Sesso: i più evoluti sono gli scimpanzé!

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Questo almeno è quello che sembra emergere da una ricerca, presentata all’annuale Meeting della Society for Molecular Biology and Evolution, tenutosi recentemente a Chicago, da alcuni ricercatori dell’americana Duquesne University, un’istituzione scientifica cattolica, situata a Pittsburgh in Pennsylvania.

Michael Jensen-Seaman e Scott Hergenrother, i due scienziati che hanno condotto la ricerca in questione, studiando un enzima, prodotto a livello della ghiandola prostatica e chiamato AcPP (Acid Phosphatase Prostate), che ha il compito di ritardare la formazione di coaguli a livello del liquido seminale, hanno osservato che la sua maggior quantità nello sperma della nostra specie sembrerebbe dimostrare che le nostre abitudini sessuali, in cui prevale la formazione di rapporti di tipo monogamico, sono, da un punto di vista evolutivo, più antiche di quelle dei nostri “cugini” scimpanzé.


Esemplare di scimpanzè

La questione fondamentale formulata per arrivare a queste conclusioni è stata: quali possono essere stati i comportamenti sessuali dell'ultimo antenato comune che l’uomo ha condiviso con le altre grandi scimmie oggi esistenti?

Sappiamo che tra queste vi sono abitudini sessuali molto diverse: ad esempio tra i gorilla si ha un solo maschio, il “capo”, il più forte ed aggressivo, l’unico che è sessualmente attivo e solo lui ha rapporti con le femmine del branco mentre gli scimpanzé sembrano più evoluti, liberali e tutti i maschi e le femmine, sessualmente attivi, possono, senza particolari drammi di competizione, accoppiarsi tra di loro.

Tra questi “estremi” si posizionano le attuali culture umane che mostrano una relativa potenzialità verso differenti comportamenti sessuali ma la cui struttura culturale ed organizzativa, che alla fine risulta dominante, è quella monogamica.

Per cercare di capirci qualcosa i nostri ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione sugli apparati riproduttivi delle scimmie e degli esseri umani arrivando ad un’osservazione curiosa ma interessante e cioè che gli scimpanzé producono un liquido seminale particolarmente denso rispetto agli umani e che tende a formare coaguli importanti, una specie di tappo all’interno delle vie genitali femminili; questa densità sembra essere l’espressione di un adattamento evolutivo superiore capace di bloccare gli spermatozoi dei rivali e favorire così quelli del primo maschio arrivato, in un contesto chiaramente non monogamico.

Come detto prima la minor densità del liquido seminale dipende da un enzima, prodotto dalla nostra prostata, l’AcPP, che ritarda la coagulazione e i ricercatori, analizzando il liquido seminale dell’uomo e dello scimpanzé, hanno riscontrato che la quantità di quest’enzima nello sperma umano è quattro volte superiore rispetto a quella presente nello sperma degli scimpanzé.

A questo punto altra domanda fondamentale: tra gli umani e gli scimpanzé, quale è l'antenato comune che ha dato in eredità questa diversa presenza dell’enzima e quindi la diversa densità del liquido seminale?

Alla corretta risposta un contributo essenziale è arrivato dai gorilla; infatti con loro abbiamo un antenato comune che si è separato dal nostro ramo evolutivo qualche milione di anni prima da quello che ci lega agli scimpanzé.

Le indagini genetiche, fatte dai due ricercatori, hanno messo in chiaro che il meccanismo che regola la produzione dell'AcPP nei gorilla è più vicino a quello degli uomini piuttosto che a quello degli scimpanzé e tutto ciò ci porta a pensare che questo doveva essere lo stesso anche per il nostro antenato comune.

In estrema sintesi, questi dati sembrerebbero confermare che noi siamo rimasti “antichi” e vicini al nostro antenato comune e ai gorilla mentre gli scimpanzé hanno maturato una adattamento evolutivo diverso, ”più liberale”, producendo meno AcPP.

Questo forse può spiegare perché la cosiddetta liberalizzazione dei costumi, iniziata negli umani ormai qualche decennio fa, sarebbe una conquista culturale a cui forse la nostra specie, almeno da un punto di vista genetico, non è ancora “preparata”.

Tutto qui; mi sembra tutto troppo semplice; comunque è curioso sapere che gli scimpanzé, sicuramente almeno per l’AcPP, sono più evoluti di noi ma forse, in un futuro prossimo venturo, scopriremo che lo sono anche per altri aspetti sia evolutivo-genetici che comportamentali.

 

Fonte:

http://www.newscientist.com/article/mg21929265.100-chimps-have-experimented-with-sex-more-than-humans.html#.UfvROs9H6pp

 

Data pubblicazione: 01 agosto 2013

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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11 commenti

#1
Dr.ssa Paola Dei
Dr.ssa Paola Dei

L'articolo, molto interessante e stimolante, mi offre l'opportunità per citare degli studi sul comportamento degli scimpanzé (Cit. Boehn) dai quali si evince che nei loro gruppi il "potere sociale" é basato meno sulla forza e l'interesse personale ma più sulla capacità di gestire i conflitti e rafforzare le norme per assegnare in modo equo le risorse.
Come hanno sostenuto altri studiosi, dovremo tornare alla repubblica delle banane.

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Cara Paola ,
ti ringrazio per il tuo utile contributo!
Sempre un caro saluto.

#3
Utente 271XXX
Utente 271XXX

Gli scimpanzé, in quanto dotati di precauzioni sessuali naturali, possono avere una vita libertina senza scombinare la loro gerarchia sociale... Ma quest'ultima è frutto della cultura e non dell'istinto, (sia nel caso umano che in quello animale).

Chi l'ha detto che il bene, per loro, così come noi, sarebbe di avere un comportamento sessuale libertino senza fecondare e non quello di avere lo stesso comportamento fecondando a destra e a manca?
O addirittura quello di essere monogami?

Su quale scala ci basiamo...?
Solo su quella culturale...
Che non è una scala oggettiva e scientifica, ma è soggettiva...

#4
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
la scala da considerare, in questo lavoro, non è né culturale né etico-religiosa ma solo di natura evolutivo-genetica.

#5
Utente 271XXX
Utente 271XXX

Gli simpanzè producono meno di questo enzima AcPP a differenza dell'uomo.
Chi ci dice che questo sia un passo avanti e non indietro anche dal punto di vista evolutivo-genetico?

Il fatto che gli scimpanzè producendo meno di quell'enzima, possano avere un comportamento libertino senza scombinare le loro gerarchie sociali...

Ma perché dovrebbero scombinarle, nel caso fecondassero a destra e a manca?
Per ragioni culturali che vedono la fecondazione monogamica, come preludio di ordine, sia nel maschio così come nello scimpanzé.

Allora ecco che ritorna la scala culturale dei valori...

Capite cosa voglio dire?
Spiegatemi meglio se dico scemenze, o chiedetemi pure chiarimenti, se non capite qualcosa.

#6
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

non dice "scemenze" ma forse non ha letto bene la news:

"Le indagini genetiche, fatte dai due ricercatori, hanno messo in chiaro che il meccanismo che regola la produzione dell'AcPP nei gorilla è più vicino a quello degli uomini piuttosto che a quello degli scimpanzé e tutto ciò ci porta a pensare che questo doveva essere lo stesso anche per il nostro antenato comune.

In estrema sintesi, questi dati sembrerebbero confermare che noi siamo rimasti “antichi” e vicini al nostro antenato comune e ai gorilla mentre gli scimpanzé hanno maturato una adattamento evolutivo diverso, ”più liberale”, producendo meno AcPP."

Guardi e si soffermi sul termine ”più liberale" che è virgolettato.

#7
Utente 271XXX
Utente 271XXX

Hanno un comportamento più liberale in funzione del loro gruppo sociale, quindi sono più evoluti da un punto di vista culturale e non istintivo-naturale.

Vorrei fare un esempio:
Se presso gli scimpanzé non si creasse disordine sociale, nel caso in cui potessero fecondare a destra e a manca (perché sprovvisti ipotizziamo di quella precauzione naturale), i due ricercatori direbbero che questi animali sarebbero evoluti...
Allora tutto è in funzione della mentalità?

Noi possiamo affermare che questi animali siano evoluti o meno, se la loro direzione evolutiva s'inoltra verso dei cambiamenti che consentano loro, di mantenere quell'ordine o status quo, che la loro mente e non il loro corpo (attraverso l'istinto ecc) ha creato. Capite?

Però la situazione è complessa perché la mente è sempre collegata al corpo e all'istinto...

#8
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

capisco la sua prospettiva di lettura che però non è quella indicata dai nostri ricercatori che considerano gli elementi mente-corpo, cultura e istinto come secondari mentre gli aspetti evolutivo-genetici e comportamentali sono quelli che a loro soprattutto interessano.

Detto questo poi noi si è liberi di fare tutte le possibili considerazioni "culturali" che vogliamo.

Ancora un cordiale saluto.

#9
Utente 271XXX
Utente 271XXX

Forse non mi sono espresso bene XD

Io mi chiedo perché questi scimpanzé sarebbero più evoluti di noi?
Semplicemente perché hanno fatto lo step di produrre meno di quell'enzima rispetto a tutti i loro cugini, uomo compreso, giusto!?

Producendo meno di quest'enzima si sono creati una precauzione naturale, con la quale possono fare sesso, senza fecondare e quindi senza creare disordine nel loro gruppo sociale.
Gruppo sociale che la loro mente ha creato, quindi loro sarebbero evoluti fisicamente, in funzione di quello che la loro mente ha creato...


Ad es...Se un domani per qualche mutaz gli scimpanzé dovessero produrre tanto di quell'enzima (come facciamo noi), loro si adatterebbero modificando i loro schemi sociali... o assumendo comportamenti casti...
Ma è più probabile la prima, e quindi inizieranno a non considerare più un problema il fatto che tutti possano fecondare tutte...
Capite?

#10
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

ci stiamo avvitando su questioni e discorsi fantascientifici, al momento difficili da dimostrare ed anche improponibili in un puro discorso di tipo evolutivo-genetico e poi comportamentale.

E' bene stare con i piedi per terra e ai fatti riportati!

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