Morire di anoressia: perseguire obiettivi nobili con modalità sbagliate

irene.bellodi
Dr.ssa Irene Bellodi Psicologo, Psicoterapeuta

Nella puntata di domenica 20 gennaio, il programma mediaset Le Iene, propone la storia di Sara, una ragazza gravemente anoressica:

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/368659/toffa-morire-danoressia.html

 

Come professionista della salute mentale mi sono molto interrogata sull'effetto che questo servizio potesse fare in tutta quella fascia di ascoltatori che soffrono o che stanno accanto a persone con un disturbo alimentare.

Certo, non si parla mai abbastanza di argomenti relativi alla salute mentale e queando si pone l'attenzione su argomenti relativi all'area psicologica è sempre apprezzabile.

 

Non per altro l'informazione sulla salute prende sempre più piede ed importanza nel processo di cura del paziente, il paziente che diventa fruitore consapevole del processo che porta verso una guarigione.

Perchè allora si parla sempre di malessere psicologico estremo e mai di benessere psicologico?

La storia di Sara è una storia toccante, è una storia che mette in risalto esasperato la malattia, è una storia che mostra una parte tremendamente deteriorata dell'evoluzione psicopatologica, è una storia che spaventa.

La presa di coscienza dell'esistenza di una, di molte, di tutte le psicopatologie, può veramente passare solo ed esclusivamente attraverso i toni della paura?

Le ragazze che soffrono di anoressia possono avere degli aspetti in comune con Sara, ma anche tanti che differiscono da lei.

Di anoressia si muore, è vero, ma di anoressia si guarisce anche!

 

Data pubblicazione: 21 gennaio 2013

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