Colonscopia: dopo i 75 anni può essere a rischio (o inutile)

felice.cosentino
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

Il cancro del colon-retto è uno dei tumori più frequenti. 
In Italia si stimano ogni anno circa 19.500 casi nelle donne e 29.000 negli uomini. Tale neoplasia è spesso conseguente ad una evoluzione di lesioni benigne (i polipi adenomatosi) della mucosa dell’intestino, che impiegano un periodo molto lungo (dai 7 ai 15 anni) per trasformarsi in forme maligne.

In Italia il test di screening utilizzato è il test del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni due anni nelle persone tra i 50 e i 74 anni. In caso di positività i pazienti vengono invitati ad eseguire la colonscopia, indagine che consente non solo la diagnosi dei polipi ma anche la loro rimozione nel corso della stessa seduta. I polipi rimossi vengono poi analizzati ed in base al loro numero ed alle caratteristiche delle loro cellule, vengono avviati percorsi terapeutici e di controllo mirati.

 

Polipectomia endoscopica. Le sequenze illustrano l'asportazione di un polipo con ansa diatermica. 
L'ansa viene stretta alla base del polipo, si fa passare una corrente di coagulazione ed il polipo viene staccato. Lo si recupera e viene inviato per lo studio istologico.
 

Dopo i 75 anni il rischio di formare polipi o di una recidiva tumorale (per chi è stato precedentemente operato di cancro del colon) rallenta sensibilmente, ma la colonscopia viene spesso indicata in tali soggetti non tenendo conto che negli anziani tale indagine diventa un esame potenzialmente a rischio (per la preparazione intestinale, per la sedazione, per le eventuali malattie associate, per l'invasività dell'esame strumentale, ecc.) e che i rischi possono essere superiori ai benefici.

Una ricerca americana condotta dal dottor Hang Tran del Los Angeles Medical Center ha studiato proprio queste probabilità legate al rischio di danni causati dalla colonscopia dopo i 75 anni.

Nello studio sono stati inseriti 5000 persone sopra i 75 anni con storia di polipi o tumore al colon che nel periodo compreso fra il 2001 ed il 2009 erano stati sottoposti a colonscopia. Il gruppo di controllo era composto ad 23.000 persone più giovani con età compresa fra i 50 ed i 74 anni con uguale storia e che erano stati sottoposti a colonscopia nello stesso periodo.

  

Risultati

Su un totale di 373 cancri rilevati in un periodo di 9 anni solo 5 sono stati trovati nei pazienti più anziani e il ricovero in ospedale nei 30 giorni successivi alla colonscopia è stato più frequente negli over 75 rispetto ai pazienti più giovani (527 contro 187).
Gli Autori, quindi, suggeriscono di "non insistere" con i controlli periodici dopo i 75 anni alla ricerca di polipi o recidive di tumore, ma di valutare le singole situazioni che meritano maggiore attenzione.

 

Considerazioni

Questi dati devono far realmente meditare quanti (medici specialisti e non) hanno la possibilità di prescrivere una colonscopia. Per mia esperienza personale (maturata anche nell'ambito della Società Italiana di Endoscopia Digestiva) posso affermare che spesso si fa un uso non razionale della colonscopia dopo i 75 anni, non solo per la ricerca di polipi ma anche per condizioni che non necessitano controllo (diverticolosi, ecc.). 

La colonscopia è un’indagine eccezionale, per il suo valore diagnostico e terapeutico, ma nella prevenzione del cancro del colon abbiamo certezza che le recidive tumorali e la comparsa di polipi sono rari nei pazienti anziani e che i rischi di ripetute colonoscopie di controllo possono essere superiori ai benefici. Ovviamente non bisogna assolutamente “demonizzare” la colonscopia negli anziani, ma bisogna però farne un uso molto oculato valutando per singolo paziente rischi e benefici dell' indagine.

 

Altro concetto fondamentale

Eliminando le colonscopie "inutili" si possono ridurre i tempi di attesa consentendo un più facile accesso ai pazienti che hanno urgenza di eseguire una veloce esplorazione del colon.

 

Fonte:

Per approfondire:

 

Data pubblicazione: 15 agosto 2014

Autore

felice.cosentino
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1974 presso Università di Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 24617.

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15 commenti

#1
Utente 194XXX
Utente 194XXX

siete mostri di chiarezza e semplicità vi ringrazio di vero cuore per queste vostre qualità che sono il pane per i poveri cristi ignoranti come noi. ancora grazie

#2
Utente 163XXX
Utente 163XXX

Vorrei essere spiegato questa diagnosi di un COLON TC/ENDOSCOPIA VIRTUALE eseguita il 14 Maggio - Sangue occulto positivo -
Esame eseguito con Tomografo Computerizzato a 258 slices.
L'esame è stato condotto in condizioni basali con protocollo a bassa dose, mediante acquisizione di scansioni a strato sottile in posizione supina e prona completate con sequenze in decubito laterale, previa insufflazione del colon con CO2, somministrazione e.v. di farmaco ipotonizzante e tecnica di marchiatura delle feci.
Le scansioni ottenute sono state utilizzate per il programma di ricostruzione 3D di endoscopia virtuale. Sigma marcatamente allungato e circonvoluto, descrivente diversi flessi (dolico sigma).
Marcata Circonvoluzione della flessura epatica.
La qualità dell'indagine è soltanto "scadente" per la presenza di abbondante ristagno di feci peraltro in parte "non marcate" che non consente di escludere formazioni vegetali, pur in assenza di "grossolane" lesioni focali stenosanti. Il colon si distende comunque fino al cieco.

#3
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

In pratica un esame non attendibile e da ripetere (meglio se con l'endoscopia)


#4
Utente 163XXX
Utente 163XXX

Grazie Dott. Cosentino, in effetti fino ad un certo punto avevo intuito qualcosa, ma ho dimenticato di dirvi che questa TAC è stata una conseguenza di due endoscopie precedenti fatte entrambe nel giro di 3 giorni con risposte (penso)simili ovvero: 15/04/2015 Prestazioni: Colonscopia con endosc. flessibile; Referto: Motivo Esame rso+ Premedicaz. petidina 65mg midazolam 3mg; REFERTO: Esame condotto fino all'ascendente poi ci si arresta per scadente toilette intestinale e per dolore. Nulla da segnalare nei tratti esplorati, limitatamente alla non perfetta pulizia intestinale.
16/04/2015 Prestazioni erogate :Colonscopia con endosc. flessibile; Esame rso+ ; Premedicazioni: Ass anestesiologica; REFERTO: Esame condotto fino a livello dl colon ascendente con difficoltà per dolicosigma e trasverso festonato. scadente preparazione. A livello del Sigma isolati diverticoli di piccole dimensioni micropolipi del retto; Conclusioni: Quadro endoscopico come da esame non completo. Si consiglia COLON TC.

#5
Utente 163XXX
Utente 163XXX

Grazie per la chiara ed esplicita spiegazione. chiederò presto l'esame endoscopico, come suggerito, e soprattutto cercherò di effettuare una pulizia dell'intestino in maniera più determinata per ottenere il risultato e una diagnosi più precisa dei precedenti, in relazione a questa reiterata deficienza. Grazie L.B.

#6
Utente 419XXX
Utente 419XXX

Mio padre allora sembrerebbe un'anomalia statistica oppure un'eccezione; benchè avesse fatto una colonscopia completamente negativa nel 2012 a 73 anni ne ha rifatta una dopo SOLI 4 ANNI a luglio del 2016, a 77 anni, con il risultato di una neoformazione a manicotto della flessura splenica e la successiva biopsia ha avuto come diagnosi "ADENOCARCINOMA INTESTINALE (CATEGORIA 5 SEC. CLASSIFICAZIONE DI VIENNA) SNOMED M-82100 e M-81403"; adesso è in attesa di TAC con MDC e intervento di Resezione Anteriore del Retto. Solo dopo la biopsia dei vasi linfatici sarà possibile definire la terapia adeguata.

#7
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

É realmente inusuale che in quattro anni si sviluppi un carcinoma a manicotto. I polipi dalla loro comparsa alla eventuale trasformazione maligna impiegano 10-12 anni. Quindi si tratta di un caso che esce dalla regole.



#8
Utente 419XXX
Utente 419XXX

A distanza di una settimana posso aggiornare la situazione: mio padre è stato operato i primi di agosto, inizialmente con chirurgia laparoscopica, successivamente con chirurgia tradizionale ed stato proceduto a resezione del colon destro, del trasverso, del colon sinistro e del retto a causa dei grossi diverticoli e della posizione del carcinoma. Al momento è ancora ricoverato e in attesa dei risultati sui linfonodi asportati.
In ogni caso mio padre ha effettuato una colonscopia nel 2002 a 63 anni nella quale gli fu asportato un polipo non molto grande, gli fu consigliato di effettuare un'altra colonscopia a distanza di tre anni e la fece nel 2005 con esito negativo, visto che non erano stati trovati altre formazioni fu programmata una nuova colonscopia a distanza di 7 anni e anche quella del 2012 fu negativa;
è stata rifatta ora a luglio 2016 solo perchè per un periodo ha avuto un disturbo fastidioso nell'evacuazione.

#9
Utente 427XXX
Utente 427XXX

Gentile Dr Cosentino,
mia madre, 79 anni, è affetta da colite, aggravata nel tempo, da circa 20-25 anni e forse anche molto di più. 10 anni fa si sottopose a colonscopia per decine di scariche di diarrea al giorno. Fortunatamente non fu riscontrato nulla. Nel tempo è andata avanti con il lopemid ogni 3-4 giorni. È affetta da: diabete mellito compensato all'ultimo prelievo, artrite reumatoide, glaucoma, dermatiti da contatto, cardiopatia ipertensiva, ipovitaminosi D, piccolo calcoli alla colecisti a parete regolari, lieve anemia scomparsa all'ultimo emocromo ed è ansiosa. A luglio ebbe una crisi vagale probabilmente perché usó il casco dal parrucchiere e pertanto dimezzó il Giant da 40 a 20 e sospese igroton, ad agosto si procurò una rima di frattura al torchite omerale e a settembre crisi ipertensive risolte con nuova terapia. Al controllo diabetologico pesava 5 kg in meno rispetto ai 5 mesi precedenti nonostante l'emoglobina fosse sensibilmente migliorata da 9,8 a 11,8(valore quasi normale), ormoni tiroidei nella norma, anticorpo celiachia negativi e calpropectina a 126 contro la soglia massima di 70. Il medico di base le prescrisse il test del sangue occulto che si rivelò positivo col vecchio metodo e con una errata raccolta di campioni ( dal sabato portó il campione il lunedì e gli altri 2 sempre dopo un giorno). La sua terapia è: pantoprazolo 40; tareg 160 al mattino; plaquenil 200mg; cianofolin 3/dí; glibomet 1/2 cp 500 mg a pranzo e cena; ticlopidina 250mg; didrogyl 28 gocce/settimana; igroton 25 mg se la pressione supera 130/80; sivastin 20mg; venitrin T5. Dopo questo episodio sospese la ticlopidina. Sospese lopemid e assunse il rifacol 3 volte al giorno per 10 gg, durante i quali aveva 8-10 scariche che terminavano con diarrea liquida e siccome la situazione non cambió con biotrap bustine, ricominció col lopemid. In tale situazione bastava poco lopemid per bloccare le scariche, rispetto al periodo precedente il rifacol. Poi ha iniziato con 1 bustina di zircombi per 10 giorni che ha concluso oggi. Intanto abbiamo eseguito il test del sangue occulto con metodo immunocromatografico che è risultato negativo. In questa fase basta un solo lopemid per bloccare le scariche, però ha stipsi di 1-2 giorni.
1)Data la sua età (79) e la negatività al sangue occulto, dovrebbe fare altri esami?
2)Può prendere tutti i giorni zircombi bustine oppure per un certo periodo al mese?
3)Può provare con altri fermenti lattici, nel caso quali?
4)Può ripetere ogni mese il rifacol(tipo 2 al giorno per una settimana)?
5)La calpropectina a 126 (range massimo 70) è preoccupante? Essendo aspecifica, potrebbe indicare anche una neoplasia anche a 126?
6)Può trattarsi di un colon irritabile? In tal caso potrebbe andare avanti con il lopemid?
Grazie e buon lavoro
Carmine

#10
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Mi scusi, ma il quesito è da porre nella "sezione consulti" del sito.

Cordialmente

#11
Utente 183XXX
Utente 183XXX

Gentile Dr. Cosentino,
ho letto l'interessante studio sull'opportunità o meno di questo studio oltre i 75 anni. Sono uomo e ho 60 anni. Per esclusive raggioni di familiarità (vari tumori al colon su entrambi i rami familiari) mi è stato prescritto in passato di eseguire questo controllo. L'ho fatto a l'ettà di 48 anni e successivamente a 58 con esiti totalmente negativi. Ha senso continuare a farlo? e se si, con quale frequenza? Grazie.
(Tempo fà avevo letto da qualche parte che se ha 60 anni non si sono mai stati trovati dei polici è inutile continuare a farli. Ma non so quale attendibilità avesse l'articolo)

#13
Utente 598XXX
Utente 598XXX

Buongiorno
questa mattina è arrivata in posta la lettera per lo screening gratuito del sangue occulto nelle feci a mia madre 74 anni e 4 mesi.


Il 13/09/2022 (4mesi fa) ha effettuato 3 campioni mentre era in una casa per riabilitarsi (protesi all'anca) con risultato NEGATIVO
... in effetti ha fatto più volte diversi campioni durante il decorso
Vi sembra il caso di effettuare lo screening?

l'azienda ospedaliera è la stessa e mi faceva notare che quello screening del 13/09/2022 (mentre era ricoverata) vale 2 anni
anche sul foglio di dimissioni ce scritto "effettuati campioni sangue occulto tutti negativi"

grazie buon lavoro

#14
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Buongiorno, non c’è motivo di ripetere il sangue occulto.
Cordialmente

#15
Utente 598XXX
Utente 598XXX

La ringrazio molto gentile
Buona Domenica

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