L’Europa boccia in modo definitivo la Legge 40

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Finalmente una notizia positiva sul fronte occidentale europeo contro tutte le posizioni oscurantiste e fondamentaliste che tentano in ogni momento di presentarsi sulla scena della storia: la Corte Europea dei Diritti Umani ha respinto il ricorso con il quale l'Italia chiedeva il riesame della sentenza con cui la stessa Corte, il 28 agosto scorso, aveva bocciato la Legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita.

Sembrerebbe così diventare definitiva la sentenza con cui l'Italia è stata condannata per aver violato il diritto al rispetto della vita familiare e privata della coppia di coniugi italiani, che, affetti da fibrosi cistica, chiedevano una diagnosi pre-impianto.


Procedura diagnosi pre-impianto

La cosa assurda era che, a causa dell'incoerenza del sistema legislativo italiano, da un lato, con la Legge 40, veniva vietato l'impianto dei soli embrioni non affetti dalla malattia dei genitori, mentre dall'altro alto, con la Legge sull'interruzione della gravidanza, autorizzava gli stessi genitori al ricorso di un successivo aborto se il feto fosse risultato affetto dalla patologia.

La Corte di Strasburgo ha condotto uno studio comparato dal quale emerge che l'Italia rimane uno dei pochissimi Paesi, assieme all'Austria e alla Svizzera (che tuttavia dovrebbe presto cambiare la legge) a vietare ancora la diagnosi pre-impianto finalizzata a prevenire la trasmissione di eventuali malattie genetiche.

 

Per conoscere la legge 40/2004http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04040l.htm

Riferimenti: http://www.lastampa.it/2013/02/11/italia/cronache/la-corte-di-strasburgo-boccia-il-ricorso-dell-italia-sulla-procreazione-assistita-PLPgvqjf9rfa2aj2GApGqM/pagina.html


Data pubblicazione: 14 febbraio 2013 Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2013

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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4 commenti

#1
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

quanto accade qui sottolinea la differenza tra cittadini di paesi democratici e sudditi di un ridicolo regno che costringe all'esilio chi vuole fare un figlio. Peccato che le determinazioni di Strasburgo rimarranno lettera morta, come al solito.

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro Giulio,

però io ho la sensazione che già molto è cambiato; anche in Italia molti Centri, proprio a seguito di queste sentenze, si sono o stanno attrezzandosi per fare la diagnosi pre-impianto!

#3
Utente 290XXX
Utente 290XXX

chi non può avere un figlio, e pur di averlo accetta di creare decine di embrioni ed impiantarne solo uno, fra l'altro selezionato in maniera artificiale, e congelare o distruggere gli altri, è una persona egoista e cattiva di animo.

qui non c'entra nulla la religione o l'etica, ma semplicemente che io non posso riversare su terzi le conseguenze del mio comportamento o del soddisfacimento di un mio capriccio o diritto che sia.

lo stesso vale per l'aborto, che infatti pone lo stesso tipo di egoismo delinquenziale.
non riesco seriamente a capire perchè gente che ha studiato, non riesca a capire un concetto così semplice.

lo dico da persona di sinistra e atea, ma che sa pensare con la propria testa: nessuno ha il diritto di imporre il proprio pensiero ad altri, quindi non può nemmeno imporlo ad un embrione o un feto, che sono esseri umani in divenire, altrimenti è un delinquente. è abbastanza facile da capire.

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

una persona di sinistra e atea ma soprattutto ben informata sa che un embrione non è un feto e che 4-8 cellule non sono esseri umani (si veda la figura presente nella new).

La persona di sinistra, o meglio democratica, non impone il suo pensiero con una legge ma, se ritiene che un aborto è un atto di "egoismo delinquenziale", non lo pratica così come non sottopone gli embrioni, ottenuti dai suoi gameti, a diagnosi preimpianto ma soprattutto non impedisce, con una legge, che altri possano farlo!

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