Della Psicologia...un po'

giorgia.digiacomo
Dr.ssa Giorgia Di Giacomo Psicologo, Psicoterapeuta

Penso sia opportuno chiarire un po' cosa si intende quando si sente parlare di psicologia, una parola che oggi, con le sue accezioni “psicologico, psicologicamente…”, la troviamo, come il prezzemolo, un po’ dappertutto. Facciamo un attimino un passo indietro e andiamo nell’antica Grecia. Qui, sulla porta del famoso tempio, meta dei fedeli di tutto il mondo antico che accorrevano dai più lontani paesi per ascoltare l’oracolo di Delfi, era scritto a grandi caratteri: “Conosci te stesso”. Tale ammonimento significava che l’uomo, ponendosi di fronte alla verità divina, non doveva mai smettere di guardarsi e ammettere le sue debolezze e le sue limitazioni e, aggiungerei oggi, le sue risorse e potenzialità. Vi ricordate l’articolo della settimana scorsa in cui davo molta importanza alla consapevolezza di sé per riuscire a muoversi meglio nel mondo? Bene, “conosci te stesso” , in realtà, riassume quel concetto e ci dimostra che da tempi immemorabili, la conoscenza di se stesso, per l’uomo, è stata sempre un grande fascino. Questo fascino, a poco a poco e con molte difficoltà, è diventato una scienza: la psicologia. La psicologia ha un preciso oggetto di studio: la vita mentale, cioè il dinamismo incessante dei fenomeni psichici che presentano caratteristiche particolarissime. Gli studi psicologici, infatti, cioè gli studi sul funzionamento della mente e sulle leggi che regolano i pensieri e le azioni degli individui hanno per oggetto particolari stati ed operazioni dell’essere vivente che, dotato di sistema nervoso per la sua vita di relazione, si trova in grado di raccogliere gli stimoli che gli provengono dall’ambiente e dal suo organismo e di reagire ad essi. Tali reazioni non sono solo dipendenti dalla funzionalità del sistema nervoso (entro tali limiti sono fenomeni fisiologici) ma le reazioni dell’essere vivente alle condizioni dell’ambiente ed alle sollecitazioni dell’organismo sono un insieme di fenomeni fisici e psichici ed ecco perché sentiamo spesso dire “reazione psico-fisica”. L’organismo umano funziona come un tutto in cui attività psichiche e attività organiche si fondono e si compenetrano. È a papà Sigmund Freud, che dobbiamo un passo importante nella storia di questa affascinante scienza, quando nel 1896 in un suo scritto dal titolo “L’eredità e l’eziologia della nevrosi”, si legge per la prima volta la parola psicoanalisi, intendendo quest’ultima come una tecnica terapeutica che cerca di portare alla luce tutto quello che noi non ricordiamo (o non vogliamo ricordare!) e che quindi risiede nel nostro inconscio e che ci crea disagio e sofferenza.

Data pubblicazione: 23 maggio 2011

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