Imiquimod nel trattamento dei condilomi e delle verruche genitali da HPV

ginoalessandroscalese
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

I condilomi e le verruche sono causate molto frequentemente dal  Papilloma Virus che ormai rappresenta l’argomento quotidiano nell’ambito della discussione sulle malattie sessualmente trasmesse considerata l’alta diffusione e la sua correlazione con il Cancro della cervice urinaria; il 75% dei soggetti dei soggetti sessualmente attivi ha segni indiretti di infezione da HPV che però è riuscito a debellare con una adeguata risposta anticorpale, mentre il 15% rimane portatore sano del virus.

Il 6 aprile 2011 la FDA (Food and Drug Administration) americana ha approvato l’uso dell’Iziquimod crema al 3,75% nel trattamento delle verruche esterne dei genitali in pazienti di età superiore a 12 anni. Il farmaco finora era utilizzato come crema al 5%  per la cura della cheratosi attinica, mentre il trattamento delle verruche è tutt’ora eseguito in vario modo: escissione chirurgica, terapia laser, crioterapia, elettrocauterizzazione, , causticazione con bisturi elettrico, causticazioni con acido tricloroacetico ecc.

La nuova crema al 3,75% sembra avere una efficacia più rapida; si applica una volta al giorno (nella vecchia formulazione era consigliata una applicazione ogni 3gg) un leggero strato sulla parte interessata prima di andare a letto e tenuta per almeno 8 ore, dopo di che va lavata via usando blandi detergenti ed avendo l’accortezza di lavarsi le mani prima e dopo la applicazione; il trattamento va prolungato fino alla scomparsa delle lesioni o per lo meno fino a 8 settimane (nella precedente formulazione era consigliato l’uso fino a 12 settimane). Durante il trattamento specie in presenza della crema è sconsigliato qualsiasi tipo di attività sessuale.

La crema si è dimostrata maggiormente efficace nelle donne rispetto agli uomini con completa risoluzione nel 39% delle donne e nel 19% degli uomini.

L’imiquimod è un immunomodulatore che stimola la produzione di citochine da parte delle cellule del sistema immunitario potenziando l’effetto delle stesse.

Si spera che la nuova formulazione giunga presto in Italia.

Effetti collaterali

Infiammazione ed irritazione cutanea, prurito, senso di affaticamento, sintomi simil influenzali, mal di testa, diarrea e dolore sul sito di applicazione.

Se tali effetti collaterali sono importanti è necessario interrompere temporaneamente il trattamento e non va usato nei pazienti con compromissione del sistema immunitario.

Considerazioni conclusive

Se la efficaica e confermata come da studi sperimentali si spera che ginga presto in Italia

From Medscape Education Clinical Briefs > FDA Approvals and Safety Changes for CME

Short-Acting Imiquimod Cream Approved for Genital Warts CME/CE

News

 Author: Norra MacReady
CME Author: Laurie Barclay, MD

Data pubblicazione: 30 aprile 2011

4 commenti

#1
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Mi permetto, di aggiungere alcune osservazioni dal mio punto di vista Venereologico (specialità che si occupa di Malattie Sessualmente Trasmissibili):

1. L'imiquimod è indicato da diversi anni per l'utilizzo nei condilomi (verruche genitali) in formulazione topica al 5%

2. la novità sta nel fatto di aver semplicemente ridotto la concentrazione della molecola dal 5% a 3.75% per ridurre l'altissimo potere irritante e quindi quindi gli effetti indesiderati che poteva cagionare sulle mucose trattate

3. E' fondamentale asserire che NON tutti i condilomi possono essere trattati "tout court" con farmci topici di tipo immunostimolante (imiquimod, podofillotossina): questo è altresì vero quando il numero e la grandezza o particolari condizioni del paziente e delle sue mucose non possono permettere l'applicazione continuativa fino a loro scomparsa;

Accade difatti, che il paziente avverta i sintomi indesiderati ancor prima di aver eliminato il/i condilomi e pertanto la terapia risulterebbe inadeguata.

Fondamentale invece la valutazione del paziente e - dal personale punto di vista - molto meglio intervenire in maniera fisica il prima possibile (elettivi a mio avviso la laserterapia o la diatermocoagulazione ben effettuata) e solo dopo, in caso di presentazioni multiple iniziali o recidive, intraprendere PRIMA della ripresentazione di nuovi condilomi, la terapia immunostimolante con imiquimod, o podofillotossina, la quale deve essere ben seguita dallo specialista e mai lasciata al solo paziente.

per maggiori approfondimenti in medicitalia.it

https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/

Saluti
Dr. Laino

#4

Errata corrige: al quarto rigo intendevo scrivere "cervice uterina" e non "cervice urinaria"

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