Borderline, istrionico, narcistico: tre canzoni per i disturbi di personalità "drammatici"

matteopacini
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze

I cosiddetti "disturbi di personalità" sono inclinazioni di pensiero, emotività e comportamento che caratterizzano alcune persone, in maniera piuttosto spiccata e rigida, cioè senza la capacità di modulazione rispetto alle opportunità e agli ostacoli esterni. Ma soprattutto, se di disturbo si parla, si può intendere in senso medico che la persona ne soffre, perché allo stesso tempo non può trovare soddisfazione comportandosi in maniera diversa da quello che la sua personalità gli indica come giusto, sensato e corretto, e d'altra parte si rende conto che questo suo modo di fare lo condanna a insuccessi, conflitti o emarginazione.

I disturbi di personalità sono probabilmente un modo di descrivere gli stessi disturbi chiamati con altri nomi, focalizzandosi più sugli aspetti relazionali che non sui sintomi evidenziati sulla persona o indicati dalla persona.

Quelli del gruppo B comprendono i profili borderline, istrionico, narcisistico e antisociale. Si tratta di profili non esclusivi, ovvero chi ha tratti di un tipo spesso ne ha anche degli altri tipi, per cui sono delle modalità che possono coesistere in varie combinazioni. Sono anche detti personalità "drammatiche", perché il loro aspetto saliente è l'emotività e le relazioni conflittuali, intense ed esplosive, o ambivalenti, con fasi di forte legame e investimento e fasi di delusione e distruttività. Spesso chi ne soffre oscilla tra momenti di forte senso dell'identità, con estrema chiarezza di obiettivi, valori e persone di riferimento o di ispirazione, e periodi di perplessità generale, demotivazione, crisi di identità, pensieri di rinuncia e di fuga. Si potrebbe dire che il narcisismo è più maschile, il borderline ambisesso, l'istrionico più femminile, intendendo anche il "maschile" e il "femminile" come configurazioni cerebrali più che soltanto come sesso anagrafico.

La vita sentimentale turbolenta è una caratteristica, e per questo abbiamo scelto per dare un'idea di cosa siano un trittico di canzoni. "Sei bellissima" di Loredana Berté potrebbe ben rappresentare la personalità narcisistica femminile. In questa canzone è rievocata una storia d'amore finita, forse da molto tempo, che però fa soffrire ancora chi canta. Nella sua solitudine presente, la donna ricorda le prime fasi della storia, quando lui forse giocava a far l'innamorato, ma sembrava esserlo davvero e perdutamente. Dopo di che, nel tempo lo stesso uomo è divenuto freddo, e alle parole d'amore si sono sostituite quelle di indifferenza o di disprezzo. Questa seconda parte è forse solo il venir meno dell'amore, vissuto dal narcisista come una caduta dal paradiso, un venir meno dell'attenzione a lui dedicata. Quando l'istrionico non può essere più acclamato, e si accorge di non poter più sedurre, di non poter più suscitare interesse, la sua via d'uscita è stare sempre sul palco, al centro della storia e dell'attenzione, ma cambiando parte. Da maschera allegra a maschera disperata. Spesso con questo atteggiamento l'istrionico allontana definitivamente da sé le persone amate, o crea conflitti durante fasi fisiologiche di raffreddamento dei rapporti, che vive come tradimento e ferita profonda. La cosa migliore che l'istrionico trova negli altri è il pensiero di piacere loro, che gli altri siano un "pubblico" entusiasta, ansioso di nuove performance e sedotto automaticamente da qualsiasi apparizione o esibizione.

Il narcisista ha anch'egli un profondo legame con l'ammirazione che gli altri gli rivolgono, ma non tende ad essere protagonista, semplicemente si compiace di come gli altri lo considerano, deve mantenere una parte, una maschera, senza provocare, ma misurando nei comportamenti degli altri quanto riesce a condizionarli e a influenzarli. Quando gli altri "sfuggono", o semplicemente non sono disposti a superare certi limiti, la reazione narcisistica è di rabbia e ostilità, perché la persona che non asseconda e non segue il narcisista nelle sue proposte è percepita come rifiutante, fonte di umiliazione. Il narcisista concepisce un legame come una lealtà incondizionata, e l'eccezione a questa legge come un tradimento, una provocazione, che in un certo senso si attendeva. Il contrattacco è violento, ostile, impositivo. Questa reazione è di solito fallimentare, perché suscita semplicemente paura, ostilità reciproca, guai legali per l'inizio di atteggiamenti assillanti o di minaccia, se non peggio. Il narcisista è cantato da Luigi Tenco in "Angela", in cui l'uomo tratta la sua donna con sufficienza, facendola sentire poco importante, sfruttando il suo amore per farla soffrire e sentirsi quindi dalla parte di chi è più forte, lasciandola e riprendendola per non farla mai sentire sicura. Ma quando lei lo lascia, stanca di tutto questo, lui reagisce con disperazione, cercando di riprenderla stavolta con la carta della pietà e del pentimento. Fallita questa, spesso inizia la fase aggressiva.

Spesso il narcisista, quando ha successo con un partner, ne accumula altri, arrivando a gestire in maniera problematica più relazioni contemporaneamente.

Il soggetto borderline è particolarmente turbolento e instabile, così da non essere in grado di distinguere tra "fantasmi" emotivi, come paure, sogni e speranze e realtà su cui prendere decisioni o fare mosse, o costruire ricordi. Così, il soggetto borderline vive nel suo mondo emotivo, ma ciò che attribuisce agli altri, o che si aspetta dagli altri, o che rimprovera agli altri sono sostanzialmente suoi vissuti emotivi. Dopo di che, spesso in questa conflittualità continua finisce anche per far funzionare male i rapporti, con conseguenti fallimenti oggettivi, abbandoni e delusioni. La reazione del borderline alla delusione è estrema, spesso con autolesionismo, gesti impulsivi distruttivi o di provocazione, assunzione di droghe o il venir meno alla proprie responsabilità essenziali. Il borderline attribuisce umori e malumori agli altri, crea amici e nemici a seconda dell'umore, ricorda torti subiti o giorni felici a seconda dell'umore che colora il ricordo. Il borderline vive con il suo umore del momento, ed è questa la chiave con cui rilegge da capo tutta la sua storia, ad ogni giro, con conseguente frammentazione della propria storia e della propria identità. Nella canzone "Gli uomini non cambiano" Mia Martini interpreta bene questo modo di sentire, in cui l'illusione che gli altri cambino è rivoltata come accusa a chi "non cambia", deludendo le aspettative. Una storia di illusioni e delusioni, senza riuscire a "entrare" in rapporto con gli altri se non con un'illusione, e alla fine nella convinzione che l'illusione sia quel che dovrebbe esserem, e la delusione un mancato riconoscimento al proprio entusiasmo e alla propria genuinità sentimentale.

In generale, questi disturbi hanno quindi in comune la centralità della vita sentimentale, la tendenza a incolpare gli altri per il fallimento dei propri sforzi amorosi, e la tendenza a cercare rapporti in cui realizzare le proprie illusioni fino al punto di provocare le delusioni temute con gli stessi comportamenti che hanno alimentato le illusioni. Il narcisista con il controllo, l'istrionico con il bisogno di ammirazione, il borderline con l'impulsività allontanano i partner, e utilizzano queste stesse armi per vendicarsene: l'istrionico con le accuse, il narcisista con l'idea di vendetta, il borderline con gli atti violenti su se o sugli altri.

 

Angela di Luigi Tenco http://www.youtube.com/watch?v=rqvgQ3u4bJ0

Sei Bellissima di Loredana Berté http://www.youtube.com/watch?v=kCF9ulTzgxA

Gli uomini non cambiano di Mia Martini http://www.youtube.com/watch?v=g1nrmqM0XWY

Data pubblicazione: 09 aprile 2013

Autore

matteopacini
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1999 presso Università di Pisa.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Pisa tesserino n° 4355.

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5 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

E' qualcosa di indescrivibile....dopo l'ultima crisi nn lr conto più il mio povero cervello ha tuonato..;diventano fortissimi fisicamente ma come e' possibile?Come e' possibile che una donna alta un metro e cinquanta mi abbia fatto male con un pugno?E' piccola fragile farebbe tenerezza a chiunque; riuscireste a immaginare Madre Teresa con un coltello che grida addosso ?Io no ma queste persone sono così e attivano una emozione di disperazione almeno nel mio cervello succede quello tra disperazione e terrore che poi e' proprio l'emozione del borderline!E poi partono dialoghi ossessivi compulsivi durante le crisi che sfociano nel complottismo e nel delirio paranoide; saltano per associazione e ti sfondano letteralmente la testa perché nn so come spiegare sono eternamente agitati nella disperazione , ti amano odiandoti in modo distruttivo e strillato; ho due persone vicine così ed e' pesante ;da quando nn discuto piu' me ho perso la mia ossessione ma appena penso a me stesso ricominciano i cicli distruttivi..VERRAI ALL'INFERNO CON ME !Una sensazione di disperazione estrema incontenibile per il nulla...;io se ci penso vorrei tanto prendere una mazza e far loro un mazziatone ma so che sono malati ;il problema e' che io nn credo più di avere una corteccia pre frontale a furia di subire urla che ti stonano..;sono talmente violenti che persino una terapia per salvare te stesso diventa motivo di discussione con una logica stringente con un ordine logico procedurale perfetto peccato che nn abbia alcun senso;borderline e Doc vanno a braccetto perché questa gente e' come se si sentisse sfidata da frasi neutre: Nn so, Buongiorno.....lo stai dicendo a me?E beh ho detto buongiorno bene Rischi che ti accoltelli senza alcuna ragion

#2
Dr. Matteo Pacini
Dr. Matteo Pacini

Non se è uno sforzo espositivo di tipo creativo, ma se è spontaneo, si faccia visitare perché ho l'impressione che ci sia qualcosa che non va, e proprio le cose che si notano invece non le veda, al di là dei termini che usa (psichiatrici) che potrebbero far pensare che è consapevole e ne parla tecnicamente.

#3
Ex utente
Ex utente

Come nn mo vedo...mi sto sfogando e ripeto sempre le stesse cose; interdizione?nn si puo fare nn passa;inabilitazione?nn passa?Amministratore di sostegno?Nn ci va;struttura ?Non firma;Cure ?Nn le assume anzi...;Sei impotente ed e' impossibile umanamente adattarsi; te ne vai?Nn puo rimanere da sola;Badante?Scappano..;Soluzioni?Non esistono.Ecco qua il problema e poi dovrei vedere me stesso ormai ridotto a dire sempre la stesse cose con una idea prevalente...ma come diamine si risolvono questi problemi?Nn ci sono risposte..urla la notte casini h24 e questo e' tutto..Se qualcuno ha una soluzione ben venga

#4
Dr. Matteo Pacini
Dr. Matteo Pacini

Continua a sparare termini psichiatrici in un discorso incomprensibile e sconclusionato. Si faccia visitare, non mi sembra che le cose vadano bene.

#5
Ex utente
Ex utente

Ma che..e'tutto chiaro solo che...ripetere sempre la stessa protesta e' patologico;le loro crisi sono devastanti perché esplodono la notte; non lo so come si risolve questo problema.. nn lo so risolvere ;nn ho spiegazioni nn ho strumenti nn so come risolverlo il problema perché e' irrisolvibile; ci si ammala si con queste persone ci si ammala di depressione;disperazione e violenza queste sono le emozioni ed e' h24; nn vedo soluzioni nn si cura e ogni crisi oramai giornaliera genera panico almeno a me;nn si possono gestire in casa e' impossibile umanamente e va beh...legga bene nn alla lettera e' chiarissimo come e' chiaro che sono depresso ma resta il problema della irrisolvibilita pratica;mamma mia cosa fanno...incredibile che nn ci siano soluzioni a situazioni del genere e pazienza..ma quanta ce ne vuole?Sono di difficile gestione ma come si ferma una crisi alle due alle tre di notte?Chiamiamola depressione Burn out Doc ruminazione ma chi ha l'ingrato compito di convivere con queste persone disperate spaventate dell'abbandono e violente ma come..io sno senza strumenti nn lo so. .le ho provate tutte e' impossibile risolvere il problema ;la traccia del compito nn prevede soluzioni

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