Psoriasi e obesità: la sindrome metabolica

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

E' stato appena pubblicato* sul JAAD (Journal of American Academy of Dermatology) una metanalisi sistematica relativa all'associazione fra l'aumento dell'incidenza della Psoriasi (una comune malattia infiammatoria autoimmuntaria della Pelle) e la Sindrome metabolica.

Si chiama appunto "Sindrome metabolica" (detta anche sindrome da insulino-resistenza) una patologia multifattoriale, collegata ad un alto rischio di malattie cardiovascolari; essa è rappresentata da un corteo di segni e sintomi che si legano eminentemente alla presenza (non sempre associata) di

- obesità addominale

- ipercolesterolemia (aumento delle LDL e dimunuzione delle HDL)

- ipertrigliceridemia

- insulino-resistenza

- ipertensione

Tale corollario sintomatologico è spesso associato ad una vita sedentaria e ad uno stile di vita alimentare errato!

Lo studio dimostra in conclusione, due associazioni fondamentali:

1. l'associazione della Psoriasi con pazienti portatori di Sindrome metabolica

2. il netto legame fra Sindrome metabolica e Psoriasi grave

Questo studio metanalitico, a nostro avviso, rappresenta il suggello finale fra ciò che da tempo si conosce:

la Psoriasi e l'Obesità ed i dismetabolismi lipidici vanno molto d'accordo!

Ragione in più per ricercare assieme agli specialisti del settore, una vita più sana ed equilibrata.

 

*Fonti: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23360868/

Data pubblicazione: 04 giugno 2013

3 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

Praticamente io che ho la psoriasi se modifico lo stile di vita dovrei trovare giovamento, ho capito bene?

#2
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Gentile utente 192911,

La Psoriasi è una malattia infiammatoria cutanea ad andamento cronico recidivante.

Essa è una patologia genetica (è difatti scritta nel DNA delle persone affette) di stampo autoimmunitario.

Si sappia che non tutte le persone che hanno nel loro DNA "la parola psoriasi" la manifestano clinicamente: per arrivare a questo, occorrono quelli che in medicina vengono denominati "trigger factors", ovvero fattori grilletto;

Lo Stress psicosomatico, alcune infezioni (nota la Psoriasi guttata elicitata dallo streptococco beta emolitico), l'isomorfismo reattivo (di Koebner), ovvero l'elicitazione della psoriasi in un'area sottoposta a traumatismi di vario genere - possono esacerbare o innescare il processo psoriasico.

Ad oggi è dimostrato come la "Sindrome metabolica" (descritta nella mia news) sia in grado di favorire o mantenere o ancora peggiorare la Psoriasi stessa;
questo poichè è stato ampiamente dimostrato che i pazienti "dismetabolici" (alterazione del metabolismo glicidico-lipidico; obesi, ipertesi o con insulino-resistenza) hanno una maggiore probabilità di sviluppare la manifestazione clinica psoriasica.

Secondo la mia esperienza, questo è assolutamente vero: come è vero il contrario: pazienti che hanno modificato il loro stile di vita, diminuendo i valori incriminati, hanno migliorato e di molto la loro psoriasi.

Quindi, sebbene sia impossibile a tutt'oggi spegnere tutti i fattori predisponenti (attenzione non sto dicendo che non esistano terapie efficaci, ma mi riferisco ai fattori intrinseci predisponenti) che cagionano questa malattia, è assai utile "spegnere" quegli interruttori che - ormai notoriamente - sono conosciuti esserne favorenti.

I nuovi farmaci per la psoriasi, faranno il resto, ma a mio avviso non esiste una buona cura, se non si modificano quegli stili di vita errati che conducono all'automantenimento di una malattia.

cari saluti
Dr. Luigi Laino
www.latuapelle.org

#3
Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Aggiungo che ad oggi, i progressi farmacologici sono stati enormi e sul tema della psoriasi il dermatologo possiede uno o più farmaci attivi contro ogni sua forma.

da quelle classiche lievi o moderate, a quelle genitali, a quelle del capillizio, fino alle forme cutanee gravi e a quelle artropatiche.

Farsi guidare dallo specialista dermatologo, quindi, il quale grazie alla propria esperienza maturata nel campo della psoriasi conosce non solo i farmaci più adatti, ma anche gli stili di vita che possono impattare favorevolmente nel decorso del paziente psoriasico.

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