"I TEMPI DELL'INCONTRO", Seminario per professioni e relazioni di cura e assistenza

Data

06.05.16 06.05.16

Sede

Fondazione Demarchi, Trento, Via S. Margherita, 28 - aula Magna - 6 maggio ore 17 TRENTO (TN) 0 0

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Presentazione

Nel corso del seminario viene presentato il libro di C. M. Brunialti "I TEMPI DELL'INCONTRO, RI-CREARE LA RELAZIONE OLTRE L'ASSISTENZA" (Erickson, 2015).
L'autrice dialoga con P. Miorandi, psicoterapeuta e scrittore.

Il contenuto.
Un gruppo di operatori opportunamente scelto e formato, sollevato per tre ore al giorno dai compiti assistenziali, ha a disposizione uno spazio vuoto quotidiano nel quale provare a re-inventare la relazione con la persona residente nella struttura per non autosufficienti.
Quelle stesse persone — operatori e assistiti — che, viaggiando alla velocità del treno in corsa del lavoro quotidiano, erano costretti a relazioni puramente funzionali possono adesso so-stare in un luogo sgombro da obblighi e sperimentare una nuova modalità di incontro.
I residenti ai quali gli operatori si dedicano sono i più soli e solitari, quelli disturbanti a causa delle loro patologie o sofferenze interiori, coloro che attraversano esperienze particolarmente difficili.
Rifondare una relazione partendo dalla nudità di un incontro disarmato da tecniche e da saperi usati come protezione, porta gli operatori a riscoprire una dimensione di condivisione umana profonda con le persone, che modificherà per sempre lo sguardo di ambedue e le stesse modalità dell’assistenza.
Si tratta di un’esperienza che ha portato un cambiamento a macchia d’olio negli operatori dedicati e che, nel tempo, ha allargato la sua sfera di influenza all’intera organizzazione giungendo a innovare alcune procedure fondamentali, fino a lambire la comunità territoriale.
Il libro segue gli sviluppi di questa esperienza durata sette anni e ancora in corso, presentandone gli inizi, le difficoltà di percorso, le azioni formative e di supporto agli operatori, l’integrazione con i servizi, gli incidenti critici, gli esiti positivi e per certi versi sorprendenti.
Ma al contempo rappresenta un importante stimolo di riflessione e di azione per tutti coloro che si occupano di “accompagnare” la non autosufficienza nelle più diverse situazioni che essa incontra.