Importante novità relativa al vaccino contro l'HPV

Il cancro del collo dell'utero è ormai dimostrato che sia una neoplasia di origine virale, nella maggior parte dei casi.

Le infezioni persistenti da virus HPV tipo 16 sono responsabili di circa il 50% di tutti i carcinomi della cervice uterina e quelle correlate al tipo 18 di circa il 20%. Il vaccino bivalente protegge contro le infezioni causate da questi 2 tipi di HPV, il tetravalente  allarga la protezione anche contro i virus tipo 6 e 11, responsabili dei condilomi .

In questi giorni è stata pubblicata un'importante notizia su Lancet Oncology: sembra, dai risultati di uno studio recente, che una singola dose di vaccino bivalente contro l'HPV conferisca una immunità soddisfacente contro il virus, pari alle classiche 3 dosi attualmente consigliate.

I ricercatori hanno analizzato i dati del Costa Rica Vaccine Trial, che ha interessato 14.000 partecipanti tra 15 e 25 anni, nonchè del Patricia (Papilloma Trial Against Cancer in young adults), che ha coinvolto 14 paesi.

La conclusione è stata che i livelli anticorpali ottenuti con una singola dose di vaccino, pur essendo inferiori a quelli ottenuti con 3, erano stabili e notevolmente superiori a quelli ottenuti con l'immunità naturale.

Sebbene questi risultati non possano essere applicati al vaccino quadrivalente, esistono dati promettenti che riguardano la vaccinazione con solo 2 dosi di quadrivalente.

In conclusione i nuovi dati sulla buona protezione contro gli HPV 16 e 18 conferita da una singola dose di vaccino bivalente, se confermati, aprirebbero nuovi e promettenti scenari per la diffusione della vaccinazione, quali:

1 - migliore compliance dei soggetti da vaccinare, che spesso, specialmente nelle aree geografiche disagiate, non riescono a completare la vaccinazione classica, che prevede un ciclo di 3 dosi.

2 - abbattimento degli attuali costi, molto elevati, che ostacolano la diffusione di massa del vaccino, specialmente nei paesi poveri. In questi pasi la vaccinazione sarebbe particolarmente necessaria, anche perchè lì il cancro del collo dell'utero è ancora la principale causa di morte delle donne in campo oncologico, in quanto non esiste una prevenzione di massa basata sul pap test, organizzata come nei paesi occidentali.

3 - si libererebbero più risorse economiche per la diffusione della vaccinazione maschile, ancora poco diffusa nella maggior parte del mondo.

 

Fonte:

Could single doses be the future of HPV vaccination? Jvat.ch/1JlaMSL@The Lancet Oncol

 

  

Data pubblicazione: 14 giugno 2015

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