzioni cerebrali, quindi anche l’umore. Tra queste il BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor)la cui concentrazione nel sangue varia in relazione alle ore di esposizione solare.

Ricordo che questa sostanza è una neurotrofina (trofòs = nutrimento), cioè una proteina che influenza positivamente la creazione di nuove connessioni tra le cellule nervose e la plasticità neuronale attraverso lo sviluppo e la sopravvivenza dei neuroni.

 

Il Trattamento per la Depressione Autunnale

Innanzitutto deve essere posta una diagnosi corretta da parte di un medico-psichiatra, il quale consiglierà, secondo i casi, la terapia più adatta. La Depressione Autunnale è una patologia con origini biologiche e quindi come tale deve essere trattata, non è quindi adatta ad un trattamento di tipo psicoterapeutico.

La Light Therapy è un trattamento non farmacologico, naturale e semplice da attuare, non invasivo e privo di effetti collaterali.

Semplificando possiamo dire che funziona perché la luce che colpisce la retina mette in moto una serie di eventi biologici complessi che portano alla riduzione di produzione di melatonina e all’aumento di produzione di serotonina. A questa terapia risponde circa il 70% dei soggetti e può essere anche indicata, a scopo preventivo, nelle persone che hanno già avuto episodi di questo tipo.

Quando invece i sintomi sono più gravi e debilitanti il medico potrà consigliare una terapia farmacologica. Si utilizzano in questo caso gli antidepressivi serotoninergici, o di ultima generazione, che sono solitamente risolutivi sul quadro clinico.

 

Dott.ssa Cristina Selvi
Studio Psichiatria Integrata

Data pubblicazione: 15 dicembre 2013

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