Fertilità? Dipende anche dal tuo stile di vita

Spesso si parla di come modificare lo stile di vita in relazione al proprio stato di salute. Bene, è stato dimostrato che un corretto stile di vita può migliorare la fertilità sia della donna che dell’uomo.

Un recente studio condotto in USA ha individuato quali possono essere, ad esempio, alcuni comportamenti alimentari corretti.

Vediamoli insieme:

  • E’ consigliabile assumere quotidianamente un multivitaminico contenente acido folico 400 mcg

  • Assumere 18 mg / die di ferro dagli alimenti e / o integratori

  • Limitare i grassi saturi ad un ≤ 8% della dose giornaliera

  • Consumare una sola porzione giornaliera di un alimento caseario ricco di grassi, come il latte intero, gelato o formaggio; 1000-1300 mg di calcio attraverso gli alimenti

  • Evitare qualsiasi prodotto con olio vegetale parzialmente idrogenato;  non mangiare cibi fritti (la maggior parte dei prodotti da forno commerciali e fast food).

  • Assumere omega-3 e noci (10% -15% delle calorie giornaliere o 22-27 gm)

  • Bere acqua normale invece di bibite

  • Preferire i popcorn invece delle patatine (per chi non ne può fare a meno!)

  • Ridurre i carboidrati, puntando sulla qualità e la diversità: cereali integrali, paste integrali, fagioli, verdure e frutti interi

 

Quindi attenzione a cosa mangiamo, sia da un punto di vista qualitativo, ma, come vedremo, anche quantitativo.

La vita quotidiana, lavorativa e non, ci sottopone ad una serie di stimoli che, in particolari occasioni, si trasformano in vero e proprio stress.

Lo stress è associato ad una riduzione della fertilità.

Elevati livelli di stress percepiti dalla donna comportano un allungamento dei cicli mestruali (>43 gg). Lo stress, attraverso un meccanismo sulle gonadotropine, inibisce l’LH, l’ ormone deputato allo scoppio del follicolo e può determinare una riduzione della crescita follicolare.

Anche il peso corporeo, espresso attraverso il BMI (Body Mass Index), influisce sulla fertilità.

E’ stato dimostrato che la fertilità si riduce con BMI 25. La fertilità di una donna con BMI superiore a 25 è inferiore rispetto a quella di donne con BMI compreso tra 20 e 25. Una minima quantità di grasso è indispensabile alla funzione ovarica, in quanto il grasso è una fonte di ormoni estrogeni. Nelle atlete molto magre spesso si ha una condizione di amenorrea e quindi di infertilità.

L’esercizio fisico migliora la fertilità, riduce lo stress e influisce positivamente sulla qualità di vita.

L'inattività fisica è pericolosa per la salute così come il diabete, il fumo o iperlipidemia. Gli adulti dovrebbero fare 150 minuti a settimana di attività fisica di moderata intensità.

Quindi, come abbiamo visto, esiste una triade di elementi (dieta, esercizio fisico e stress) che hanno un ruolo fondamentale rispetto al problema fertilità.

Il fumo è associato con alterazioni del ciclo (ciclo corto), specialmente in quelle donne che fumano 1 pacchetto di sigarette al giorno. Le donne che fumano mezzo pacchetto al giorno hanno alterazioni del ciclo mestruale maggiori rispetto alle non fumatrici. Maggiore è il fumo e più probabile è il rischio di anovulazione e ciclo corto con fase luteinica breve.

Un uso moderato di alcol e caffeina sembra non pregiudicare il fenomeno ovulatorio tale da comportare infertilità.

Il sonno sembra anch’esso essere coinvolto nei meccanismi fisiopatologici che possono determinare infertilità.  La melatonina, che si trova nel liquido follicolare che circonda l'uovo, è associata a livelli di gonadotropina e influenza l’ ovulazione. Questo ormone può essere coinvolto, con meccanismi fisio-neuro-endocrini complessi, nella sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e amenorrea ipotalamica.

Turnisti di sesso femminile segnalano irregolarità mestruale e durata del ciclo più lungo con possibili implicazioni per la fertilità.

 

Anche per gli uomini e per la loro fertilità è importante un corretto stile di vita. Lo stile di vita, infatti, incide sulla motilità degli spermatozoi.

Uno studio condotto in Gran Bretagna ha infatti osservato che in uomini che hanno avuto un intervento di chirurgia testicolare oppure appartenevano ad etnia nera potevano avere una ridotta motilità spermatica. Anche una condizione di disoccupazione, forse direttamente collegata allo stress, può ridurre la qualità spermatica, mentre si è osservato un miglioramento in coloro che avevano già avuto figli o che erano soliti indossare boxer, evitando cioè biancheria intima molto stretta.

Non sono state trovate in questo studio particolari associazioni tra infertilità maschile e fumo o consumo moderato di alcol o pregressa storia di parotite. Di particolare rilievo è invece l’associazione tra disturbi del sonno e qualità degli spermatozoi.

Uno studio condotto in Danimarca ha evidenziato che negli uomini che riferivano disturbi del sonno si verificava una riduzione della concentrazione degli spermatozoi, del loro numero, della percentuale delle forme mobili e delle forme normali.

 

Quindi, in base a quanto evidenziato da numerose pubblicazioni, è importante migliorare il proprio stile di vita, per quanto possibile, specie se si è alla ricerca di una gravidanza sia per gli uomini che per le donne.

E' infatti sempre più frequente trovare problemi a carico dell'uomo quando si inizia a studiare una coppia infertile. Talvolta bastano poche accortezze su aspetti che possono sembrare banali per migliorare la propria fertilità.

E voi, lettrici e lettori che siete alla ricerca di una gravidanza, adottate uno stile di vita sano?

 

 

Data pubblicazione: 17 aprile 2014

3 commenti

#1
Dr. Marcello Sergio
Dr. Marcello Sergio


Nelle prossime settimane cercheremo di affrontare in maniera più approfondita il problema infertilità, analizzando le cause note e meno note, l’importanza di una diagnosi tempestiva e di una corretta informazione, il fattore età della donna e gli aspetti legati alla procreazione medicalmente assistita.

Continuate a seguire il blog!


#3
Dr. Marcello Sergio
Dr. Marcello Sergio


Ed è di oggi 10 giugno la notizia di uno studio pubblicato sulla rivista Environment International secondo cui tenere il telefonino in tasca ridurrebbe la fertilità maschile. Lo studio è stato condotto su 1500 uomini e gli Autori hanno trovato una correlazione tra l'esposizione alle radiazioni magnetiche del telefonino e una peggiore qualità dello sperma, in media dell'8%. Gli Autori tengono a sottolineare che con questo non si vuol dire che tutti coloro che tengono il telefonino in tasca diventeranno infertili, ma ad esempio, se si ha già qualche fattore di rischio, si potrebbe considerare l'idea di cambiare il posto dove si tiene il telefono.

http://www.exeter.ac.uk/news/featurednews/title_385859_en.html

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