Le allergie stagionali

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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale

In arrivo le allergie stagionali: trattiamole con l’Omeopatia!

Potrà sembrare troppo presto ma il segreto per difendersi con successo dalle sindromi allergiche stagionali è di iniziare in anticipo terapie omeopatiche di drenaggio e desensibilizzazione.

Starnuti, lacrimazione, prurito in gola e nel naso, difficoltà respiratorie: si affacciano i sintomi delle allergie stagionali che si manifestano dall’inizio della primavera fino ad autunno inoltrato. I pazienti affetti da sindromi allergiche stagionali sono in continuo aumento ed oculorinite, crisi broncospastiche ed asmatiche nel periodo della fioritura assumono un carattere di tipo epidemico.

I pollini delle graminacee, delle urticacee e delle composite sono tra i principali responsabili delle crisi infiammatorie favorite anche dal clima, dall’inquinamento atmosferico ed ambientale: a tutto questo si sommano gli stimoli di sostanze sensibilizzanti presenti in additivi chimici, in taluni farmaci ed alimenti che uniti a condizioni costituzionali e psicologiche predisponenti rendono multifattoriale I'eziologia del disturbo allergico e a volte di scarsa efficacia il trattamento terapeutico. Il soggetto allergico presenta un’elevata percentuale di immunoglobuline E specifiche, proteine ad azione anticorpale che a contatto con l'allergene inalato (polline) scatenano fenomeni cellulari e biochimici (degranulazione dei mastociti, liberazione di istamina) responsabili della tipica sintomatologia.

Si calcola che in ltalia circa il 10% della popolazione sia affetto da rinocongiuntivite allergica.
I pazienti manifestano più o meno marcatamente prurito ed ostruzione nasale, rinorrea, crisi di starnuti e per l’interessamento congiuntiva­le lacrimazione, bruciore e sensazione di corpo estraneo negli occhi.

L’asma bronchiale allergico nella popolazione generale raggiunge picchi del 5% ed è maggiormente diffu­so tra i bambini. Nel soggetto sensibile al contatto con I'al­lergene segue lo spasmo bronchiale che può durare da alcuni minuti ad alcuni giorni, si alterna a condizioni di pieno benessere e può manifestarsi a carattere episodico oppure continuo, nel tempo, tendente alla cronicizzazione: il pazien­te ha grande difficoltà ad espirare, è ansioso ed agitato. Le crisi, oltre che per esposizione con l'allergene possono manifestarsi in seguito a sforzo fisico, respirando aria fredda o sostanze irritanti (fumo di sigaretta).

La diagnostica delle allergopatie da inalanti si avvale di test di laboratorio che dosano le immunoglobuline E totali e quelle specifiche, e di test cutanei che evidenziano la reattività del soggetto ai singoli allergeni esaminati; nei pazienti asmatici sono indi­cate anche le prove di funzionalità respiratoria che quantifi­cano il deficit polmonare esistente.

La terapia medica uffi­ciale della rinocongiuntivite contempla essenzialmente far­maci antistaminici, decongestionanti e corticosteroidi per uso locale; per l’asma si usano broncodilatatori e cortisoni­ci in combinazione e posologia variabili in relazione alla natura ed alla gravità del quadro clinico.

L'omeopatia nei disturbi allergici utilizza farmaci per le manifestazioni acute e per modificare il terreno allergico del paziente: l'attenuazione della "iperreattività" costituzionale non e però immediata ed è preferibile iniziare la terapia in anticipo sull'epoca della pollinazione. Allium cepa è il farmaco della rinite con crisi di starnuti al mattino, secrezioni abbondanti ed irritanti con forte lacrimazione, che migliora all'aria aperta, peggiora la sera e spesso si accompagna a cefalea; Sabadilla è indicato nella rinite acquosa, con crisi parossistiche di starnuti e prurito in gola; Pulsatilla presenta infiammazione anche della congiuntiva con secrezioni dense, giallastre e non irritanti.

Quando l’interessamento oculare è forte ed il paziente è molto sensibile al freddo umido il farmaco di scelta è Dulcamara, si preferisce Belladonna se la lacrimazione è bruciante e c'è fotofobia: alla terapia per via orale è sempre utile associare Euphrasia in forma di collirio. Le crisi asmatiche sia nella forma acuta che in quella cronica rispondono bene a numerosi farmaci omeopatici sempre che nella prescrizione si rispettino attentamente le caratteristiche individuali, fisiche e psicologiche, le modalità con cui si manifestano gli attacchi, le condizioni di aggravamento e di miglioramento.

Tra i rimedi principali ricordo Arsenicum album, Lachesis, Sulfur, Psorinum, Dulcamara: questi farmaci agiscono favorevolmente sull'infiammazione e sul broncospasmo, ed esercitano una potente azione desensibilizzante. Una corretta terapia omeopatica, supportata quando indicato da prodotti omotossicologici, fitoterapici ed oligoelementi si mostra sempre valida nel ridurre nettamente i fastidiosi sintomi dei disturbi allergici stagionali.

Data pubblicazione: 18 luglio 2011

Autore

rferreroleone
Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995 presso Università Studi di Roma La Sapienza.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 46569.

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