"Clonal Food" e gli hamburger di staminali

f.contri
Dr.ssa Fabiana Contri Medico di medicina generale, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico

Raccoglie tutto il mio stupore....anche se ancora non capisco perché continuò a stupirmi, la notizia di ieri sull'assaggio del primo hamburger sintetico fatto da cellule staminali. E' successo a Londra dove hanno pensato bene di creare in vitro sfruttando le cellule staminali di una mucca, il primo hamburger "clonato".

Sicuramente chi l'ha inventato era mosso da buonissimi propositi come quelli di dare una risposta alla fame nel mondo, ma quanto tempo passerà prima che questi alimenti sintetici (nel senso di sintetizzati in laboratorio) arrivino sulle nostre tavole?

L'evento e' stato fatto addirittura in diretta televisiva da uno studio di Londra, l'artefice del progetto e' Mark Post, scienziato dell'universita' olandese di Maastricht, che invece di "coltivare" la mucca ha coltivato direttamente la carne macinata del muscolo del bovino in questione, ed e' costato "pochissimo" il tutto ....solamente 250 mila euro.

A provare la carne due volontari, ed uno di loro proprio colui che ha offerto la cena e pagato il salato conto alla modica cifra di migliaia euro! A quanto pare il destino per questo nuovo piatto e' stato un po' crudele, infatti pare che l'affermazione venuta dall'assaggio sia "non è' succulentissimo", quindi il sapore pare non sia granché, anzi alcuni dicono che abbia un retrogusto di seppia.

Entrambe gli assaggiatori affermano che l'assenza di grasso nel prodotto non lo renda molto invitante ...e ci credo dico io era solo pura fibra muscolare, ed ogni singola cellula delle 20.000 che lo compongono, e' stata coltivata in gel per tre mesi, dopodiché presa e compattata con le altre per formare l'hamburger, e giustamente per cercare di dargli un po' di colore naturale e sapore e' stato aggiunto del succo di barbabietola e dello zafferano (e qui mi chiedo chissà se questi erano biologico, o sintetici) ma anche sale uova in polvere e pane grattugiato.... mi sembra più una ricetta della polpetta della nonna!

Si apre così una nuova era per l'alimentazione si passerà dai "funzional food" ai nuovi ....li voglio ribattezzare così "CLONAL FOOD" ma questo sarà veramente di aiuto alla nostra cultura alimentare oppure, come suppongo, porterà a nuovi tipi di malattie intestinali?

Selezionando così la super cellula anche a livello nutrizionale ciò non comporterà un nuovo modo di metabolizzare da parte del nostro organismo? Visto che siamo ciò che mangiamo, diventeremo cloni di noi stessi?

Come mi ripeteva mia nonna "ai posteri l'ardua sentenza"!

 

Riferimenti: http://www.lastampa.it/2013/08/05/multimedia/scienza/lassaggio-del-primo-hamburger-sintetico-0ETIbEcN4BMl3vddz7HopK/pagina.html

Data pubblicazione: 06 agosto 2013 Ultimo aggiornamento: 10 agosto 2013

Autore

f.contri
Dr.ssa Fabiana Contri Medico di medicina generale, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso Torvergata.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 55982.

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6 commenti

#4
Dr. Alessandro Scuotto
Dr. Alessandro Scuotto

<<gli assaggiatori affermano che l'assenza di grasso nel prodotto non lo renda molto invitante>>
Ci credo!
Uno dei fallimenti storici di McDonald fu, nel 1991, il tentativo di commercializzare un hamburger "light" con appena il 9% di grassi (a confronto del 20% circa di un hamburger convenzionale). Il prodotto si chiamava McLean Deluxe e, nonostante il notevole lancio pubblicitario fu presto ribattezzato McFlopper perché la maggior parte rimase invenduta. Le cause del fallimento furono attribuite alla scarsa palatabilità, al prezzo elevato e al maggior tempo di attesa per la cottura.

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