Edema maculare diabetico

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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

L'edema maculare diabetico è una complicanza della retinopatia diabetica, che è una delle complicanze microvascolari della malattia. L'edema maculare diabetico si osserva sia nel Diabete tipo I sia in quello tipo II, ed è la causa più frequente di perdita del VISUS in questi pazienti.

L'edema puo' essere focale o diffuso. L'edema maculare diabetico con deficit visivo interessa l'1-3% dei diabetici, per cui in Italia ne sono affette circa 44.000 persone.

La prevalenza dell'edema maculare diabetico e' strettamente correlata alla durata della malattia : dopo 20 anni 2 pazienti su 3 sono affetti da retinopatia diabetica anche se in stadi di differente gravita'.

 

L'EDEMA MACULARE FOCALE

E' caratterizzato da aree localizzate di ispessimento retinico dovute all'alterata permeabilita' dei vasi, con microaneurismi dei capillari, capillari ectasisi, dilatati e altre piccole anomalie microvascolari.

 

L'EDEMA MACULARE DIFFUSO

E' caratterizzato invece dalla fuoriuscita di liquido, di un fluido dai capilari retinici su tutto il polo posteriore retinico.

Principali sintomi di un edema maculare sono annebbiameno visivo e distorsione delle immagini, che costituiscono un importante campanello d'allarme.

Altre sintomi e segni iniziali della patologia sonle miodesopsie (mosche volanti) alterata sensibilita' al contrasto, fotofobia, scotomi, anomala percezione dei colori.

L'edema maculare provoca una perdita di vista soprattutto nell'area centrale e maculare, ma questa puo' essere una manifestazione tardiva.

E' di fondamentale importanza allora che i pazienti diabetici si sottopongano a controlli oculistici periodici (ogni 6 mesi) con esame del fundus oculi in midriasi ed esame OCT (tomografia ottica a luce coerente).

Fattori che costituiscono un fattore di rischio dell'EDEMA MACULARE sono:

  • Alcool
  • Fumo
  • ipertensione arteriosa
  • iperlipidemia (elevata concentrazione di colesterolo e trigliceridi nel sangue)
  • proteinuria (presenza di proteine nelle urine)
  • nefropatia diabetica

(oltre la durata della malattia,come abbiamo detto che dopo 20 anni il 70 per cento dei Diabetici sviluppa una retinopatia).

 

TERAPIA

Un aspetto importante nella gestione dell'edema maculare diabetico e' innanzitutto il controllo dei fattori di rischio sistemici.

Tra questi i piu' importanti sono i livelli Glicemici, il colesterolo, la pressione arteriosa.

A livello oculare i trattamenti possibili sono:

Terapia LASER
Il raggio laser determina una minuscola bruciatura del tessuto corioretinico , con conseguente distruzione dei microaneurismi vasolari ed una drammatica riduzione della trasudazione di liquido.
Il laser non e' dunque capace di rigenerare la retina malata, ne' di ridare la funzine visiva perduta, ma consente di bloccare la progressione della malattia e garantisce dei risultati migliorni nel trattamento dell'edema focale.
Eventuali complicanze includono un danno permanente dell'eitelio pigmentato retinico ed una neovascolarizzazione coroideale secondaria.

Terapia Chirurgica
La vitrectomia (rimozione del vitreo) e' indicata nei casi piu' gravi, da preferire naturalmente le tecniche mini- invasive.

Iniezione intravitreale di Anti VEGF
Dal gennaio 2011 il RANIBIZUMAB e' stato approvato dall'EMA per il trattamento dell'Edema maculare diabetico. Questo trattamento permette di migliorare nettamente la visione, e la qualita' della vita nei pazienti con edema maculare diabetico.
I due studi clinici RESTORE e RESOLVE hanno dimostrato la netta superiorita' di questa terapia rispetto al trattamento LASER (attuale terapia di riferimento). Nel trattamento dell'Edema maculare diabetico, la posologia e' di una iniezione intravitreale al mese fino alla stabilizzazione dell'acuita' visiva.
Il trattamento deve essere ripreso quando c'e' una recrudescenza della malattia ed un nuovo calo del VISUS.

Data pubblicazione: 05 marzo 2013 Ultimo aggiornamento: 05 agosto 2014

2 commenti

#1
Dr. Luigi Marino
Dr. Luigi Marino

Ranibizumab e' di certo l'unica terapia farmacoogica che abbia dimostrato di migliorare il VISUS e la qualita' della vita in pazienti con edema maculare diabetico.

L'approvazione del ranibizumab co questa specifica indicazione e' avvenuta sulla base di due importanti studi clinici RESTORE e RESOLVE che ne hanno dimostrato la netta superiorita' rispetto alla Laser terapia.

Lo studio RESTORE ha dimostrato che

i pazienti trattati con il solo Ranibizumab hanno guadagnato in 12 mesi 6,8 lettere (in media)
ipazienti trattati con Ranibizumab hanno guadagnato nello stesso tempo 6,4 lettere
i pazienti tratati con il laser hanno guadagnato 0,9 lettere
nel 37 % dei pazienti trattati con ranibizumab da solo e il 43 % dei pazienti trattati con ranibizumab + laser hanno guadagnato 10 o piu' lettere nell'acuita' visiva'
E' stato somministrato ad in pazienti trattati con Ranibizumab un questionario (National Eye Istitute Visual Function VFQ-25), che ha dimostrato che il netto miglioramento dell'acuita' visiva si e' accompagnato a important benefici relativi alle normali attivita' quotiiane.

I pazienti trattati solo con Ranibizumab ed i pazienti trattati con Ranibizumab in associazione al laser hanno dimostrato al controllo dopo un anno un netto miglioramento della visione , nelle attivita' che ad esempio coinvologovo la visione da vicino ( ad esempio leggere un giornale) e la visione da lontano (ad esempio guardare un film a cinema) rispetto a pazienti trattati solo con la Laser terapia.

All'ARVO 2012 sono stati presentati i primi risultati dello studio Restore dopo 3 anni di follow up :

i pazienti trattati con ranibizumab hanno conservato l'acuita' visiva guadagnata nel primo anno.

In media 3, 7 iniezioni intravitreali nel secondo anno ed una media di 2,7 iniezioni nel terzo anno sono sufficienti a mantenere vl'acuita' visiva.

I risultati degli studi RESTORE e RESOLVE sono anche supportati dallo studio multicentrico, randomizzato, indipendente condotto da Diabetic Retinophaty Clinical Research Network (DRCR.net) che ha dimostrato che dopo 2 anni il 50 % degli occhi trattati con Ranibizumab hanno guadagnato 10 o piu' lettere in acuita' visiva rispetto al 30 % dei pazienti trattati con solo laser o con triamcinolone + laser.

Il trattamento con ranibizumab per via intravitreale e' ben tollerato in pazienti con Edema Maculare Diabetico ( DME) sia come monoterapia sia se associato a laser.

Gli eventi avversi oculari registrati sono risulatati simili a quelli osservati negli studi clinici della maculopatia senile legata all'eta' (AMD) con una incidenza dell'1,4% di endoftalmiti negli studi RESTORE e RESOLVE.

#2
Dr. Luigi Marino
Dr. Luigi Marino

Il ranibizumab[2] nome commerciale Lucentis è un anticorpo monoclonale frammento (Fab) derivato dall'anticorpo similare murrino bevacizumab (Avastin). Esso è più piccolo della molecola madre ed è stato realizzato per migliorare l'affinità per la VEGF-A Ha attività antiangiogenica ed è stato approvato per il trattamento della Degenerazione maculare età correlata (AMD) di tipo umido; che è una comune causa di cecità nell'anziano.
Il ranibizumab è stato sviluppato dalla Genentech, ed è commercializzato da questa negli Stati Uniti; mentre altrove da Novartis.
Il ranibizumab si lega ed inibisce una serie di sottotipi del fattore di crescita vascolare endoteliale A (VEGF-A). Questi recettori vascolari VEGF possono innescare la crescita di nuovi vasi, che portano a perdere sangue e liquido (stravaso) nell'occhio (edema maculare).

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